Lungo colloquio Rogers-Gromyko sulla riduzione di forze in Europa di Ennio Caretto

Lungo colloquio Rogers-Gromyko sulla riduzione di forze in Europa Primo contatto Urss-Usa dopo l'apertura verso la Cina Lungo colloquio Rogers-Gromyko sulla riduzione di forze in Europa Apprezzamento dei due ministri per i negoziati Salt e l'accordo su Berlino Previste altre consultazioni nei prossimi giorni in margine ai lavori dell'Orni Il presidente Hixon in Alaska per incontrare Hirohito (Dal nostro corrispondente) New York, 25 settembre. Con un incontro di tre ore tra Rogers e Gromyko, ieri sera al Waldorf Astoria, Stati Uniti e Unione Sovietica hanno incominciato una serie di consultazioni ad alto livello clic potrebbe culminare in una visita di Kossighin a Nixon il mese prossimo. L'incontro si e svolto nel quadro dell'Assemblea generale dell'Onu, ed ha spaziato praticamente sull'intera gamma dei rapporti russo-americani. La sua importanza è evidente: non solo è stato il primo dopo le « aperture » di Nixon alla Cina, riflette anche la presa di coscienza a Mosca e a Washington delle nuove realtà internazionali. Sia Rogers sia Gromyko si sono dimostrati cautamente soddisfatti di questa consultazione preliminare. Il ministro degli Esteri sovietico ha giu¬ dicato «positivo» il round negoziale per la limitazione delle armi strategiche appena conclusosi a Helsinki, e ha espresso la speranza che si concreti presto in un accordo. Il segretario di Stato americano lo ha rassicurato che il dialogo con Pechino non pre plgccssnrelude, ma rende più urgente I lla distensione con l'Urss. Il sdue uomini si rivedranno lu- .snedì al Palazzo di Vetro (Ro- dgers oggi va in Alaska per | lrendere omaggio all'imperato-1 sre giapponese Hirohito) e una terza volta a Washington, giovedì (cioè il giorno dopo che Gromyko sarà stato ricevuto da Nixon alla Casa Bianca). Tema centrale dell'incontro è stato ieri sera la riduzione equilibrata delle forze in Europa. Essa risponde alla politica estera del «basso profilo», o graduale disimpegno, elaborata da Nixon, e agli interessi dell'Urss, che desidera alleggerire il fronte euro- ddg peo per concentrarsi su quello cinese. Ma mentre il disegno sovietico non è ancora chiaro, quello Usa è già concreto. Secondo Rogers, ha scritto il New York Times stamane, «l'accordo di Berlino apre la strada al parziale ritiro di truppe da entrambe le parti, e in una fase succes siva ad una conferenza sulla .sicurezza». Sembra che nella discussione sia stato sfiorato l'episodio dei 105 diplomatici spia russi a Londra Insieme con la limitazione delle armi strategiche, la riduzione equilibrata delle forze in Europa sarà quindi il clou del colloquio Nixon-Rogers e di quello eventuale Nixon-Kossighin. Il Presidente ritiene questi i contributi maggiori che Stati Uniti e Unione Sovietica possono arrecare in questo momento alla pace. Per l'America, la vasta ripresa di contatti con l'Urss è tuttavia solo un aspetto del passaggio ad un nuovo ordine internazionale. Essa vede infatti il problema cinese indissolubilmente legato a quello giapponese. Tokio è stata ferita dalla segretezza delle decisioni di Nixon, sia di visitare Pechino, sia di svincolare il dollaro dall'oro e tassare le importazioni. La sua alleanza con Washington è scossa, ed essa deve per forza meditare sulla propria debolezza politica, dovuta alla mancanza di un deterrent nucleare che però potrebbe benissimo procurarsi. Recandosi ad Ancho rage per conversare per un'ora con l'imperatore Hirohito in viaggio verso l'Europa, il Presidente pensa di cancellare i sospetti e il risentimento: il gesto è cortese, ma del tutto insufficiente. Nixon e Hirohito si incontreranno domenica sera (lunedi mattina in Italia). Ennio Caretto