Genova: il nuovo sindaco dc elenca i "problemi urgenti" di Marco Benedetto

Genova: il nuovo sindaco dc elenca i "problemi urgenti" Ricostituito nel capoluogo ligure il Centro Sinistra Genova: il nuovo sindaco dc elenca i "problemi urgenti" Giancarlo Piombino, 39 anni, già assessore al Bilancio, sostiene la necessità di investimenti nelle aziende genovesi dell'Iri - Per lo sviluppo industriale nuove aree oltre Appennino -1 rapporti con la burocrazia romana (Dal nostro corrispondente) Genova, 16 ottobre, n democristiano Giancarlo Piombino è stato eletto sindaco di Genova, la notte scorsa, alle due. con 40 voti su 78 (assenti due consiglieri, un repubblicano e un socialista; 80 suffragi sono mici :i ti al comunista Giorgio Doria. Questa mattina, alle 10,30. ha prestato giuramento in prefettura. Lunedi prossimo, alle 11,30, riceverà le consegne dall'ing. Augusto Pedullà, che guidava l'amministrazione civica di Genova dal '4fi. Giancarlo Piombino, 39 anni, è stato presidente dell'Unuri (l'Unione nazionale dei « parlamentini » universitari), poi assessore comunale con i sindaci Pertusio e Pedullà. Con Pedullà, come assessore al Bilancio, ha contribuito al « risanarnento » delle finanze comunali. Oggi ha festeggiato l'elezione con la moglie Cristina e i figli Emilio (9 anni) e .Maria Ludovica (7 anni) nel suo confortevole appartamento di corso Solferino, nella zona di Circonvallazione a Monte. Seduto nel salotto di casa, parla dei problemi della sua città («E' una grande emozione diventare sindaco », confessa). Il porto — Il programma della giunta sarà presentato in Consiglio entro un mese e mezzo. Piombino (.«Parlo a titolo personale, il sindaco non governa da solo, ma con la giunta») crede nella funzione del porto che « condiziona la vita economica di Genova ». Per questo « è abbastanza ovvio » che lo si debba rendere «adeguato alle esigenze future». Punto, centrale è la costruzione dello « scalo satellite » di Voltri: « Bisogna trovare i finanziamenti, anche con mezzi nuovi». Aziènde IRI — Anche le aziende a partecipazione statale (Italsider, Asgen, Italimpianti, Ansaldo, Italcantieri) svolgono a Genova un ruolo importante (incidono per 1*11 per cento sull'occupazione cittadina): «Non chiediamo, dice Piombino, una politica ài assistenza... che siano mantenute in vita aziende che non rendono. Bisogna' che VIRI svolga a Genova urui politica di massicci investimenti, perché le aziende genovesi a partecipazione statale abbiano un nuovo impulso produttivo. E occorre allargare il ventaglio della produzione, perché si possano affrontare più facilmente eventuali crisi settoriali». Piano Regolatore — Piombino è orientato verso una continuità d'azione « sulle linee della giunta precedente », le cui scelte sono tuttora valide. Fondamentale, dice il nuovo sindaco, è la revisione del piano regolatore generale, collegata con l'idea di Genova come «area metropolitana». La città non ha spazio nei suoi confini tradizionali: solo cercando nuove zone di sviluppo (una è oltre Appennino, nell'Ovadese) le si possono « dare j servizi dei quali ha bisogno (verde, impianti sportivi) e trovare zone di espansione industriale ». Trasporti — La preferenza andrà al trasporto pubblico: « Non perché si voglia far guerra ai mezzi pì'ivati, non per pregiudizi ideologici, ma perché lo spazio è quello che tutti possono vedere. L'obiettivo è quindi uno solo: dare ai genovesi il mezzo migliore per muoversi rapidamente ». Presto, la nuova giunta presenterà al Consiglio comunale un piano di ristrutturazione dei trasporti pubblici, già elaborato dairamministrazione precedente. Saranno proposte alcune scelte: il Consiglio « dovrà individuare quella ritenuta più valida e su quella agire». Essenziale sarà la metropolitana, per la quale, però, occorrono stanziamenti statali: « Non ci sono molte altre scelle. In una città moderna, se non ci si può muovere sopra, ci si deve muovere sotto terra». Scuola — Il Comune di Genova (« Un Comune, ha detto ieri sera, che non vuole arrestarsi di fronte alle realtà nuove, ma vuol dare uiui risposta adeguata e dinamica alle attese della società») dovrà sviluppare a fondo il proprio impegno nel campo del-1 la scuola materna. « La sua | funzione è decisiva e due soTio i motivi di fondo. Da un lato, la vita in comunità: la | scuola fin dai primi anni è importante per i bambini: dall'altro, bisogna venire incontro ad un aspetto della famiglia di oggi nella quale padre e madre lavorano (è il caso della mia famiglia) ». Aggiunge: « E' stato già fatto, a Genova, parecchio: i cprdaupadcccnlliprogetti sono pronti e le aree ì sono state trovate. Ma le \ scuole non si fanno per dif- ! ncoltà di finanziamenti e ri- i lardi burocratici ». \Burocrazia — Si ripropone j il tema dei rapporti con la jburocrazia romana, che han-1no amareggiato non poco la vita del sindaco Pedullà. Di-; ce Piombino: « Spero che una parte -di questi problemi si risolva con il decentramento di certe funzioni dello Stato alla Regione. Per il resto, da un lato si dovrà ovviare alle procedure farraginose con adeguati strumenti legislativi, dall'altro, per le difficoltà di comprensione con Valla burocrazia statale, bisognerà far capire che i problemi di Genova sono urgenti ». Marco Benedetto lllIIMlllllllllllllllUIIIIUIIIlllllllllItlllllllllllllll Genova. Giancarlo Piombino, al centro, subito dopo l'elezione a sindaco abbraccia l'on. Cattanci, di spalle (Ansa)