Una Fiera che "tiene,,

Una Fiera che "tiene,, Una Fiera che "tiene,, Massiccia presenza, alla XXXV edizione della manifestazione barese, dell'industria di Stato e degli imprenditori privati - Grande affluenza di compratori e di missioni ufficiali straniere Bari. Uno scorcio del settore dell'edilizia alla XXXV Fiera del Levante: alla manifestazione sono presenti 8513 espositori italiani e stranieri « Il mercato interno ha' risposto in maniera egregia all'invito della Fiera del Levante — dice il segretario generale della Campionaria internazionale barese, dott. Giuseppe Giacovelli, commentando i dati di questa edizione della manifestazione mercantile —. Questo vuol dire che gli imprenditori credono, anche in un momento di difficoltà e di perplessità come quello che stiamo attraverI sando, alla validità di questo i mercato fieristico, il quale è j andato accentuando, negli ; anni più recenti, la sua caratI terizzazione di Piera per i beni di equipaggiamento industriale ». La Fiera non poteva non risentire, è ovvio, le influenze ' del grosso sconvolgimento ' creato dalla crisi del dollaro. Ne ha risentito addirittura ' nella fase pre-inaugurale, quando sono sorte vere e proprie complicazioni per l'accertamento del valore di alcune merci provenienti dall'estero e per l'esazione dei diritti doganali. Ne risentirà nell'andamento delle trattati| ve d'affari che hanno continuato a svolgersi, per la verità a ritmo sostenuto, presso la « Borsa degli Affari », che è l'organismo fieristico specializzavo nel campo della promozione degli scambi internazionali. prgre l'uchneriziste cihchleziinLnLe "specializzate Ma il volto di questa trentacinquesima edizione della Campionaria generale — alla quale si aggiungono le due mostre specializzate per la agricoltura il'Agrilevante) e per l'edilizia L'Edil-Levante) — non lascia intravedere i segni del travaglio. C'è qualche espositore in meno rispetto all'anno scorj so: ma la riduzione, che è dell'uri per cento, si nota sol; tanto attraverso le statistiche i e non nei viali del quartiere, | che è sempre affollato da cenj tinaia di migliaia di visitatoI ri quotidiani. Anche i Paesi i esteri presenti ufficialmente i alla « Galleria delle Nazioni » I sono inferiori per numero rij spetto all'anno precedente: | i 39 in confronto a 42. Ma Jugoslavia ed Austria, occupando da sole oltre 100U meI tri quadri espositivi, hanno i reso materialmente impossii bile il rispetto del disegno pre-delineato, che vedeva man| tenuto il numero precedente. .Sul piano interno, la Fiera — come s'è detto — ha « tenuto » bene. La sua forza tra- ì dizionale è fornita dalla masi siccia partecipazione dei produttori di macchine agricole e di attrezzature per l'edilizia, di macchine utensili e di autoveicoli industriali: prodotti per un mercato che si espande, anche in virtù della legislazione in favore del i Mezzogiorno, che il Parlamen! to sta ormai per varare defi: nitivamente. Prodotti, va ag- i i giunto, per il più vasto mer- j i cato mediterraneo, che gra-1 i vita sulla Fiera del Levante. , Borsa degli Affari All'appuntamento con la i Campionaria e con le due specializzate che l'accompagnano ci sono tutti i più qualili- 1 ! cati produttori italiani, pub- \ Mici e privati. L'industria a partecipazione statale è prati- ; i camente presente al completo, con Tiri (che ha un uffi| ciò di rappresentanza alla (i Borsa degli Affari » e nume; rosi padiglioni sparsi nel | quartiere, che ospitano in | particolare la Finsider, la Fini meccanica, la Stet. l'Alitalia, ; le Banche, tra cui il Banco di Ruma che ha costruito un padiglione nuovo presso l'in- — gresso monumentale), con l'Eni i presente attraverso la Pignone Sudi, la Montedi- j son, l'Enel, l'Eiim-Breda, che j ha riservato la maggior par; te del suo vasto padiglio| ne alla presentazione della rv produzione delle aziende del gruppo che operano in Puglia e nel Mezzogiorno, ed infine l'ultimo arrivato, l'Eagam, che raggruppa le aziende minerarie pubbliche. La congiuntura Questa presenza massiccia riflette, d'altra parte, l'attenzione sempre viva che l'industria pubblica riserva al Sud e che il Ministro delle Partecipazioni Statali, on. Piccoli, ha più volte confermato, anche in occasione della annuale « giornata delle partecipazioni statali » che si svolge in Fiera. Gli imprenditori privati, i quali hanno voluto sfidare, ancora una volta, le avversità della congiuntura, si trovano in Fiera pronti al dialogo con gli operatori meridionali e mediterranei, per una ulteriore prova di fiducia. Una Fiera — specialmente quando raggiunge le dimensioni di quella del Levante — è una formidabile occasione per la concretizzazione di ottimi affari; e lo è soprattutto nei momenti più difficili, quando i tradizionali clienti minacciano di venir meno ed occorre trovarne di nuovi pronti a sostituirli. Gli 8513 espositori della Campionaria barese hanno dimostrato, con la loro presenza, di credere alla capacità promozionale della Fiera; e l'andamento degli affari nei primi giorni di mercato sta dando loro ragione. La grande affluenza di compratori, di missioni ufficiali e di operatori, non soltanto dallo scacchiere mediterraneo, ma anche dall'Europa occidentale, fa ritenere inoltre che il flusso di esportazioni, tramite la Fiera del Levante, sia destinato ad aumentare e svilupparsi. Pacifica gara In questa pacifica gara per la ricerca di nuovi clienti l'industria meridionale — ecco un'ultima notazione che la Fiera del Levante fa registrare — si inserisce con soddisfacente autorevolezza. I prodotti nuovi nati nelle aree industriali del Sud per iniziativa di piccoli e medi imprenditori indigeni, ai quali si sono andate aggiungendo energie travasate dal Nord e talvolta dall'estero, incontrano sempre più largamente il favore della clientela internazionale. E se oggi, ancora, il volume di esportazioni dalle regioni meridionali resta limitato a percentuali ridotte, rispetto alla massa generale, il discorso comincia finalmente a modificarsi, in senso riequilibratore. Pasquale Satalino

Persone citate: Giuseppe Giacovelli, Mici

Luoghi citati: Austria, Europa, Jugoslavia, Puglia