I " nuovi marescialli,, di Paolo Galimberti

I " nuovi marescialli,, AJNAJLISI I " nuovi marescialli,, (Kulikov, comandante del Patto di Varsavia: i tecnocrati succedono in Urss ai soldati « vecchio stilt Ulosca, 23 settembre. I « nuovi marescialli », come li ha definiti Le Nouvel Observaleur, stanno occupando i posti-chiave degli alti comandi dell'Armata rossa. Krasnaja Zvezda annuncia oggi che Viktor Kulikov, generale d'armata (ma la promozione a maresciallo è attesa a breve termine), ha rimpiazzato il settantreenne Matvej Zacharov quale capo di stato maggiore generale e primo vice-ministro della Difesa. Le carriere di Kulikov e Zacharov sono parallele. Entrambi, prima di diventare capi di stato maggiore, hanno tenuto il comando delle truppe sovietiche in Germania, il più importante dei quattro gruppy voisk — comandi territoriali all'estero — dell'esercito. La differenza tra i due è che Kulikov è stato nominato capo di stato maggiore a 50 anni. Zacharov lo fu a 62. Kulikov — che è ora il numero due del ministero della Difesa, dopo Andrej Grechko e alla pari con Ivan Yakubovsklj, comandante in capo del Patto di Varsavia — appartiene alla nuova generazione di comandanti, che la da contrappunto, sul piano militare, ai politici tecnocrati quali Poljanskij, Katushev, Kulakov. Sono stati uomini come Kulikov e come Gorshkov, capo di stato maggiore della Marina, che hanno trasformato l'Armata sovietica in un esercito di tecnici e di soldati « professionisti ». Sotto l'impulso dei « nuovi marescialli » — gente che ha conquistato la spallina d'oro attorno ai tavoli dei comandi strategici, anziché sui campi di battaglia della seconda guerra mondiale — l'orso sovietico è diventato marinaio e il soldato Ivan si è trasformato in puntatore missilistico. Grazie alla loro opera di tecnici specializzati, gli ukazy rituali delle feste delle forze armate diventano messaggi di tecnologia balistica. I missili sovietici possono raggiungere qualunque punto del globo (discorso di Grechko, 19 novembre 1969), possono infrangere qualunque sistema di difesa antimissili (discorso di Zacharov, maggio 1969), sono continuamente puntati verso gli obiettivi, circondati da serventi in stato di allerta 24 ore su 24, e bastano pochi secondi perché un ordine giunga dagli alti comandi strategici ai centri operativi (discorso del maresciallo Krylov, capo delle forze missilistiche, 3 febbraio 1970). Equipaggiata con missili ultramoderni, dotata di una flotta oceanica. l'Armata sovietica vuol rispondere alla vocazione di potenza globale della leadership del Cremlino. Apparentemente, questa trasformazione è avvenuta senza incidere troppo sul bilancio dello Stato. In tre anni, le spese militari, pur aumentando in cifra assoluta, sono diminuite percentualmente rispetto alla spesa globale. Nel 1968, esse ammontavano a 16,7 miliardi di rubli e rappresentavano il 13,5 per cento del bilancio.. Nel 1970, sono salite, a 17,9 miliardi di rubli, ma sono scese al 12,4 per cento del bilancio globale. I dati ufficiali, comunque, dicono assai poco ed è impossibile sapere quale parte delle spese iscritte sotto la voce « ricerca scientifica » sia destinata in realtà alia messa a punto di una nuova arma. Quando un satellite della serie Cosmos è inviato nello spazio con una traiettoria inedita, si tratta di ricerca spaziale 0 di prova di una nuova bomba orbitale? Cosi, gli esperti degli istituti dì studi strategici, avvertendo che si tratta di valutazioni « molto approssimative », calcolano che le spese militari raggiungano almeno i 23 miliardi di rubli. Di fatto, i « nuovi marescialli » hanno esaudito i desideri dei politici e ora cominciano a raccogliere i frutti del loro lavoro. Ma sarebbe un errore ritenere che oggi, come un tempo, i meriti politici condizionino in modo determinante le carriere militari. Il parallelo tra Kulikov e il suo predecessore è illuminante. Oggi, semmai, il rapporto è rovesciato. Sono i militari a condizionare i politici e non viceversa. Il numero dei militari nel Comitato centrale è salito a 24, il ministro della Difesa Grechko era considerato, fino alla vigilia del 24" Congresso, uno dei pos sibili nuovi membri del Politburo. La sua influenza viene definita « enorme » e si dice che, attualmente,nessun dirigente del partito possa restare in sella senza l'appoggio dei militari. Vere o false che siano queste voci, è certo che oggi Grechko ed 1 suoi uomini non accetterebbero un ridimensionamento delle forze armate con la slessa sottomissione di mostrata da Malinovskij di icppfronte a Kruscev, nel gen naio 1961. Paolo Galimberti

Luoghi citati: Germania, Urss