Fabbriche in crisi ad Aosta

Fabbriche in crisi ad Aosta Sconfortante situazione Fabbriche in crisi ad Aosta Intervento del presidente della Regione: chiede la revoca dei licenziamenti alla Brambilla - Una manifestazione di protesta (Dal nostro inviato speciale) Aosta, 18 settembre. 11 parorama economico-industriale della bassa Valle d'Aosta in questo momento è sconfortante: chiusa, da prima delle ferie, la Brambilla costruzioni di Verrès (che produce concimi chimici e che impiega un centinaio di persone); occupata da circa sei mesi la Sirca-Davit (industria alimentare che prima del dissesto dava lavoro a 150 dipendenti); timori dei sindacati per un ridimensionamento della maestranza della Quinzio-Rossi (metalmeccanica, che occupa 280 persone e che da mesi ha una sessantina di operai sospesi a turno). Infine l'annuncio che la Brambilla filatura ha deciso il licenziamento dei 350 dipendenti. Se tutte queste situazioni non trovassero un rimedio l'economia della bassa Valle d'Aosta ne uscirebbe stroncata: per la Brambilla costruzioni esiste un intervento della Cogne; per la SircaDavit sono in corso faticose e difficili trattative; per. la Quinzio-Rossi si attendono assicurazioni dai dirigenti della fabbrica. Tutti gli sforzi ora sono concentrati sulla Brambilla filatura. Il presidente della Regione dott. Cesare Dujany ha deciso di convocare per lunedi alle 16 l'amministratore delegato della Brambilla « allo scopo di ottenere la revoca immediata dei licenziamenti ». Con altro telegramma il presidente della Giunta regionale valdostana oggi ha sollecitato l'amministratore delegato della Cogne, aw. Mario Einaudi, « a riprendere l'attività nello stabilimento chimico Brambilla di Verrès e ad attuare iniziative per l'insediamento di una nuova attività meccanica che consenta la creazione di posti aggiuntivi di lavoro nella stessa zona ». E' noto che la Cogne ha costituito da tempo la società Sadea allo scopo di impiantare a Verrès una officina meccanica specializzata. Intanto i sindacati e gli amministratori comunali della zona, al termine di una riunione tenuta oggi, hanno deciso una manifestazione di protesta per martedì. « Lavoratori e amministratori pubblici — ha dichiarato il segretario della Cgil Carlo Pogliotti — si riuniranno alle 7,30 a Verrès e alle 9 saranno ad Aosta dove il corteo sfilerà per le vie cittadine con un passaggio davanti alla Nazionale Cogne. Quindi si raggiungerà la piazza del Municipio. Per il pomeriggio una delegazione di sindaci e di rappresentanti dei lavoratori ha chiesto un incontro con il presidente della giunta regionale e successivamente con gli esponenti delle forze valdostane ». Dopo questi contatti il Comitato della bassa Valle d'Aosta terrà un'altra riunione per decidere cosa fare. Nel comitato sono rappresentati i sindaci di Verrès, Issogne, Chamodepraz, Arnaz, Montjovet, Challant - Saint Anselme e Challant - SaintVictor; i commercianti e gli artigiani; la Cgil, la Cisl e il Sindacato autonomo lavoratori valdostani oltre a delegazioni di dipendenti della Quinzio-Rossi, Brambilla filatura, Sirca-Davit. Brambilla costruzioni ed altre aziende minori. In questo quadro difficile si è inserita ora anche la questione dei lavoratori della miniera della Cogne. La società ha comunicato che 171 dei 326 operai sono sospesi da lunedì perché in seguito allo sciopero degli addetti ai trasporti del minerale dalla miniera agli stabilimenti di utilizzo ad Aosta i depositi della miniera sono pieni e non possono accogliere altro minerale. La vertenza nelle miniere di Cogne è stata aperta dai sindacati all'inizio del mese di settembre per ottenere il superamento del cottimo, il miglioramento dell'ambiente di lavoro, l'eliminazione del turno di notte ecc. Da mercoledì 8 settembre gli addetti ai trasporti (una cinquantina di persone) hanno interrotto completamente l'attività bloccando, di conseguenza, il funzionamento della te leferica e della ferrovia e provocando l'ammasso di minerale nei magazzini. I sindacati hanno definito « ricattatoria » la decisione della Cogne e il segretario della Cgil Carlo Pogliotti oggi ci ha dichiarato: « Lunedi i lavoratori sospesi si recheranno al lavoro ugualmente. E' da escludere ogni trattativa con la Cogne finché perdura questa situazione ». Si spera tuttavia che entro i primi giorni della prossima settimana la vertenza possa sbloccarsi con un ritorno alla normalità. Vdsddtèu Sergio Devecchi