Protesta sul Colosseo per il figlio bocciato

Protesta sul Colosseo per il figlio bocciato Pasticciere napoletano a Roma Protesta sul Colosseo per il figlio bocciato Voleva gettarsi nel vuoto, dopo essere giunto da Napoli - Convinto dai poliziotti a scendere dall'anfiteatro iDalla redazione romana) Udina. 18 settembre. Voleva gettarsi dal Colosseo in segno di protesta con tro la bocciatura del figlio agli esami di riparazione; alla fine è stato convinto dagli agenti a desistere dal proposito. Protagonista della vicenda è stato un particciere napoletano. Antonio Parlati di 44 anni, padre di quattro figli. Uno dei ragazzi è stato bocciato ed il pasticciere, convinto che al figlio fosse stata fatta un'ingiustizia, è partito da Napoli per recarsi a chiedere chiarimenti sulla bocciatura a qualche funzionario del ministero della Pubblica istruzione. Nel pomeriggio l'uomo colto da una crisi di depressione si è recato al Colosseo ed è riuscito a salire sull'ultima terrazza dell'anfiteatro. E' stato notato da alcuni passanti che hanno avvertito il « 113 ». Poco dopo è giunta sul posto una « volante ». Gli agenti si sono avvicinati al pasticciere, gli hanno parlato j e dopo qualche tempo lo han-1 no convinto a scendere. Il | Parlati è stato accompagnato al Policlinico dove i medici gli hanno riscontrato una for- j te sindrome depressiva.

Persone citate: Udina

Luoghi citati: Napoli, Roma