Gli inquinamenti hanno causato in Italia danni per 100 miliardi

Gli inquinamenti hanno causato in Italia danni per 100 miliardi Aperto il congresso nazionale della Pro Natura Gli inquinamenti hanno causato in Italia danni per 100 miliardi I 50 anni della Sai: progressi della medicina e assicurazioni sulla vita Risulta da una relazione per la stagione turistica '68 - Nella lotta alle contaminazioni dell'aria, dell'acqua e alle distruzioni ambientali siamo uno dei Paesi più arretrati Assessori regionali, funzionari del ministero, docenti universitari, tecnici e studiosi, si sono incontrati ieri a Torino per il IV congresso nazionale della Federazione Pro Natura, organizzato con la collaborazione della Regione Piemonte. La società intensifica la domanda di difesa dell'ambiente, l'apparato pubblico è incapace di dare una risposta. Il torpore del sistema, il contrasto fra metodologie e interessi di settore, le scarse conoscenze scientifiche, l'esistenza di un conflitto fra valori non produttivi, non eco nomici e quelli fondati sul culto dell'aumento del reddito nazionale e del consumo, paralizzano ogni iniziativa. Il risultato è che il nostro Paese è 11 più arretrato, sia come mezzi sia come predisposizione di organi. Giuristi e amministratori avvertono la necessità di norme per correggere storture; gli enti locali, per carenza di mezzi, devono limitare la loro opera allo studio, a proposte, a denunce; esperti prevedono un progressivo deterioramento dell'ambiente con danni al settore turistico e archeologico di centinaia di miliardi; funzionari del ministero delle Foreste confermano che l'Italia ha il primato della frenosità. Il convegno aperto a Palazzo Madama e che proseguirà oggi e domani alla Galleria d'arte moderna, ha per tema: « Natura ed enti locali ». Vuole recare nuovi contributi di chiarificazione. L'avvocato Oberto, presidente del comitato organizzatore, ha precisato: « Dalla Regione si pretende tutto, ma essa è In condizioni di dare ancora poco. I gravi problemi dell'inquinamento atmosferico e delle acque vanno affrontati con urgenza e in modo radicale: ì compiti della Regione saranno assolti appena ci saranno i decreti delegati. Non dobbiamo innamorarci o ubriacarci di un termine, quello dell'ecologia: cerchiamo invece di ridurre i discorsi al minimo e incominciamo a lare qualcosa ». Esigenze pratiche Dopo Oberto, il presidente della Federnatura prof. Giacomini ha affermato: « Vogliamo far scendere la speculazione ecologica dalle generalizzazioni planetarie al livello di esigenza pratiche, a contatto con gli Interessi delle popolazioni, nella realtà ravvicinata del territorio. Le troppe delusioni sofferte per l'inerzia, la lentezza, la contrad dittorictà degli organismi centrali, ci Induce a puntare sulta con sapcvolezza e volontà di operare degli enti locali ». Per il presidente della Regione Piemonte, Calieri, « ii problema non e soltanto quello di fare buone leggi contro la contaminazione: per quanto buone e severe esse siano daranno scarsi risultati se le tendenze dello sviluppo industriale continueranno a manifestarsi nella di rezione dell'addensamento territoriale e delle megalopoli 11. L'aw. Fonio, consigliere della Regione, nell'affermare che « ii problema ecologico è in definitiva ancora una volta problema di volontà politica e di strumenti idonei ad attuare tale volontà », ha sostenuto: « Perché tutto ciò che la scienza e il progresso producono non si tramuti in veleno, occorrono anche alcune modifiche degli attuali valori culturali éìl etici, una riforma che sia la sintesi di tutte le altre portate avanti dalla nostra concezione del mondo e delle società, occorre cioè una svolta di civiltà ». Altre relazioni sono state tenute dall'aw. Vittorini del ministero dei Lavori Pubblici e dal dott. Ortis! capo dell'Ispettorato forestale della Lombardia. L'avv. Vittorini ha detto: « E' necessaria una legge urbanistica che blocchi lu speculazione fondiaria e ne occorre una che vincoli per almeno 10 anni all'assoluta inedificabilità tutte le aree residue che rivestono importanza naturalistica ii. Il dott. Ortisl ha rimproverato « mancanza di continuità e di organicità all'azione pubblica nel settore della conservazione del suolo ». « Gli stanziamenti — ha affermato — lauti dopo le catastrofi, si assottigliano quando l'evento si allontana. La difesa del suolo e l'assetto idrologico devono essere ottenuti in via preventiva: occorrono limitazioni e vincoli, occorre una radicale pianificazione ». Anche il turismo ha una precisa collocazione nella nuova realtà regionale e un grosso credito con la contaminazione ambientale. Il prof. De Longls ha detto: « L'et/oit'ersi dei processi tecnologici, l'espandersi delle tecniche produttive basate sulla combustione hanno portato al deterioramento dell'aria, dell'acqua e del suolo, alla degradazione del paesaggio, della flora e fanim. Il processo va sempre più generalizzandosi: all'inquinamento atmosferico, ai rumori, alla congestione del traffico, fa riscontro la contaminazione delle acque, la distruzione dei boschi, la deturpazione del paesaggio. Vengono meno gli stessi presup¬ pnl3TrlPSCzscmsèabcf posti del turismo. Nel 1968 i danni in Italia sfioravano t 100 miliardi annui, nel 1985 saranno 300 ». Oggi ancora quattro relazioni, Tra le altre, una sul tema: « La responsabilità dell'automobile nell'inquinamento delle città ». Prezzo dell'uomo Nel salone dei congressi del San Paolo si è aperto ieri il 2» Convegno nazionale dell'Associazione italiana di medicina dell'assicurazione vita. Ai lavori partecipano 250 studiosi del settore: medici legali, cardiologi. Internisti, attuari e giuristi. Il convegno è patrocinato dalla Sai (Società assicuratrice Industriale) per celebrare, con una iniziativa utile e concreta, il cinquantennio di attività della compagnia. Ai congressisti hanno rivolto parole di saluto il vice presidente e amministratore delegato della Sai dott. Bobba, il sindaco di Torino ing. Porcellana, 11 presidente dell'Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici) avv. Artom, il presidente del convegno prof. Antoniotti e, In rappresentanza del ministro per l'Industria sen. Gava, il direttore generale per le assicurazioni dott. M. Angela. Le compagnie di assicurazione che in Italia si occupano del ramo vita sono 3(5. Nel settore, negli ultimi vent'anni, sono avvenute trasformazioni profonde. Un tempo l'assicurazione sulla vita era fatta in prevalenza dalle persone di condizione sociale elevata. Oggi è estesa anche come forma integrativa della pensione Inps. Subito dopo la guerra non st assicuravano soggetti che avessero superato i 60 anni di età. Poi il limite è stato spostato a 65 anni ed ora è a 70. A quest'età si può contrarre, in'linea di massima, un'assicurazione sulla vita della durata di cinque anni. Trasformazioni rilevanti sono avvenute anche per quanto riguarda lo stato di salute degli assicurati. Con 1 progressi della medicina molti ammalati gravi, che un tempo sarebbero stati respinti dalle compagnie, oggi vengono assicurati. E' 11 caso dei tubercolotici che due anni dopo la guarigione possono fare l'assicurazione senza maggiorazione delle tariffe. Vengono pure assicurati 1 colpiti da infarto o da gravi cardiopatie, i diabetici. I progressi della medicina e il prolungamento medio della vita sono alla radice di queste trasformazioni del settore assicurativo. La durata media della vita oscilla oggi intorno ai 67-68 anni (rispetto ai 60 anni del dopo¬ guerra) e nei paesi più avanzati sfiora i 70. Da qualche tempo si sta però veilficando il fenomeno nuovo: la durata media della vita non aumenta, anzi tende a regredire, non perché muoiano gli anziani, ma perché scompaiono parecchi uomini di mezza età. Il punto critico è intorno ai cinquantanni: gli infarti mietono molte vittime a causa della vita convulsa che viene definita tt moderna ». Il congresso, nella seduta di ieri, ha affrontato 1 problemi riguardanti l'Insufficienza respiratoria. Si tratta di migliorare le terapie e le tecniche riabilitative in modo da offrire alle persone ammalate condizioni assicurative sempre meno onerose. Sugli aspetti clinici dell'insufficienza respiratoria ha riferito il prof. Vincenzo Corsi dell'Università di Messina; sugli aspetti terapeutici e riabilitativi ha parlato 11 prof. Armando Dagianti dell'Università di Roma; sugli aspetti sociali ed assicurativi il prof. Lorenzo Gil11 dell'Università di Torino. Oggi il convegno prosegue: nella sala riunioni della Sai, in corso Galileo Galilei, saranno discusse le invalidità in rapporto ai contratti di assicurazione sulla vita. (A pag. 13, servizi sugli inquinamenti nelle grandi città)

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