Carabiniere muore in auto mentre insegue i banditi

Carabiniere muore in auto mentre insegue i banditi L'incidente di notte nel Bresciano Carabiniere muore in auto mentre insegue i banditi La vittima ha 26 anni - Tre militari feriti - Fra le due vetture era scoppiata una violenta sparatoria - Si pensa che un proiettile esploso dai ladri abbia colpito la "gazzella" facendola schiantare contro un cancello (Dal nostro corrispondente) Bergamo, 7 ottobre, (w. g.) Un carabiniere è morto, un vicebrigadiere gravemente ferito e altri due militari sono ricoverati in ospedale in seguito a un drammatico inseguimento ingaggiato la scorsa notte con un'auto rubata sulla strada del Tonale da Darfo a Lovere. La vittima è Saverio Monterisi, 26 anni, celibe e nato a Cerignola; il ferito più grave è il vicebrigadiere Francesco Volpes, 22 anni, ricoverato all'ospedale di Darfo con prognosi riservata per traumi cranico e dorsale. Gli altri feriti sono il brigadiere Ruggero Mocellin, 25 anni, giudicato guaribile in dieci giorni e il carabiniere Luigi Pepe, che guarirà in ventj giorni per lesioni varie. La notte scorsa verso le due, i carabinieri si trovavano su una « gazzella » in normale servizio di sorveglianza lungo la strada del Tonale. I militi hanno fermato una 1750 risultata poi rubata alla periferia di Lallio e su cui si trovavano tre persone. La vettura non si è fermata alla intimazione ed è così iniziato un inseguimento sul filo dei 120 chilometri l'ora. Quando la « Giulia » dei carabinieri si è avvicinata alla vettura dei banditi, fra le due auto è esplosa una violenta sparatoria su cui ora sono in corso le indagini dell'autorità giudiziaria. In una curva nell'abitato di Rogno l'auto dei militari ha cominciato a sbandare e, dopo aver strisciato contro un muro, si è schiantata contro un cancello aperto e poi contro un pilone di cemento, finendo a circa dieci metri di distanza completamente sventrata. Tutti e quattro i militi sono stati sbalzati fuori per la violenza dell'urto. Un abitante della zona ha caricato sulla propria auto il Monterisi che appariva il più grave e l'ha condotto a tutta velocità all'ospedale di Lovere; il carabiniere vi è però giunto cadavere. I medici hanno riscontrato alla vittima un violentissimo trauma cranico con sfondamento della base. Gli altri tre feriti sono stati soccorsi dai colleghi della stazione di Lovere che, su una jeep li hanno trasportati all'ospedale di Darfo. Poco dopo sono giunti alti ufficiali dell'Arma, mentre posti di blocco sono stati istituiti in tutta la provincia di Brescia. E' probabile che la salma del Monterisi venga sottoposta ad autopsia. Si cercherà soprattutto di stabi IIgvède,lire se la «Giulia» e finita fuori strada per causei natu- rali o per la sparatoria ingaggiata con i banditi. Sull'asfalto non sono stati rilevati segni di frenata o macchie d'olio che possano far pensare a un incidente causato da uno sbandamento. Appare più probabile che la « gazzella » sia stata colpita da una pallottola sparata dai malviventi. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno rintracciato a Marone, una località della provincia di Brescia, distante circa 35 chilometri dal capoluogo, l'auto sulla quale si trovavano le persone inseguite. Il proprietario, Giovanni Daina, di 42 anni, di j Lallio, ne aveva denunciato il furto alla questura di Ber-1 gamo e subito erano cominciate le ricerche per rintrac-1 ciare la vettura e i responsabili del furto. Le indagini sono dirette dal sostituto procuratore della Repubblica di Bergamo dott. Ruberto. Stamane, davanti alla camera mortuaria si sono radunate numerose persone. Ad un, certo punto è entrato nella sala un uomo che aveva un cestino di fiori. Al cap. Leggio, comandante del gruppo carabinieri di Bergamo, che gli si è fatto incontro per chiedergli se fosse un parente, lo sconosciuto ha detto: « Stamane sono diventato padre per la prima volta e questi fiori erario stati portati a mia mo- glie. Entrambi abbiamo de- ciso però di farne omaggio al carabiniere morto ». » e o n i i i , i e a I a a i a o i i e a a o Bergamo. La «Gazzella» distrutta nell'inseguimento (Ansa)

Persone citate: Giovanni Daina, Leggio, Luigi Pepe, Monterisi, Ruberto, Ruggero Mocellin, Saverio Monterisi