Ritorna a casa dopo 15 giorni e uccide la giovane moglie con trenta martellate

Ritorna a casa dopo 15 giorni e uccide la giovane moglie con trenta martellate Nuovo dramma della follia in un alloggio di Novi Ligure Ritorna a casa dopo 15 giorni e uccide la giovane moglie con trenta martellate La vittima aveva 21 anni; l'uxoricida 27 - Due settimane fa era scomparso - Ieri è tornato a casa e si è scagliato sulla giovane - Quando i carabinieri sono giunti stava ancora infierendo sul cadavere - Condotto in caserma ha detto: «Ci volevamo troppo bene, doveva finire così» (Dal nostro inviato speciale) Novi Ligure, 16 ottobre. Dramma della follia oggi pomeriggio a Novi Ligure; un giovane meccanico, che era stato dimesso dal manicomio, tornato a casa dopo alcuni giorni di misteriosa assenza ha ucciso la moglie, sfondandole il cranio con un grosso martello. Soltanto ima improvvisa crisi di pazzia sembra possa spiegare il gesto dell'uomo. Quando i carabinieri, avvertiti da alcuni vicini allarmati dalle urla del- la vittima, sono giunti, han. sno trovato l'omicida che, chi no sul corpo della donna, continuava a colpirla. L'uxoricidio è avvenuto in un modesto alloggio di tre stanze al numero 13 di via Peloso, una strada della vecchia Novi. Maria Casazza, 21 anni, è la vittima, il meccanico Antonio Saturio, di 27 anni, l'uxoricida. Entrambi di origine veneta, lei era nata a Ceregnano (Rovigo), lui è originario di Conselve (Padova), si erano sposati quattro anni fa a Pozzolo Formigaro, dove lui lavorava e dove si erano conosciuti. Non avevano figli. Erano le 16,30 quando una telefonata ha dato l'allarme alla caserma dei carabinieri. « Correte subito in via Peloso — ha detto una voce concitala — sta accadendo qualcosa di molto grave ». Un equipaggio della radiomobile è giunto sul posto. I carabinieri sono saliti al primo piano dello stabile dov'è l'alloggio dei Saturio. La porta era accostata, dall'interno provenivano colpi sordi, come se qualcuno stesse battendo con un martello. Entrati, i carabinieri si sono trovati dinanzi ad uno spettacolo allucinante. Una donna, Maria Casazza, giaceva riversa a terra nell'ingresso-cucinlno sotto il tavolo. Accanto, inginocchiato, c'era il marito. Stringeva nella mano destra un grosso martello, con ritmo frenetico alzava ed abbassava il braccio: un colpo in testa alla moglie, un altro sul pavimento. Alla vista dei carabinieri si è alzato, ha sorriso, ti Le volevo bene », ha esclamato. E' stato chiamato un medico, il dott. Guasone; purtroppo, [jerò, per la donna non vi era più nulla da fare: era morta per sfondamento della regione frontoparietale sinistra. Sul posto si è recato il capitano Bardi dei carabinieri e il pretore dott. Nappi; si è cercato di ricostruire quanto era accaduto. Antonio Saturio, già ricoverato alcune volte all'ospedale psichiatrico per un forte esaurimento, rimasto senza lavoro (la donna faceva la domestica) era seompar- v so di casa una quindicina di giorni fa. Maria Casazza ave va denunciato l'episodio. Le ricerche non avevano dato risultato. Sembra che Antonio Saturio, lasciata Novi, si fosse recato al paese di origine, Conselve, dove avrebbe venduto una piccola casetta, ricavando una modesta somma di denaro. Poi si sarebbe recato a Torino, avrebbe girato alcuni giorni senza una meta, infine, forse sentendo sorgere una crisi del suo malo, si sarebbe diretto due o tre giorni fa al manicomio di Alessandria per farsi ricoverare. Oggi, a quanto risulta, era stato dimesso. Subito dopo, con un tassi, l'uomo avrebbe raggiunto Novi; evidentemente doveva già avere in mente il suo piano. Armato del grosso e pesante martello, deve essere entrato in casa di soppiatto e colto di sorpresa la moglie. Forse la donna è stata aggredita alle spalle: colpita al capo, è crollata sul pavimento urlan- do per il dolore e il terrore. Le grida hanno messo in allarme i vicini di casa. Conoscendo la malattia dell'uomo, devono aver intuito il dramma ed hanno telefonato ai carabinieri. Nessuno però ha avuto il coraggio di entrare nell'alloggio. Dal primo allarme all'arrivo dei carabinieri sono trascorsi una ventina di minuti; per tutto questo tempo Antonio Saturio ha continuato ad infierire sulla moglie. All'arrivo dei carabinieri, il Saturio, senza opporre resistenza, si è lasciato accompagnare in caserma. Ha chiesto se la moglie fosse « veramente morta». Gli è stato risposto affermativamente. « Ci amavamo troppo, alla follia — ha esclamato, sempre con un sorriso sulle labbra —. E' morta? La raggiungerò presto. Doveva finire così ». La raggiungerò presto, ha detto, forse aveva intenzione di togliersi la vita, ma è soltanto un'ipotesi. L'uxoricida, interrogato dal pretore Nappi, non ha detto di più, non ha dato alcuna spiegazione al suo gesto. Si pensa, comunque, che solo la follia possa avere armato la sua I mano; non c'erano altri motivi apparenti per giustificare la tragedia. Dopo il primo interrogatorio, Antonio Saturio è stato trasportato alle carceri di Alessandria, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Il corpo della vittima è stato invece portato all'obitorio del cimitero di Novi Ligure, dove, molto probabilmente, sarà sottoposto ad autopsia. Le indagini proseguono ad opera dei carabinieri e dirette dal procuratore della Repubblica di Alessandria. Franco Marchiaro « La Slampa » di oggi 17 ottobre 1971 è uscita in 582.620 esemplari ALBERTO RONCHEY DIRETTORE RESPONSABILE @ 1971 Editr. LA STAMPA S.p.A. Questo quotidiano ò controllalo dallo !a3 mento Dilluiion. Istituto Accerta- dLlsdmcanmsmp Novi Ligure. Maria Casazza, la vittima, c Antonio Saturio, l'uxoricida