Garaudy e tanti scrittori per i "Venerdì letterari,,

Garaudy e tanti scrittori per i "Venerdì letterari,, Dibattiti di attualità negli incontri dell'Aci Garaudy e tanti scrittori per i "Venerdì letterari,, Aprirà la stagione Betty Friedati, la fondatrice del movimento femminista - Due donne, Han Suyn e la Macciocchì, parleranno della Cina I temi letterari affidati a Bassani, Piccioni, Pasolini e Vargas Llosa nrocpscatsGinltntLbaclpILvpvmsaPogmvasrbtegucpnVLpdssBcsdbLa bandiera internazionale del femminismo, innalzata dallo Woman Power in America e in Inghilterra, salirà sul palcoscenico del Carignano, per i Venerdì letterari dell'Aci. Sembra destinata a sventolare con energia, a lungo. Il ciclo delle conferenze per il 1971-72 sarà allerto, il 1!) novembre, da Betty Friedan, la fondatrice della National Organisation of Women, autrice del best seller La mistica della femminilità. E' lei la promotrice del clamoroso sciopero delle donne, attuato l'anno scorso negli Stati Uniti: con il boicottaggio dell'antico « debito » coniugale, i roghi dei reggisene il rifiuto di tutte le tradizionali armi femminili, considerate simbolo di una inconsapevole sudditanza all'uomo. Fu un episodio in parte malinteso, deviato, con qualche calcolo, verso il piano del folclore, sull'inevitabile paragone con la Lisistrata aristofanesca; ma ebbe il merito di richiamare l'interesse di tutti sulla condizione della donna nella società contemporanea più avanzata. E su questo tema la Friedan aprirà il dibattito per il pubblico dei « Venerdì » torinesi e delle altre città italiane che ospitano, dopo Torino, le manifestazioni culturali dell'Aci (i «sabati letterari» eli Trieste, i « lunedì » di Milano, i « martedì » di Roma e i «giovedì» di Bari). Il femminismo sembra la nota di maggiore spicco nel nuovo cartellone: e non solo perché, tre settimane dopo la Friedan, il 10 dicembre, il dibattito su La rivoluzione femminile sarà riaperto da uno studioso, lo psicologo Emilio Servadio. Le richieste dello Woman Power passano dalle parole alle cose, diventano fatto. Al di fuori delle manifestazioni di piazza, le donne attuano la parità di diritti con l'uomo presentandosi a parlare sui temi più impegnativi del momento. Due conferenze del ciclo sono dedicate alla Cina, e saranno tenute da due oratrici. Han Suyin, nota a una parte del pubblico per il romanzo L'amore è mia cosa meravigliosa, e, ad altri, per le sue ricerche sulla presa del potere da parte di Mao, parlerà il 26 novembre su Una scrittrice cinese racconta. Maria Antonietta Macciocchi, l'autrice di Lettere dall'interno del pei a Louis Althusser, verrà il 14 gennaio a discutere il problema de La Cina dopo la rivoluzione culturale. E' l'argomento del suo ultimo volume, che le ha provocato la clamorosa esclusione al recente Festival dell'Humanitc, a Parigi. Un'altra donna, Fabrizia Glorioso Baduel, dirigente della Cisl, porterà al Carignano il dibattito sul tema sindacale: con la conferenza su L'operaio in Europa, il 18 febbraio. Politica, economia, sociologia, si mescolano con frequenza, in questo calendario. Luciano Gallino, titolare della cattedra di sociologia alla Facoltà torinese di magistero, parlerà il 10 marzo su « La crisi dell'organizzazione del lavoro ». Paolo Sylos Labini, docente di economia politica all'Università di Roma, tratterà, il 17 marzo, « Lo sviluppo economico e le classi sociali in Italia ». Arrigo Levi si presenterà il 23 marzo con un tema politico, da definire in base ai prossimi temi di attualità. Un nome destinato a suscitare un particolare richiamo è Roger Garaudy, lo studioso marxista francese autore della «Granrie svolta del socialismo», il cui ultimo libro, « La conquista della speranza », sta per uscire in Italia presso una editrice cattolica (la Sei torinese). Il tema della sua conferenza: « Pour inventer l'avenir: quel socialisme? » (7 aprile) indica la difficile scelta del filosofo, espulso dal pcf in seguito all'atteggiamento da lui preso dopo l'invasione della Cecoslovacchia, e oggi alla ricerca di una nuova definizione del «comunismo dal volto umano». Il motivo religioso ha rappresentato un filone costante, di questi incontri: aperti ai contributi più vari, di ogni fede. E anche il programma di quest'anno rispetta la tradizione. Un pensatore cattolico, Gustave Thibon, parlerà il 25 febbraio su « L'érotisme contre l'amour». Un esponente della cultura africana, Amadu Hampàte Bà, tratterà il 14 aprile su «L'africano e la vita umana». Il primo, vincitore del gran premio letterario dell'Accademia di Francia nel 1964, ma ancora poco conosciuto in Italia (dove solo fra qualche settimana apparirà il suo libro « L'uomo maschera di Dio »), è un singolare personaggio, eremita agreste della civiltà industriale, che osserva il mondo contemporaneo, dal suo rifugio nei campi, secondo il modo dei grandi moralisti francesi. Il secondo è l'uomo che difende la cultura religiosa, e civile, della tribù, raccogliendo i testi .sacri e iniziatici dell'Africa Nera. 1 V nati come « letterari » e si ricordano sempre della loro origine; anche se, da qualche anno, preferiscono fare più ampio posto alle nuove scienze umane. Nell'attuale cartellone sono annunciati, accanto alla Suyn, altri quattro nomi di scrittori, nel senso più preciso del termine. Giorgio Bassani il 21 gennaio inviterà il pubblico a un libero dibattito probabilmente sui temi che più gli stanno a cuore, come presidente nazionale di Italia nostra. Leone Piccioni ritorna al pubblico del Carignano, alcuni anni dopo un famoso incontro con Ungaretti, per parlare di un altro poeta, «Leopardi riletto» (28 gennaio). Il peruviano Mario Vargas Llosa, autore della it Casa verde ». uno degli esponenti più vivi di una delle più giovani, e vive, 'etterature del mondo, illustrerà « L'esplosione della narrativa latinoamericana» l'i marzo). Il ciclo sarà chiuso da Pier Paolo Pasolini, che sette anni or sono aveva aperto la stagione dell'Aci con una infiammante conferenza sulla nuova lingua italiana, destinata ad aprire un lungo dibattito sulla nostra Repubblica letteraria. Questa volta egli sembra rinunciare, almeno in partenza, agli spunti polemici e annuncia ima conversazio¬ ne con un titolo ermetico: «E.M.» (21 aprile). L'autore del « Decameron » cinematografico non ha voluto essere più esplicito, su una sigla che potrebbe indicare un nuovo movimento politico, ima moda, una formula letteraria o, chissà, una nota scrittrice italiana. g. c.