Aborto legale?

Aborto legale? Dibattito a Roma Aborto legale? E' stata discussa la proposta del psi - I cinque casi in cui si potrebbe interrompere la gravidanza (Nostro servizio particolare) Kuma, 5 ottobre. Lo scottante argomento dell'aborto è stato il tema di un'animata tavola rotonda che iersera ha riunito al centro culturale « Nuova società » parlamentari e magistrati, medici, uomini politici, attiviste del Movimento di liberazione della donna (Midi. Nella sala c'erano molti giovani, uomini e donne, studenti e operai. Il dibattito è stato presieduto da Antonio Landolli della direzione del psi; vi hanno preso parte il senatore Arialdo Banfi, presentatore della proposta di legge sulla legalizzazione dell'aborto (che sarà esaminata in sede referente dalle commissioni Sanità e Giustizia del Senato), il prof. Gabriele Brogi, la dottoressa Berla Olivetti dell'Aem (Associazione educazione matrimoniale) il presidente di « Magistratura democratica », consigliere di Corte d'Appello Mario Baroni, la senatrice Tullia Carettoni della sinistra indipendente, Marco Pannella, del partito radicale, Alma Sabatini del Mld. Il sen. Banfi, nell 'illustrare la sua proposta di legge, non si è nascosto le difficoltà cui andrà incontro, « ma — ha detto — poiché il problema dell'aborto esiste, ed è un problema di massa (circa due milioni di aborti clandestini ogni anno in Italia), pensiamo che sia arrivato il momento di infrangere certi "tabù" ». « La mia proposta di legge — ha proseguito Banfi — è solo un primo passo; presentandola abbiamo voluto rompere determinati "schemi", denunciare la mentalità farisea di chi si ostina a "ignorare" l'aborto, forse la più grave malattia sociale dell'Italia contemporanea. La legge proposta è una legge suscettibile di miglioramenti nel corso del suo iter parlamentare ma. già cosi com'è, essa parlerà alla presa di coscienza, da parte di tutti i cittadini, d'un problema che non può essere rinviato oltre in un paese moderno: la pianificazione delle nascite ». La proposta di legge presentata dai senatori Banfi, Caleffì e Fenoaltea prevede la legalizzazione dell'interruzione di gravidanza in soli cinque casi: se la donna abbia compiuto 45 anni o partorito cinque volte; se la sua salute è messa in pericolo dalla gravidanza; quando il parto può nuocere alla salute mentale della madre; se c'è, riconosciuta nel feto, una embriopatia incurabile; infine se la gravidanza è frutto di incesto o di violenza carnale. La donna che vuole abortire dovrà fare domanda, anche se minorenne, direttamente ad una commissione (un ginecologo, un neuropsichiatra, un'assistente sociale) non oltre il centesimo giorno di gravidanza. L'interruzione dovrà essere effettuata in un istituto ospedaliero. La decisione della commissione è inappellabile. Il prof. Brogi ha portato la sua testimonianza di medico, sottolineando come il fenomeno dell'aborto clandestino sia più frequente nelle zone economicamente più depresse del Paese: la legalizzazione dell'aborto assumerebbe quindi un'enorme importanza sociale. Il magistrato Mario Baroni ha sollevato alcune critiche, al progetto Banfi: lascia perplessi l'istituzione di una commissione decisionale ed inappellabile mentre la casistica che la legge Banfi prevede è troppo ristretta. «C'omunque sia — ha detto — e già un fatto positivo che nostri legislatori si siuuo fatti portavoce d'una richiesta che proviene da larghi strati della società ». Alma Sabatini e altre esponenti del Mld si sono dichiarate contrarie a una legge che definiscono restrittiva, contestando soprattutto la commissione medica: « Solo la donna può decidere quando e se interrompere la maternità, noi rivendichiamo alla donna il diritto di gestire in proprio la maternità, di disporre liberamente del suo corpo ». La senatrice Carettoni ha detto che la proposta di legge è timida, come lo stesso Banfi ha ammesso, ma lo è in quanto non può prescindere dal contesto sociale cui essa è diretta. Secondo la Carettoni è necessario seguire due strade: impegnarsi in Parlamento perché la legge per l'allargamento dell'aborto terapeutico vada avanti, impegnarsi nel Paese perché proceda la raccolta di firme per la presentazione di una proposta di legge di iniziativa oopolare quale quella postulata dal Mld che prevede semplicemente l'abolizione del reato d'aborto. Tutti gli oratori che via via han preso la parola, tra cui Marco Pannella, hanno battuto sulla necessità di ali tonfare il problema dell'aborto ingaggiando una battaglia, « non facile », sul tipo di quella per l'introduzione del divorzio in Italia. i. m.

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