Tre preti vendono la chiesa al Comune perché vi costruisca una scuola materna

Tre preti vendono la chiesa al Comune perché vi costruisca una scuola materna Sacerdoti del "nuovo corso,, in barriera d'Orbassano Tre preti vendono la chiesa al Comune perché vi costruisca una scuola materna L'iniziativa presa d'accordo con gli abitanti del quartiere - 1 sacerdoti, che vestono in borghese c lavorano per guadagnarsi la vita, rinunciano a un Centro religioso in cambio di servizi sociali In uno slargo tra le vie Plnchiu c Demargherlta, alla barriera di Orbassano, dovrebbe sorgere la parrocchia dell'Ascensione. E' già stato costruito il seminterrato, dove per ora si tengono le funzioni, poi i lavori sono slati sospesi. Adesso il parroco, don Pier Giorgio Ferrerò, venderà la chiesa a! Comune perché al suo posto venga costruito un asilo. La decisione è stata presa «dalla comunità dei sacerdoti e dalla comunità ecclesiale cioè dalla gente del quartiere», precisa don Ferrerò. Questo sacerdote ed i suoi due I collaboratori, don Angelo Pittau e j don Domenico Monticone, non ci j tengono ad essere chiamati con i iloro titoli. « Parroco, viccparroco | — dice don Monticone — sono simboli di unu gerarchia anacroni - stica. Nella nostra parrocchia ogni decisione viene presa concordemente, non esislc alcuna forma di autorità fra noi». Vestiti in borghese («Anche il clcrgy-man c una divina», affermano), abitano in un appartamento d'attuto, che è diventato in breve 11 luogo di raduno di una comunità di giovani. Lavorano per guadagnarsi da vivere e dedicano al loro ministero il tempo lasciato libero dalle altre occupazioni. Uomini fra gli uomini, non più preti a tempo pieno, Ferrerò e Pittau hanno una lunga esperienza di lavoro operaio e sono mollo sensibili ai fermenti della chiesa postconciliare. Conoscono i problemi del loro quartiere c proprio per queslo hanno stabilito — d'accordo con gli abitanti — di rinuncia- ] re alla chiesa in favore di opere | sociali giudicate più urgenti ed in- i dispensabili. | «fi nostro quartiere Ita bisogno I | di tutto — dice don Ferrerò — manca l'asilo, le scuole sono insufficienti, non esiste l'ambulatorio. Perche costruire una chiesa, se c'è urgenza di tutto queslo? ». ] referendum fra la popolazione: | «Astio o chiesa?» La «comunità ec i desiale» ha votato, in gran mag | gioranza, a favore della scuola I materna. La questione È stata discussa con | i rappresentanti del comitato di quartiere, poi Ma non e tutlo. 11 piano regola tore prevede che un'area di 12 mi- ldstalo indetto un | qmglptapla metri quadri in via Galdano sia Ildestinata alla costruzione di un i 'Centro religioso, finanziato con tj C l'eredità di una contessa. Dice don Ferrerò: «Dodicimila metri quadri sono troppi. Bastano 3500 metri, per costruire un'aula liturgica. Il resto potrebbe essere utilizzalo per costruire scuole e campi sportivi». I sacerdoti hanno trovalo l'accordo con il quartiere anche su questo punto. Le loro dgutSdqldproposte sono state presentate al-1 cIla Curia: don Enriore, responsabi- j iMi 'e d' Torino-Chiese, non avrebbe | trovato alcuna difficoltà, la stessa j j Curia sembrerebbe favorevole. ! In municipio l'offerta è stala esaminata. Sono state accettate le | j richieste di don Ferrerò: «Ci ven- ì i guno (luti 351111 metri quudrall del- \ la zona di via Guidano in cani- I ì bio del seminici luto giù costruito e si impegni il comune a realizzare altre opere sociali nel resto j j dell'area, già desttnuta a Centro I religioso ed alla quale noi rlnunI clamo». Il parroco, o meglio la I «comunità dei sacerdoti», ha anI clie chiesto che il seminterrato, I sopra il quale sarà costruita la ! scuola materna, sia adibito a paleI stra nei giorni feriali. Diventerà sala di riunioni per il quartiere la sera; saia utilizzato nel giorni le- sdpCaiastivi per le funzioni liturgiche. ! S«Noi non rinunciamo a un editicio per la chiesa — dice don Monticone — sarà la comunità a decidere cldove, e quando, dovrà essere co- I *strutta». l l parroco Pier Giorgio Terrero c don Angelo Pittau

Persone citate: Angelo Pittau, Curia, Domenico Monticone, Enriore, Monticone, Pier Giorgio Ferrerò, Pier Giorgio Terrero, Pittau

Luoghi citati: Orbassano, Torino