A San Siro prima la paura, poi i gol

A San Siro prima la paura, poi i gol A San Siro prima la paura, poi i gol Tentativo di bloccare il pullman dei greci da parte di un gruppo di giovani - In vantaggio la squadra di Stankovic con Pomonis al 14', pronta risposta di Mazzola al 18' (anche un gol annullato), Facchetti e Jair Boninsegna ha realizzato su rigore al 16' della ripresa: punito il fallo di Teodoridis sul centravanti nerazzurro (Dal nostro inviato speciale) Milano, 15 settembre. Ricominciano le serate di gala a S. Siro. Dopo quattro anni di assenza dal grande « giro » europeo. l'Inter ritorna nella Coppa dei Campioni. L'avversario non è di gran nome. ì greci dell'Aek di Atene hanno una modesta (e non ben definita) quotazione internazionale: però il pubblico ha risposto alla grande a questo appuntamento, affollando lo stadio già due ore prima dell'inizio. E' una lesta per l'Inter, un viatico caloroso per il cammino in Coppa. Il grande pubblico di stasera riempie di gioia ì giocatori nerazzurri. Non c'è solo il tijo o l'incitamento, è anche questione di lire. Gli interisti, infatti, riceveranno per questo loro impegno in Coppa dei Campioni un premio legato in percentuale all'incasso netto, in caso di vittoria nel doppio confronto con i greci. Perciò Mazzola c. compagni, quando sono entrati in campo, hanno guardato compiaciuti la ricca cornice di folla sugli spalti. Lo scenario è all'altezza delle tradizioni di queste partite. Trombe assordanti, striscioni e tante bandiere fandie tricolori). Non manca nemmeno un pizzico di coloritura politica: gli studenti greci residenti a Milano hanno approfittato della partita per distribuire all'ingresso volantini ciclostilati nei quali sì richiama l'attenzione degli italiani sulla situazione attuale del loro Paese. La contestazione si amplia poco dopo, stavolta a danno dei greci. Il pullman dell'Aek viene bloccato nel traffico cittadino ed un gruppo di giovani inscena una piccola manifestazione anti-ellenica: così ì giocatori arrivano in ritardo a San Siro. La serata prende una brutta piega e comincia, pure a piovere. Poco prima delle ventuno si scatena nella zona di San Siro un improvviso temporale (del tutto inatteso, dopo una calda giornata di sole) che costringe alla fuga in cerca di riparo buona parte degli spetta¬ tori. Il rombo dei tuoni si sostituisce al crepitare dei mortaretti. Il fastidio però dura poco. La pioggia cessa in breve tempo e al momento del via San Siro è quasi completo: gli 80 mila biglietti messi in vendita dalla società hanno tutti trovato un acquirente. I greci (in maglia gialla con banda nera e pantaloncini pure neri) hanno un avvio sorprendente: al primo minuto Papaìoannu (controllato da Giubertoni) scatta bene su un lancio dell'ala sinistra ed entra in area. Esce Bordon che anticipa l'attaccante ma non trattiene il pallone. Riprende il «cannoniere » dell'Aek e centra. Bedin accanto al palo deve liberare in angolo mentre la porta è ancora vuota. II clima si fa subito acce¬ so, cominciano gli scontri: Berlini poi Jair danno vita a qualche battibecco con gli avversari. Il pubblico fischia i greci che lasciano costantemente solo all'attacco Papaìoannu. All'8' c'è un tiro da lontano fuori di Ventukis, al 13' un angolo per i greci: è l'anticipo della grande sorpresa del gol che arriva al 14'. Scende sulla sinistra Lavaridis che lancia lungo sul centro dove è scattato Pomonis: seguito da Bellugi: il terzino cerca l'anticipo di testa ma non arriva in tempo sul pallone. L'attaccante controlla e, di sinistro, in diagonale, batte Bordon. Il silenzio incredulo dei tifosi neroazzurri dura pochissimo. Al 16' segna Mazzola ma l'arbitro aveva già fermato l'azione. Al 18' arriva il pareggio valido. Corso allunga a Mazzola il quale tocca per Boninsegna sul centro: il centravanti restituisce il passaggio in perfetta triangolazione e Mazzola, con un guizzo, anticipa il portiere infilando il pallone in rete. Gol bellissimo, 1-1 e San Siro torm a ribollire. Adesso l'Inter si è tolta la paura di dosso ma il gioco è brillante soltanto a tratti Questi greci hanno dimostrato finora di essere tutt'altro che sprovveduti in fatto di tecnica e sfoderano passaggi di esterno e triangolazioni perfette. I neroazzurri stentano a trovare la giusta cadenza, sovente si accentrano troppo togliendo spazio a Boninsegna che si batte furiosamente, ma senza successo, alla ricerca del gol. Non lo spaventano nemmeno i bulloni degli avversari a pochi centimetri dal suo naso. Ancora uno spunto improvviso, però, porta al comando l'Inter al 35'. Il gol è di Facchetti, tornato ai suoi fasti di cannoniere di Coppa dei Campioni, come nel periodo della gratidb Inter. C'è una punizione di Corso dalla destra, pallone alto in area che Boninsegna sfiora appena, Facchetti arriva alle sue spalle come un siluro e, di testa, insacca da pochi passi. 2-1 per l'Inter che, qualche minuto dopo, va vicino al terzo gol con un colpo di testa di Boninsegna che manda il pallone alto sulla traversa. L'Aek è alle corde, l'Inter insiste e passa ancora poco prima del riposo. L'azione è lunga e perfetta: la inizia Mazzola con un bello scatto sulla destra: Sandrino vince caparbiamente un contrasto riuscendo a centrare dal fondo. La parabola è perfetta, raggiunge Bedin solo dalla parte opposta dell'area: il mediano salta e di testa devia sul centro dove Boninsegna « incorna » con rabbia, ma il pallone viene respinto da Theoridis. Irrompe Jair al volo e con un tiro-bomba insacca. 3 a 1: con questo risultato le squadre vanno al riposo. Nell'intervallo ritorna la pioggia che con cronometrica precisione ha esattamente « saltato » i 45 minuti di gioco, cessando prima dell'inizio della gara. Intanto il medico dell'Inter dott. Quarenghi, negli spogliatoi dedica le sue cure a Jair. Jair comunque ritorna in campo nella ripresa che vede le due formazioni immutate. E' cambiato però rispetto all'inizio l'atteggiamento dei greci, che ora sembrano voler forzare il ritmo del gioco. Proprio al primo minuto i gialli reclamano per un presunto « mani » in area nerazzurra, ma Corso era intervenuto nettamente di testa Lo stesso Corso inventa uno dei suoi lanci da artista del footbal all'8'. Porta avanti il pallone al piccolo trotto, poi vede Facchetti libero sulla sinistra e gli lancia un pallone invitante. Facchetti si avventa in area ma il portiere lo anticipa in uscita, di piede. Esce il centravanti Nikolaidis che lascia il posto a Kakris. L'Inter è ormai padrona assoluta del campo e arriva finalmente anche il successo personale di Boninsegna. Il centravanti riceve un servizio di Mazzola al centro dell'area, sì aggiusta il pallone e sta per liberare il suo micidiale sinistro ma viene agganciato ed atterrato da Theodoridis. Rigore. Siamo al~ 16'. Batte lo stesso Boninsegna di sinistro, basso, ed è gol. Al 25' nuovo brivido per lo, rete di Bordon. Su calcio di punizione dal limite Venturis con un fòrte tiro di sinistro colpisce la traversa poi la palla finisce sul fondo. Cinque minuti dopo lo stesso Venturis viene sostituito da Nikolau. Al 37' azione di contropiede Corso - Boninsegna - Mazzola quando quest'ultimo viene bloccato da Toskas. L'arbitro espelle il greco. Sulla punizione libera la difesa. Antonio Tavarozzi INTER — Bordon: Bellugi, Facchetti; Bedin, Giubertoni, Burgnlch; Jair, Berlini, Boninsegna, Mazzola, Corso. AEK — Costantiniadls; Kefulldis, Trlantafilu; Theodoridis, Toskas, Lavaridis: Venturis, Karafeskos, Nikolaidis, Papaìoannu, Pomonis. Arbitro — Loraux (Belgio). ta dvcisznua Milano, Sandro Mazzola, autore del gol del pareggio, ha scatenato la riscossa contro i greci

Luoghi citati: Belgio, Milano