Cee: finché dura il "caos monetario" nessuna decisione sui prezzi agricoli di Vittorio Zucconi

Cee: finché dura il "caos monetario" nessuna decisione sui prezzi agricoli Dopo due giorni di dibattito tra i ministri dei "Sei,, Cee: finché dura il "caos monetario" nessuna decisione sui prezzi agricoli L'« Europa verde» rimane spaccata in quattro zone, tenute insieme grazie ai «correttivi» alle frontiere - Per Natali sono « misure temporanee ed eccezionali », ma i tedeschi vorrebbero che diventassero definitive per compensare gli svantaggi della « rivalutazione » del marco (Dal nostro corrispondente) . Bruxelles, 28 settembre.' .Nel dicembre, pròssimo la. politica di riforma delle strutture agrìcole europee potrà divenire operante: il Consiglio dei ministri dell'agricoltura si è infatti impegnato ad adottare, alla sua prossima riunione del 25 ottobre, le direttive per l'attuazione delle riforme economiche e sociali decise il 25 marzo scorso. E' il solo risultato positivo di due giorni di dibattito, durante il quale i ministri, presieduti da Natali, hanno dovuto riconoscere la loro impotenza a prendere qualsiasi decisione in materia di prezzi, finché durerà il caos monetario che ha spaccato il Mercato comune agricolo in quattro zone, tenute insieme grazie ad un elaborato meccanismo di « correttivi » alle frontiere (tasse sulle importazioni e sovvenzioni alle esportazioni).. « Sono misure — ha detto Natali'— temporànee ed eccezionali » che servono ad assicurare, almeno provvisoriamente, il funzionamento della politica agricola comune. Contro questa tesi, anche se per ora con molta cautela, si sono espressi i tedeschi che, in previsione di una forte rivalutazione del marco rispetto alle altre monete Cee, vorrebbero il mantenimento dei « correttivi » per assorbire lo svantaggio dei loro agricoltori rispetto ai concorrenti europei. Secondo Bonn, le misure compensative alle frontiere dovrebbero restare in vigore anche dopo il ritorno al sistema delle parità fisse e fino alla realizzazione dell'Unione economica e monetaria. La Germania, inoltre, chiede la più alta percentuale d'aumento per i prezzi della campagna '72-73, un 12 per cento, che sembra difficilmente accettabile per gli altri paesi. Un punto sul quale tutti si sono trovati pienamente d'accordo è la richiesta di un pronto ritorno al sistema delle parità fisse all'interno della Comunità: la "fluttuazione" dei cambi spezza l'unicità del mercato agricolo comunitario (fondamento dell'« Europa Verde») poiché introduce un elemento di costante incertezza nei rapporti tra le sei monete e l'unità di conto agricola, che corrisponde in pratica al dollaro. I « Sei » hanno riconosciuto che la politica agricola, punta avanzata della costruzione comunitaria, soffre costantemente del ritardo con cui procedono gli altri progetti d'integrazione europea, e che quindi s'impone una politiche pernegli altri set- verifica delle seguite anche tori. Belgio ed Olanda hanno perciò chiesto la convocazione di un « super Consiglio » per la primavera prossima, che riunisca i ministri dell'Agricoltura, degli Esteri, delle Finanze e del Tesoro. Vittorio Zucconi *

Persone citate: Natali

Luoghi citati: Belgio, Bonn, Bruxelles, Europa, Germania, Olanda