"Libertà eccessiva ai malati nel disordine dei manicomi,,

"Libertà eccessiva ai malati nel disordine dei manicomi,, Conferenza stampa dei tre sindacati "Libertà eccessiva ai malati nel disordine dei manicomi,, Gli ospedalieri accusano: « Terapie contestatarie scelte senza criterio, via vai di ricoverati,come se l'ospedale fosse un albergo, etilisti con fiumi di vino a disposizione, tollerati i rapporti sessuali fra gli infermi » illazione insostenibile ». Alla con¬ ferenza stampa partecipavano anche numerosi infermieri di Collegno e Savonera, e il dott. Attlsani, medico di quest'ultimo ospedale. In sintesi, ecco le dichiarazioni dei sindacalisti: « Negli ospedali psichiatrici tutto ristagna nel massimo disordine. Si vive a livelli emotivi, s'improvvisa, non esistono direttive logiche: una enorme Babilonia. Fra i medici sta prevalendo la tendenza a rincorrere nuovi metodi e terapie "contestatarie ". con il risultato di accrescere la confusione e danneggiare i malati. Altro clic le accuse di arretratezza e conservatorismo del pamphlet " La fabbrica della follia "! Si è invece instaurata una tale libertà per quasi tutti i malati di entrare e uscire dal manicomio come fosse un albergo, di poter disporre del propri movimenti anche quando dovrebbero esser controllattssimi. Promiscuità fra giovani e vecchi facilitata " a scopo terapeutico ", casi di omosessualità, rapporti sessuali fra infermi della sezione promiscua di Collegno noti a tutti e tollerati, fiumi di vino a portata di mano degli etilisti iti 30 per cento det ricoverati), che possono procurarselo come e quando vogliono ». Sgombero di malati a E al vertice del bailamme c'è l'amministrazione provinciale — aggiungono i sindacalisti — che non riesce a metter ordine, anzi crea ulteriori scompigli. Ne denunceremo i più gravi e parados-' sali. Per ora, valga l'esempio di ciò che si sta tentando di fare a Savonera: lo sgombero degli 80 100 malati della " palazzina " (il reparto accettazione, ndr) per far posto a due sezioni create ex novo con un concorso a favore ai due medici. -k Dieci infermieri dell'Ospedale psichiatrico di Collegno sono stati interrogati ieri mattina dal sostituto procuratore della Repubblica dott. Zagrebelsky. Sono Giuseppe Costa, 53 anni, Crescentino Matta, 44 anni, Francesco Castagneri, 45 anni, Giuseppe Gaio, 51 anni, di Collegno; Vittorio Papurello, 38 anni, di Grugliasco; Giovanni Balma Vener, 27 anni, di Caselle; Silvio Sibille, 35 anni, e Camillo Ramat, 36 anni, di Chiomonte; Faustino Cornaglia, 37 anni, residente a Torino in via Lulni 97; Pietro Massimino, che abita nell'ospedale. Sono accusati di essersi addormentati durante il turno di guardia della notte, « abbandonando persone incapaci, per malattia di mente, a provvedere a se stesse e delle quali avevano la custodia ». Li ha accompagnati dal giudice l'avv. Graziano Masselli. L'episodio avvenne la notte del 24 giugno scorso, quando il direttore dell'ospedale fece un'ispezione nei vari reparti. Secondo l'accusa formulata dal magistrato, 1 dieci infermieri sarebbero stati sorpresi nei gabiotti di guardia, assopiti o addormentati. Alcuni si difendono: « Non è vero: quando c'è stata l'ispezione. I gabblotti. come sempre, erano al buio. Chi ci ha denunciati non ha potuto vedere se dormivamo. E noi eravamo svegli ». « E' la goccia che ha fatto traboccare li vaso, episodi del genere sono Inammissibili. A Savoliera non erano mal accaduti ». La malata diciassettenne legata al letto di contenzione dopo una crisi di nervi (ne abbiamo scritto venerdì scorso) ritorna alla riballa della cronaca con una conferenza stampa indetta dai sindacali. I segreiari degli «ospedalieri» delia Cisl. Cgil e mi traggono da questo fatto « che non può passare sotto silenzio » lo spunto per una denuncia generale del sistemi terapeutici, e delle condizioni a incredibili in cui vivono e operano inalati, infermieri, medici ». La ragazza legata Riepilogano innanzi tutto l'episodio. Una lettera anonima, giunta alla commissione di controllo, ha provocato l'Ispezione del medico provinciale dott. Lovino e del prof. Torre. La malata (una caratteriale, ospite a Savonera in «ricovero volontario», che le consentiva di uscire ogni mattina dal manicomio per frequentare la scuola pubblicai è stata trovata legata a un letto, al terzo giorno di contenzione. Il suo isolamento era stato deciso dal dottor Carmine Munizza, al termine di una scenata della giovane con insulti calci e morsi. La reazione della giovane, secondo la lettera anonima che ha reso nota la vicenda « è dovuta allu eccessiva libertà in un primo tempo concessale dal dottor Munizza, a scopo terapeutico ». Erano stati favoriti gli incontri e l'amicizia fra la ragazza e un quindicenne, ricoverato in un altro reparto. Ne era nato un flirt. Poi la giovane aveva oltrepassato certi limiti, pur nell'ambito medico aveva cercato di convincerla a sospendere gli incontri. Ed ecco il disappunto della giovane: non capiva perché le si impedisse improvvisamente di fare una cosa che l'avevano pregata di compiere. Indispettita ha cominciato a non seguire più il medico, che ai suoi occhi aveva « perduto credibilità ». Lunedì scorso la crisi violenta. Dopo un battibecco con il dott. Munizza, la ragazza si agita a tal punto da « consigliare » la sua immobilizzazione. « Non vogliamo sovrapponi a chi sta '.onducendo due inchieste — affermano i sindacati — il direttore di Savonera doti. Ferrio e la commissione di controllo degli ospedali psichiatrici. Perciò non scendiamo nei particolari, che conosciamo perfettamente. Ma una cosa vogliamo sottolineare. Al di là della contenzione, in questo fatto ci sono stati dei precedenti che consideriamo gravissimi. Per questo intendiamo che sia fatta piena luce. Se 2)assasse sotto silenzio, questo episodio creerebbe un precedente che ci ripugna. Perciò ci atten¬ di un rapporto platonico, e il diamo dalle inchieste in corso rigore e severità esemplari it. Alla conferenza stampa non si è detto di più, anche se è stato fatto intendere a chiare lettere che « al centro della questione c'è il comportamento del dottor Munizza ». Molto più esplicite, invece, le denunce di situazioni anormali nell'organizzazione degli ospedali psichiatrici torinesi in genere. Maione e Sapei per la Cisl, Mainardi per la Cgil, Fiordaliso per la UH si sono alternati nella denuncia di carenze e scompensi, preannunciando per i prossimi giorni altre Iniziative « che valgano a ^mutare una si-

Luoghi citati: Chiomonte, Collegno, Grugliasco, Ispezione, Savoliera, Torino