Le "condizioni,, di Pompidou di Loris Mannucci

Le "condizioni,, di Pompidou Le "condizioni,, di Pompidou (Dal nostro corrispondente) Parigi, 25 settembre. Senza molte illusioni di giungere ad una conclusione positiva, la delegazione francese parteciperà alle riunioni monetarie internazionali di Washington. Si è convinti a Parigi che alla riunione dei « Dieci » come a quella del Fondo monetario internazionale gli Stati Uniti non accetteranno di discutere il problema relativo alla costruzione di un nuovo sistema monetario in modo da trovare subito, una soluzione. Le istruzioni alle delegazioni francesi sono basate sulle dichiarazioni fatte dal presidente Pompidou nella conferenza stampa di giovedì scorso: prima di tutto risolvere il problema dei cinquanta o sessanta miliardi di dollari « che sono in giro per il mondo » sotto vari nomi; poi esigere la parità fissa delle monete, che dovrebbe avere come riferimento l'oro: per la creazione di liquidità bisognerà ricorrere ai diritti speciali di prelievo, ma garantiti dall'oro, sotto il controllo di un fondo monetario internazionale che non sia influenzato da una nazione particolare: tutte le monete dovranno essere convertibili tra loro ad un determinato corso: le banche centrali dovranno accettare nelle loro riserve soprattutto l'oro, i diritti speciali di prelievo e, in piccola proporzione, soltanto certe monete a parità fissa, diversificandole; i margini di fluttuazione dovrebbero essere leggermente estesi per tener conto della diversità dei tassi di interesse. Nessuno, a Parigi, pensa che tale piano verrà accettato dagli Stati Uniti ma si è decisi a non cedere. Neanche se Washington accettasse di annullare la tassa del 10 per cento sulle importazioni decisa il mese scorso. Tale tassa, secondo i tecnici francesi, è un tranello. Nixon l'avrebbe decisa soltanto come moneta di scambio Loris Mannucci

Persone citate: Nixon, Pompidou

Luoghi citati: Parigi, Stati Uniti, Washington