Colombo: una verifica necessaria in gennaio di Fausto De Luca

Colombo: una verifica necessaria in gennaio Dopo reiezione al Quirinale Colombo: una verifica necessaria in gennaio «Ma fino a quel momento tutti ì partiti della maggioranza devono sostenere in piena concordia il governo » - Giolìtti: essenziale per la ripresa rincontro governo-sindacati-imprenditori Lauricella soddisfatto per la linea « equilibrata » di Tanassi (Nostro servizio particolare) Roma, 16 ottobre. Il governo considera necessaria, ha detto oggi Colombo, una « rimeditazione » sulla volontà della maggioranza in rapporto all'azione governativa, in occasione della crisi successiva all'elezione del Capo dello Stato, cioè a gennaio. La dichiarazione del presidente del Consiglio, in occasione della consegna della medaglia d'oro al valor militare al comune di Sant'Anna di Stazzeina, interviene dopo che tutti i quattro partiti della coalizione si sono pronunciati per un « ripensamento » della politica di Centro Sinistra. Colombo avverte però che, fino alle dimissioni del governo al nuovo Capo dello Stato, in ossequio alle norme costituzionali, è necessario che i partiti della maggioranza sorreggano pienamente e in concordia d'intenti l'esecutivo. Altrimenti « il governo non potrebbe sentirsi legato all'adempimento del suo dovere mediante la contimiazione della sua opera», cioè presenterebbe in anticipo le diniissioni. «Non ci nascondiamo gli elementi di turbamento, di incertezza, talvolta di equivoco presenti nella situazione generale e negli stessi rapporti tra le forze politiche che sostengono il governo », dice Colombo. « Essi sono tali da richiedere un ulteriore sforzo di chiarimento ed un nuovo confronto nell'ambito della maggioranza. Questo confronto appare opportuno, anche se nelle presenti circostanze consideriamo prevalente su tutto il dovere di garantire un quadro di certezze e di solidarietà, che al di sopra dei contrasti sicuramente esistono e sappiamo essere, al fondo, più forti delle spinte centrifughe ». ii Per questo, ha aggiunto, riteniamo noi stessi che a gennaio, in occasione della crisi successiva all'elezione del Capo dello Stato, si debba rimeditare assieme ai partiti della maggioranza sul cammino percorso ». Oltre a questo passo, che esprime la volontà del presidente del Consiglio di « pilotare » la « verifica » di gennaio, il discorso comprende un'esaltazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, in riferimento a stati d'animo contrari alla democrazia, e la conferma che, a giudizio del governo, un momento essenziale della ripresa sarà la conferenza tra il governo, gli imprenditori c i sindacati a fine mese. Di questi incontri parla anche il ministro del Bilancio Giolitti (in un articolo sulVAvanti!), trattando delle cause della crisi economica e dei mezzi per uscirne. La crisi ha radici profonde, dice Giolitti, anzitutto nella mentalità degli imprenditori, abituati al privilegio di un'economia di bassi salari, con propensioni speculative più che produttive, col risultato che non solo l'economia non riceve tutte lpectmzpdpnadGadm«ant! le risorse disponibili, ma il paese è privo di servizi civili essenziali. II psi è andato al governo convinto delle difficoltà strut-turali della situazione econo mica, ha incontrato resistenze accanite nella sua azione, per assecondare una politica di riforme che allentasse la pressione delle rivendicazioni salariali, ma ritiene che ancora questa sia la strada da seguire. Si delinea, dice Giolitti, una convergenza fra azione di governo e linea sindacale: bisogna affrettarla, ma nella convinzione che essa « non può venir ridotta entro accordi di breve periodo ». I prossimi incontri avranno, in questo senso, importanza non solo per la politi- ca economica, ma per la po litica generale, Il ministro Lauricella, espri- mendo anche il pensiero di De Martino, ha mostrato di apprezzare la linea « equilibrala » di Tanassi di fronte a quella « oltranzista di Ferri e di Cariglia ». Il contrasto tra le due posizioni, dice Lauricella, non è superato, ma « la posizione di Tanassi, tendente ad instaurare rapporti meno tesi col psi, in un disegno rivolto contemporaneamente a impedire tentazioni centriste nel psdi, merita attenta considerazione ». Si tratta però, aggiunge Lauricella, di « riconoscere con franchezza le diverse funzioni dei partiti nell'arco democratico ». Fausto De Luca

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