Il controspionaggio ora cerca gli informatori dei 105 russi di Renato Proni

Il controspionaggio ora cerca gli informatori dei 105 russi Le indagini si estendono ai cittadini inglesi Il controspionaggio ora cerca gli informatori dei 105 russi Quattordici dei 23 maggiori diplomatici sovietici a Londra sarebbero nell'elenco dei 105 nomi - Continuano le critiche della stampa e dei laboristi a Heath per il « clamore » dell'operazione (Nostro servizio particolare) Londra, 2 ottobre. Lo scandalo delle spie si allarga? I giornali inglesi affermano che il controspionaggio inglese ha già arrestato due sarti ciprioti e ha interrogato una dozzina di persone che avrebbero fornito informazioni riservate ad alcuni dei 105 funzionari e diplomatici sovietici espulsi dal Regno Unito. Stasera, tuttavia, Scotland Yard ha smentito che — durante la notte — gli agenti della «Special Branch» abbiano fatto irruzioni in molte case e abbiano arrestalo alcune iiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii persone. La stampa è comunque convinta che — in seguito alle informazioni date da Oleg Lyalin. la spiu sovietica che ha scelto la libertà per amare della sua bellissima segretaria Irina Teplyakova — il controspionaggio sìa impegnato in una vasta serie di indagini su cittadini inglesi e stranieri. L'elenco di 10 presunte spie britanniche nell'Urss, pubblicato stamattina dalla Pravda, è stato, intanto, accolto con molto scetticismo in Inghilterra. La «British European Airways» e la «English Electric» hanno affermato di non avere neppure alle proprie dipendenze due uomini indicati dal quotidiano sovietico come agenti di Londra. La «Time Produet» ha negato che un suo dipendente abbia svolto opera di spionaggio nell'Urss. Il personaggio più importante nella listu della Pravda è Peter Tennant. direttore generale del «Consiglio nazionale per le esportazioni». Egli si trova attualmente in Francia, ma suo figliastro ha smentilo le accuse. Anche il «Foreign Office» ha respinto le accuse della Pravda e le ha definite «prevedibili, ma da non prendere sul serio». Stasera, rientra du New York il ministro per gli Esteri inglese, sir Alee Douglas-Home. Egli troverà una situazione politica confusa, in seguito allo scandalo delle spie. Londra continua a ne- gare che la sua azione possa mettere in pericolo la disten sione in Europa e soprattutto la politica orientale di Willy Brandt. Ma The Guardian scrive oggi che «l'imbarazzo a Whitehall è ovvio», e che è prevedibile che «l'affare scatenerà aspri scontri quando il Parlamento si riu- nirà». Il laborista Denis Hea- ley. ex ministro per hi Dife sa. ha già parlato di «paura rossa». Ed ha uffermalo che Heath ha espulso le spie «per ragioni politiche» e per coprire «i suoi insuccessi economici». Le critiche maggiori — secondo The Guardian — saranno rivolte alla «personalità instabile» di Oleg Lyalin. la cui defezione avrebbe fornito lo spunto per l'espulsione in massa dei presunti agenti segreti sovietici. «Molti giornali», afferma The Guardian, «lo chiamano "la spia-playboy", un nomignolo che echeggerà questo mese alla Camera dei Comuni quando la validità delle informazioni di Lyalin verrà discussa». Oggi, comunque. The Sun, un giornale popolare, invita i suoi lettori ad indovinare la prossima svolta di questa «saga delle spie». «Le migliori lettere verranno premiate con una sterlina, pari, dice il giornale, a 2,2 rubli». The Telegraph afferma che i sovietici avevano approntato piani per sabotare le stazioni radar che avvertono dell'arrivo di missili, in caso di guerra. The Times scrive che ben 14 diplomatici, dei 23 nelle categorie più elevate dell'ambasciata sovietica a Londra, sono sull'elenco dei 105 espulsi. Ieri sera, alla televisione, il capo della sezione informazioni dell'ambasciata sovietica Kuznetsov. si è dichiarato «indignato» per essere sulla lista degli espulsi, avendo egli dedicalo molti anni al miglioramento dei rapporti anglo-sovietici. Renato Proni

Persone citate: Denis Hea, Irina Teplyakova, Kuznetsov, Oleg Lyalin, Peter Tennant, Special Branch, Willy Brandt