Carabiniere gridò "alt,, al ricattatore ma fu ucciso: in giudizio due fratelli

Carabiniere gridò "alt,, al ricattatore ma fu ucciso: in giudizio due fratelli L'episodio rievocato in corte d'assise a Palermo Carabiniere gridò "alt,, al ricattatore ma fu ucciso: in giudizio due fratelli Gli imputati, 31 e 41 anni, si dichiarano innocenti - La vittima aveva sorpreso l'autore d'una estorsione ai danni d'un commerciante - Lo riconobbe, ma non disse il nome al collega ch'era con lui - Poco dopo era freddato a colpi di lupara (Dal nostro corrispondente) Palermo, 5 ottobre. E' ripreso stamane dinanzi alla prima sezione della corte d'assise di Palermo il processo per l'uccisione del carabiniere Orazio Costantino, di 38 anni, originario di Castroreale Terme, avvenuta il 27 aprile 1969 nelle campagne di Altavilla Milicia. Imputati sono i fratelli Antonino e Giusto Parisi, di 31 e 41 anni, da Casteldaccia. Sono accusati di-concorso nell'omicidio pluriaggravato del Costantino, di tentata estorsione ai danni del commerciante di vini di Casteldaccia, Carlo Panno, nonché di violenza privata e porto e de¬ tenzione abusivi di armi e munizioni. La vedova e i fratelli della vittima si sono costituiti parte civile. I due imputati hanno sempre detto di essere innocenti di tutti i reati loro attribuiti. Il carabiniere Orazio Costantino, sposato e padre di due figli, uno di 7 e l'altro ì di 3 anni, partecipava con una pattuglia, la mattina del 27 aprile di due anni fa, ad un appostamento per cogliere in flagranza di reato l'autore di una estorsione ai danni del commerciante Carlo Panno. In forza presso la stazione dell'arma dei carabinieri di Bagheria, Orazio Costantino era stato prescelto per il servizio di appostamento data la buona conoscenza che aveva sia dei luoghi sia delle persone. Al sopraggiungere dell'autore dell'estorsione, il Costantino aveva intimato l'alt. Venne però ucciso con una fucilata, sparata da una distanza di circa venti metri. A fare fuoco, secondo l'accusa, sarebbe stato Antonino Parisi. Orazio Costantino, poco prima di essere raggiunto dalla scarica mortale, aveva riconosciuto nel bandito che stava raggiungendo il punto convenuto per ritirare la somma di tre milioni di lire (frutto dell'estorsione ai danni del commerciante Panno) una persona a lui nota. Lo aveva detto al carabiniere che gli stava vicino, ma non aveva fatto il nome del ricattatore. Il Costantino era poi balzato in piedi ed aveva intimato l'alt al bandite. Questi, per nulla intimorito, si era voltato di scatto ed aveva lasciato partire una scarica di « lupara » contro il carabiniere; quindi si era dato alla fuga, riuscendo a far perdere le sue tracce. Gli inquirenti, dopo 55 giorni di indagini, riuscivano a mettere insieme una serie di prove nei confronti di Antonino Parisi e del fratello Giusto. a. r. periodici sono di diritto vicepresidenti della Federazione. Il consiglio della Federazione è così composto: Gianni Granzotto, Silvio Pelizzari, Carlo Pelloni, Andrea Rizzoli, Giuseppe Accolla, Michele Battista, Ezio Benigni, Mario Benvenga, Brandolino Brandolini d'Adda, Servilio Cavazzani, Umberto Chiari, Bruno Corbi, Fabio Corradini, Paolo De Palma, Rino Fabbri, Aldo Ferrari Ciboldi, Giorgio Galluzzo, Gianni Letta, Oscar Maestro, Carlo Masseroni, Angelo Morandi, Giancarlo Fa lazzi, Ferdinando Perrone, Marcello Prati, Ezio Riondato, Edilio Rusconi, Adolfo Semi, Amerigo Terenzi. Presidenti del collegio dei probiviri e del collegio dei revisori dei conti sono stati rispettivamente eletti il comm. Giancarlo Palazzi e l'onorevole Uberto Bonino. (Ansa)

Luoghi citati: Altavilla Milicia, Bagheria, Casteldaccia, Castroreale, Palermo