Finisce oggi dopo due mesi di inattività lo sciopero nelle cliniche universitarie

Finisce oggi dopo due mesi di inattività lo sciopero nelle cliniche universitarie Finisce oggi dopo due mesi di inattività lo sciopero nelle cliniche universitarie Aiuti e assistenti hanno ottenuto ciò che chiedevano: la suddivisione dei compensi del '70 e un acconto su quelli del 1971 - Stamane ricominceranno ad accogliere malati - Ma la crisi resta Lo sciuperò nello cliniche universitarie e mii'i da stamane aluti e assistenti ricominceranno ad allettare I malati. E' bastati) che l'Università accogliesse le richieste ilei niellici che ila olire un i'ih" e mezzo non ricevevano compensi, perché l'agitazione fosse sospesa. L'opinione pubblica ora chiede perché si siano perduti ipiasl due mesi (lu sciopero era cominciato II 19 luglio) per regolarizzare una situazione che poteva avere, economicamente, un unico possibile shocco. Avevamo già dato sabato la notizia delle decisioni dell'Ateneo, preannunciando la fine dello sciopero. L'assemblea di aiuti e assistenti ieri l'ha confermata. Che cosa chiedevano e che cosa hanno ottenuto i medici delle cliniche? Innanzi lutto lo « sblocco » dei compensi fissi mutualistici retati-vi al '70, che l'ospedale aveva ver- tato all'Università e che questui urna tardava a distribuire. Si trat- ta dì circa 1-10 milioni. Secondola prassi degli anni scorsi e conIl contorto di un recente « lodo »prefettizio che ha avallato la sud- divisione, la somma sarà ripartilaancora con la formula del 4-2-1. Quattro parli al direttore di eia- seuna clinica, due a ogni aiuto, una a ciascun assistente. Dal primo gennaio scorso il si- slema dei compensi è cambialo. Una nuova legge, (De Maria) prevede che a tutto il personale che presta assistenza medica nelle cliniche sia corrisposto uno stipendio pari a quello che percepiscono gli ospedalieri, a parità di qualifica e anzianità. I medici delle cliniche, nonostante la legge, quest'anno non erano mai stati pagati. L'ospedale aveva versato all'Ateneo 305 milioni come acconto, ed era proprio la ripartizione di questa cifra che aiuti e si sono decisi a scioperare. Ora tutti i 305 milioni sono siati messi a disposizione degli (i aventi diritto a II consiglio di amministraziono dell'Università ha deciso di distribuire ai medici delle cliniche anche 11 4(1 per cen lo dei proventi che l'ospedale ha versato soilu la voce «compunsi ambulatoriali non mutualistici ». In passato questo denaro andava , direttamente ai direttori d'ogni Istituto, ohe lo ripartivano fra i collaboratori L'inchiesta della assistenti rivendicavano, quando magistratura a carico di venli cattedrattei, anche a questo riguardo, ha ravvisato un'irregolarità. L'Università, limitandosi a met- toro a dispusizione dei medici dei- le cliniche soltanto una parte di questi proventi, dovrebbe comun- que avere lo spalle al sicuro da possibili contestazioni sull'cven- tuale aliquota di sua spettanza, Oitretutto, in questo conto non sono entrati finora i proventi mutualistici e quelli dei laboratori d'analisi, che rimangono accantonati in attesa di «chiarimenti» sulla loro utilizzazione. Aiuti e assistenti annunciando la fine dello sciopero hanno bcrit- to una lettera al rettore Allara, al commissario del San Giovami!, Martini, e al medico provinciale, Lovino. « Nella prossima assemblea indetta per il i'S settembre sarà preso in esame il problema dell'attinta ambulatoriale e di laboratorio per i pazienti esterni, attività che. fino a tale data sarà esercitata soltunto per le esigenze Interne degli Istituti n. L'agitazione avrà quindi uno strascico. Ambulatori e laboratori funzioneranno, ma soltanto pelle necessità dei pazienti che da oggi saranno nuovamente ricovorati. « Questo avviene — dicono gli assistenti — per l'insufficienza del personale di ruolo. Ecco il motivo che dovrebbe far stipula- re ni più presto la nuova conven jloiie loeulc fra ospedale e Uni l'cr.sftà ». Gli assistenti non strutturati volontari delle cliniche, durante l'assemblea di ieri hanno a loro volta preso alto delle decisioni dell'Ateneo, che si e assunto il chiaro impegno di « esaminare la questione relativa all'entità dei compensi da attribuire loro ». In questa attesa hanno annunciato che riprenderanno l'abituale attività. * Personale non insegnante e j aderenti al sindacato Clsl-Cgil Uni- I versila-ricerca hanno discusso ie- i ri in assemblea alcuni problemi dell'Ateneo e della categoria. Han ! no deciso di Inviare una lotterà I all'amminislrazione per chiedere ! una nuova normativa del premio ! in deroga (comporta lui aumento di 100 mila lire annuo) l'equiparazione degli straordinari, rapporti I non pm precari per i dipendenti | pagati a fattura e chiarimento del rappoitl Università-ospedali.

Persone citate: Allara, De Maria, Lovino