Reddito fisso: nulla cambia se è emesso "ante-riforma,,

Reddito fisso: nulla cambia se è emesso "ante-riforma,, La "giornata d'informazione tributaria,, Reddito fisso: nulla cambia se è emesso "ante-riforma,, La norma riguarda tutti i titoli in circolazione (per oltre 31 mila miliardi di lire) e quelli che saranno sottoscritti prima del decreto delegato che disciplina la materia - Come funziona l'anagrafe fiscale (Nostro servizio particolare) Roma, 26 ottobre. Ora è certo: tutti i titoli a reddito fisso in circolazione (oltre 31.000 miliardi di lire al valore nominale) e quelli che verranno emessi prima dell'entrata in vigore del decreto delegato che disciplinerà la materia, continueranno ad avere l'attuale, trattamento fiscale, fino alla loro estinzione. Quésta era già stata l'interpretazione autentica che la Commissione finanze e tesòro della Camera — come avevamo scritto recentemente — aveva dato della legge, che in proposito non è chiara. L'interpretazione della Commissione della Camera e stata accettata anche dal governo. Infatti in occasione dell'odierna «Giornata d'Informazione sulla riforma tributaria», è stato distribuito un testo, edito dal ministero delle Finanze, quindi ufficiale, che riassumendo le disposizioni in materia di titoli a reddito fisso, sottoscritti prima dell'entrata in vigore della legge delegata, scrive che per essi «seguiteranno ad essere applicati gli attuali tributi, e i relativi interessi, premi e frutti "non" concorreranno a formare il reddito complessivo assoggettabile all'imposta sul reddito delle persone fisiche». Gli attuali tributi, per i titoli che non ne sono esenti, vengono attualmente versali al fisco dagli enti o società emittenti: per i risparmiatori, che posseggono titoli a reddito fisso, si può quindi affermare, una volta per tutte, che ogni cosa resterà come prima fino alla scadenza dei titoli sottoscritti. Dopo il rinvio di sei mesi dell'Ivu e di un anno del nuovo regime fiscale per le imposte dirette, la riforma tributaria ha perso un po d'attualità. Tuttavia l'aula magna del palazzo dei congressi all'Eur questa mattina era gremita, in gran parte da dipendenti del ministero delle Finanze, civili e militari, ma anche di pubblico e di giornalisti. Il sottosegretario alle Finanze, onorevole Borghi ha sottolineato che la riforma non ha lo scopo di assicurare maggiori entrate allo Stato, cioè di aumentare il già pesante carico fiscale, ma di distribuirlo meglio che in passato, di impedire le evasioni e di offrire a tutti, in particolare alle aziende, la possibilità di fare i calcoli in anticipo. Strettamente collegata alla riforma tributaria è l'onagro- o a i l n a l a è , n n , e fé fiscale, tutta meccanizzata. « Per cui l'avvio — ita detto il relatore sul tema, ingegner Ottone Fodera — non potrà essere che graduale e circondato da ogni cautela ». E' quello che si augurano i contribuenti, che saranno «schedati» in base a un codice composto di quindici caratteri «alfanumerici». In pratica, ognuno potrà comporsi il proprio, numero di codice, ha detto Foderò, «osservando alcune semplici regole». Le regole sono queste: prime tre consonanti del cognome, prima, terza e quarta consonante del nome: gli ultimi due numeri dell'anno di nascita; una lettera per ogni mese di nascita: A, B, C, D, E per gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, H per giugno, L per luglio, M per agosto, per settembre P, per ottobre R. per Novembre S e per dicembre T. Infine il giorno di nascita resta invariato per i maschi, aumentato di 40 per le femmine, alcune eccezioni per i cognomi e i nomi che non hanno il numero necessario di consonanti. Vi è solo una possibilità su 700 mila di «omocodificazioni», cioè di codici uguali per due persone e, in tale evenienza, è lo stesso calcolatore elettronico che apporta le correzioni. Per «caricare» gli elaboratori e allestire il codice, l'amministrazione finanziaria — ha detto Fodera — è partita da 15 milioni di nomi di contribuenti, forniti dal consorzio nazionale esattori, da un cutasto terreni ricco di 35 milioni di nomi, dai catasti edilizi urbani (Iti milioni di nomi), dalle denunce dei redditi (circa 4 milioni e mezzo), dagli uffici del registro (che ogni anno annotano circa 22 milioni di nominativi, dalla compravendita d'auto agli acquisti di appartamenti), tutti elenchi fortemente riducibili per effetto della ripetizione degli stessi nomi per i diversi tributi e atti economici. Il centro elettronico dell'anagrafe tributaria, installato a Roma, incomincerà a funzionare il 31 ottobre prossimo ed entro la fine del '72 dovrebbe essere in grado di fornire a tutti i contribuenti il numero di codice fiscale. La Giornata d'informazione è stata completala dalle relazioni di Rolando Merlino de nuove imposte sul reddito), di Giovanni Battista d'Agostino (l'imposta sul valore aggiunto), del generale Angelo Dus (l'accertamento e la riscossione dei tributi). Antonino Lombardo, infine, parlando della «Finanza locale nel quadro della riforma», ha messo in evidenza le difficoltà che deriveranno dalla diversa rata di applicazione dei tribù ti indiretti (1 luglio '72) ediretti (1 gennaio '73) previ sti dal nuovo sistema. Mario Salvatorelli li ministro Preti (Tclcloto)

Persone citate: Angelo Dus, Antonino Lombardo, Borghi, Fodera, Giovanni Battista, Mario Salvatorelli, Ottone Fodera, Preti, Rolando Merlino

Luoghi citati: Roma