Primo convegno mondiale delle "Macchine Utensili,,

Primo convegno mondiale delle "Macchine Utensili,, Un incontro d'avanguardia a Milano Primo convegno mondiale delle "Macchine Utensili,, Dalle macchine tradizionali a quelle più moderne - Lavorazioni non convenzionali di sicuro avvenire: Pelettroerosione, il fascio d'elettroni, il raggio laser,il procedimento elettrochimico - Risultati con le nuove tecniche Forse il più interessante dei temi che si sono trattati durante il primo convegno mondiale sulle macchine utensili tenutosi a Milano la scorsa settimana, consiste nei metodi di lavorazione non convenzionali. Come ben si sa, le macchine utensili della tradizione (torni, trapani, fresatrici, limatrici e simili) conferiscono ai pezzi in lavorazione le forme volute con l'asportazione di trucioli o di altri frammenti. Per ottenere questo risultato, bisogna che gli utensili siano più duri e più resistenti dei materiali lavorati. Oggi tuttavia la tecnologia richiede che una parte almeno dei pezzi lavorati abbiano alte proprietà meccaniche. Perciò da qualche tempo la ricerca tecnologica punta a sviluppare altri modi di asportazione di metallo. Daremo, in questo scritto necessariamente breve, alcuni esempi, i principali, di questi nuovi modi: i quali tutti o quasi, ò bene aggiungere, sono molto più lenti di quelli tradizionali. Uno di essi è l'elettroerosione: e consiste nel provocare una scintilla, anzi una successione di scintille, quel che è detto un « arco voltaico », fra un elettrodo, negativo fungente da utensile e uno positivo, costituito dal pezzo in lavorazione. Come è evidente, qui non importa che il materiale sia tenero o duro, basta che sia conduttore di elettricità. Con questo sistema si può eseguire il taglio dei metalli, la foratura, l'alesatura e insomma le operazioni più importanti. Un metodo che ha qualche analogia col precedente è la cosiddetta lavorazione con fascio di elettroni. Con un opportuno triodo si genera un getto elettronico ad alta velocità, che, battendo sulla superficie metallica, ne fonde lo strato superficiale, erodendolo a poco a poco. Si possono ottenere fori piccolissimi, e altre lavorazioni molto delicate, le quali compensino il costo di un'apparecchiatura piuttosto raffinata. Una terza lavorazione non convenzionale è quella che ha come strumento il laser di cui più volte s'è parlato da queste colonne: e cioè una luce coerente, monocromatica portante una concentrazione molto elevata di energia. Questa energia è capace, se adoperata bene, di vaporizzare qualsiasi materiale che si conosca: può forare, saldare, tagliare metalli. Apparecchi laser sono già adoprati per questi scopi in molte officine. Un procedimento cui si attribuisce un buon avvenire è quello elettrochimico. Esso esige che sia il pezzo da lavorare, sia l'utensile siano conduttori di elettricità; che siano messi in un opportuno recipiente (cella elettrolitica), il quale contiene un liquido adatto (elettrolita). I due conduttori sono collegati a un generatore di corrente continua: l'utensile al polo negativo, il pezzo in lavorazione a quello positivo. La distanza fra i due elettrodi è piccolissima, un canaletto largo circa un millimetro attraverso il quale è fatto fluire l'elettrolita con velocità bassa e cost ante. Il passaggio di elettricità (conforme al vecchio processo di galvanostegia) permette di asportare materiale dal pezzo in lavorazione (ma con un'intensità di corrente e una quantità di materiale asportato molto maggiori). C'è una differenza aggiuntiva rispetto alla vecchia galvanostegia: che il materiale asportato resta in sospensione nel liquido (elettrolita), da cui viene liberato per filtrazione: infatti questo liquido è in continua circolazione e filtrazione. Mentre il pezzo in lavorazione viene cosi eroso, l'altro elettrodo, l'utensile, avanza: tal che la perdita di materiale nel pezzo lavorato avviene secondo la forma propria dell'utensile. Questa la votazione è molto delicata, comporta un notevole consumo di energia elettrica, nonché la necessità di un raffreddamento. Didimo dcosbTsggtunncdmj civsz in Macchina a trasferta pc- lavoraziun coperchio scaio'a differenziale anteriore auto

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