Questo Torino può andare lontano

Questo Torino può andare lontano Coppa delle Coppe e campionato: sinora ha sempre vinto Questo Torino può andare lontano La squadra ha confermato l'ottima condizione fìsica - Perché Giagnoni ha decìso di sostituire Sala con Rossi 11 trainer: «Possiamo imporci anche a Vienna» - Stiramento per Toschi, quasi sicura l'assenza a Varese Dai tempi di Nereo Rocco, quando andò fuori dalla Coppa delle Coppe (1U65) solo dopo il drammatico spareggio in semifinale con il Bayern Monaco, e da quelli di Edmondo Fabbri, il Torino non riusciva piti a convincere, ad entusiasmare i suoi tifosi come p accaduto mercoledì sera nell'appassionante sfida con l'Austria di Vienna. Giagnoni ha trasformato la squadra: onore ai giocatori, ma giusti riconoscimenti al trainer che ha svolto sin qui un lavoro ottimo, una ricostruzione che era non solo tecnica, ma soprattutto psicologica. Anche se il presidente Fianchi si è detto soddisfatto del pubblico, definendolo « magnifico », ci pare che l'aggettivo valga per sottolineare il calore che la folla ha posto nell'accompagnare la squadra alla vittoria, perché 22 mila paganti (questa la cifra ufficiale che a noi sembra comunque... pessimistica) sono una miseria per ima partita del genere, che non era difficile prevedere di alto livello vista la partenza lanciata del Torino in campionato. I sostenitori granata che protestano con chi misura 1 lodi o con la tv che trascura la squadra, comincino a dimostrare per primi quanto vale il Torino di oggi, seguendolo in massa, a partire dalla prossima, delicata, trasferta a. Varese. I granata meritano ogni attenzione, in questo momento. La squadra migliora di partita in partita, dimostra una unità morale che è la base prima per arrivare ai risultati. Giocatori come Crivelli, tenuti per giorni sulla corda del « giochi e non giochi » comprendono le necessità del trainer e dicono ancora « era giusto cosi », dimostrando di saper attendere il turno, che arriverà presto. Pttlici si è trasformato, non c'è più il giocatore molle, quasi pauroso, della scorsa stagione, ma un atleta cosciente della propria forza fisica; Rampanti accetta di sbagliare (e di ricevere fischi di disapprovazione) pur di cercare il gioco veloce, il passaggio pronto, che Giagnoni chiede in certe situazioni ai suoi centrocampisti. Della preparazione atletica della squadra si era detto alla vigilia dell'incontro: il ritmo di tutti è così alto che se non ci fossero le assicurazioni del trainer (« Al Mantova, in un torneo piti lutigli e cium rome quello dì lì, anche atleti anziani come Tomeuzzi lianno giocato tutte le partite ad un buon livello» i ci sarebbe da temere, di vedere i granala andare arrosto nel girone di ritorno. Giagnoni ha dato la misura definitiva del suo coraggio, della sua determinazione, quando a metà ripresa ha chiamato in panchina Sala per mandare in campo Rossi, diciannove anni, una gran voglia di combattere e di farsi valere. T molivi tecnici erano sufficientemente chiari (Sala non aveva certo deluso, ma al momento era necessario avere la maggior carica possibile in area di rigore) tuttavia la decisione è slata lo stesso molto coraggiosa. Ha la sensazione — abbiamo chiesto a Giagnoni — di aver preso in quel momento un provvedimento da choc sgmfmcpddcbgmrtsvcpgmprfcqLdn sostituendo l'uomo di maggior classe con un pivello? «Non mi credo infallibile, ma quando sento una cosa la faccio con decisione. Al mo mento mi serviva una punta che. giocasse largo, per tenere più ampio possibile, il fronte di attacco e non favorire la difesa avversaria con un gioco chiuso, con troppi dribbling. Claudio del resto era già preparato a dispulare, mezza gara, pensavo di inserire Crivelli, se non che l'infortùnio a Toschi, obbligandomi subito ad un cambio, ha sconvolto i miei inani». La partita l'ha soddisfatto completamente? «Rispondo si per il gioco, per la volontà, dico no per i gol. Ci stava comodo un 3 a 0, ma del resto il portiere fa parte della squadra avversaria, la sua bravura c la sua fortuna fanno parte del gioco». Preoccupazioni per la partita di ritorno del li novembre? «Staremo attenti e molto, questo sì, ma nessuna paura. Li abbiamo schiantali alla disianza sul piano del gioco c della resistenza fisica, lo stesso potrebbe accadere anche ni Prater. A Vienna possiamo anche vincere di nuovo, questo è il mio parere, non solo mia speranza». Sala non è rimasto spiaciu to per l'esclusione? «No, Claudio come ho detto se lo aspettava. Deve ancora sveltirsi in certi passaggi, ma già cosi è un grosso tipo, lo, sia ben chiaro, gli chiedo solo di accelerare un poco certe sue azioni, non voglio sacrificarne l'estro, l'inventiva. Vorrei solo che nei novanta minati alternasse lo spettacolo al sodo. Per il resto, non ci I sono preoccupazioni. Tutti i tredici che hanno giocato mi hanno soddisfatto ih pieno, peccato che a rovinare hi \ITmchms| Insta sin arrivalo l'incidente a Toschi». L'attaccante mollo difficilmente potrà giocare domenica a Varese. L'ex mantovano ha accusato un lieve risentimento muscolare alla coscia sinistra: se ci fosse una sellimnna di mezzo il suo recupc ro sarebbe pressoché certo, ma con quattro giorni a di¬ sposizione la cosa è ben difficilmente realizzabile. Lo sostituirà un giovano, forse quel Luppi che assiema a Rossi ha fatto scendere ancora la media età della squadra, sino alla cifra dei 24 anni, un record per i cltibs di serie A malgrado Ferrini (mercoledì sera il mi~Hore in campo) abbia «ro,inalo» il conto con i Mini fcrentadueanni. I granata pensano alla gara di ritorno (e sono dell'i- dea di Giagnoni). ma anche al campionato. «Io sono un tipo clic vorrebbe vincere sempre — ammette il trainer — siamo in testa alla classifica, e vogliamo restarci il più a lungo possibile». Bruno Perucca | l'ulici, in costante progresso, forse domenica non avrà al suo fianco l'infortunato Toschi

Luoghi citati: Austria, Varese, Vienna