Cee: sarebbe pericoloso "isolare,, gli americani di Vittorio Zucconi

Cee: sarebbe pericoloso "isolare,, gli americani Cee: sarebbe pericoloso "isolare,, gli americani (Dal nostro corrispondente) Bruxelles. 25 settembre. Abbiamo raccolto le dichiarazioni di Raymond Barre alla vigilia della sua partenza per Washington. Barre è il vice presidente e il « monetarista » della Commissione esecutiva della Comunità, l'uomo che ha concepito e preparato il « piano monetario » approvato dai ministri delle Finanze e del Tesoro il 13 settembre scorso: « Credo che il nostro primo obiettivo a Washington debba essere di evitare un isolamento completo degli Stati Uniti, evitare cioè di mettere gli americani con le spalle al muro ": non possiamo dimenticare che è in gioco la sicurezza degli scambi (e quindi lo sviluppo) mondiale e la cooperazione internazionale. E' vero che gli Usa hanno assunto responsabilità politiche, che sono in molti casi all'origine della crisi economica e monetaria, per ragioni loro, ma è anche vero che non ne sono stati dissuasi da nessuno e che il confort politico derivato a tutti i Paesi occidentali non è abbastanza ricordato in questo momento ». « Ma al tempo stesso — ha continuato Barre — penso che la nostra prima richiesta debba essere l'abolizione di tutte le misure che ostacolano le esportazioni negli Stati Uniti, anche se ciò rischia di inasprire il dibattito. E' diffìcile contestare il buon diritto dell'Europa in questo campo, tenuto conto dell'enorme sviluppo delle vendite americane nel Mercato comune, dalla sua nascita ». « Sul problema della riforma del sistema monetario non mi faccio troppe illusioni di ottenere risultati importanti a brevissima scadenza: ritengo che sarebbe già un successo notevolissimo riuscire a impostare ima " agenda ", un calendario con gli americani. La procedura migliore, la più lucida e co raggiosa, mi sembra ancora quella proposta da Sehweitzer, il direttore del Fondo. Essa prevede una prima tappa con le questioni più urgenti: riallineamento delle monete, prezzo delle diverse monete in termini di oro e diritti speciali di prelievo, allargamento dei margini di fluttuazione, abolizione della sovrattassà. Nella seconda tappa si dovrà cercare un nuovo regime di convertibilità per il dollaro e impostare le misure per il risanamento della bilancia dei pagamenti Usa e per il controllo dei capitali speculativi. Infine la terza tappa, consacrata alla riforma vera e propria del sistema monetario internazionale ». « Mi auguro — ha concluso Barre —. che questa " scaletta " possa essere approvata e messa in atto senza perdere troppo tempo, ma, ripeto, non mi faccio troppe illusioni ». Poco dopo Raymond Barre, è partito per Washington il barone Snoy d'Oppuers, ministro delle Finanze belga, impegnato con i suoi colleghi di governo in riunioni di gabinetto. Snoy si e dimostrato più « politico » eli Barre: « Pur non sottovalutando le difficoltà obiettive che ci attendono, voglio sperare che a Washington compiremo passi concreti verso compromessi ragionevoli e rispettosi degli interessi vitali dei Paesi economicamente meno favoriti. Tali prime soluzioni sono tanto più auspicabili perché forniranno alla Cee la falsariga sulla quale tracciare le linee direttrici del sistema che reggerà in futuro le relazioni monetarie al suo interno e che dovrà garantire un giusto equilibrio nella evoluzione delle economie europee ». Vittorio Zucconi

Persone citate: Barre, Raymond Barre, Snoy D'oppuers

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Stati Uniti, Usa, Washington