Aperta polemica per il vescovo che ha allontanato il sacerdote

Aperta polemica per il vescovo che ha allontanato il sacerdote Un episodio Che ha suscitato scalpore ad Alba Aperta polemica per il vescovo che ha allontanato il sacerdote Don Lisa, responsabile della comunità dei chierici del Seminario, è stato trasferito in una parrocchia periferica - Gli ambienti clericali e i gruppi cattolici della città parlano di azione «autoritaria e repressiva» - Minaccia di dimissioni nella Giunta Diocesana di Azione Cattolica - Lettera al prelato di alcuni preti - « Nessuno avverte le reali necessità dei nostri giorni » (Dui nostro invilito speciale) Alba, 13 settembre. La destituzione di don Giovanni Lisa, responsabile della comunità dei chierici del Seminario, ed il suo trasferimento nella parrocchia della frazione Pollenzo di Bra, hanno sollevato grande agitazione negli ambienti clericali e nei gruppi cattolici della città. Il provvedimento, deciso dal vescovo, mons. Luigi Bongianino, ha scatenato vivaci polemiche: ieri davanti alle chiese di Alba e dei comuni vicini sono stati distribuiti oltre diecimila volantini di protesta firmati da gruppi, movimenti e associazioni fra cui le Acli, l'Airnc (Associazione italiana maestri cattolici) ed il Movimento studentesco. L'azione del Vescovo, definita « autoritaria e repressiva », viene apertamente contestata da questo folto gruppo di laici che vorrebbero « nello spirito del Concilio una Chiesa più comunitaria e più vicina alle esigenze dell'uomo di oggi e nella quale si possano sperimentare nuove idee e metodi senza il pericolo di repressioni ». Le allusioni ai motivi che avrebbero portato all'allontanamento di don Lisa sono evidenti: le sue idee ed i suoi metodi troppo progressisti non sono piaciuti nell'ambiente della Curia: era stato richiamato nell'ultimo consiglio presbiteriale, ma ogni decisione era stata rin- viata alla prossima riunione. Improvvisamente il Vescovo, senza consultare nessuno, ha ordinato il suo trasferimento. Oltre ai volantini, le proteste si sono concretizzate in altri modi: la Giunta Diocesana di Azione Cattolica minaccia di rassegnare le dimissioni, un gruppo di sacerdoti ha inviato una lettera al Vescovo. Oggi, nessuno dei protagonisti della vicenda era ad Alba: don Lisa s. trova a Verona, dove partecipa ad un convegno di preti lavora-tori; Mons. Bongianino era assente; don Borgogno, che sarebbe siato indicato come successore al posto del sacerdote destituito, introvabile. Diliicile rintracciare anche gli esponenti dei gruppi laici, L'avv. Scaglione, uno dei responsabili, ha preferito trincerarsi nel più assoluto riserbo: «Non dico nulla, non rispondo ». Una confusa atmosfera di prudente riserbo, di incertezza grava su tutta la vicenda. In seminario non è staio possibile parlare con qualche sacerdote. Tutti assenti. Soltanto il direttore spirituale del seminario minore ha accettato di incontrarmi, ma ha subito precisato di « non essere al corrente dell'accaduto ». Sembra che i chierici, informati del provvedimento contro don Lisa, abbiano deciso di non presentarsi in seminario all'inizio delle lezioni, che coincidono con la riapertura delle scuole. Ma la notizia non è stata confermata: si tratta di vociTutto, dunque, rimane misterioso. Anche sui motivi che hanno portato all'allontanameli to del sacerdote circolano levoci più contrastanti. Sembra, comunque, che certsuoi metodi non abbiano trovato l'approvazione del Vescovo e di una parte del eie io anziano della diocesi. DonLisa, in ottemperanza aquanto consigliato dal cardGarrone sull'ordinamento de Seminari, avrebbe applicato I sistemi giudicati rivoluzionari: nelle sue intenzioni, infatti, i chierici avrebbero dovuto vivere più a contatto | con la comunità laica, frequentare le università, lavorare, vivere al di fuori delle mura del seminario, in piccole comunità. Don Valentino Vaccaneo, vice parroco del Duomo, uno dei sacerdoti che ha firmato la lettera di protesta indirizzata al Vescovo, dice: « Per le sue idee moderne, don Lisa non aveva l'appoggio del clero anziano. Per questo era già stato biasimato nell'ultima riunione del consiglio presbiteriale. La goccia che lui fatto traboccare il vaso sembra sia stato un articolo" scritto da un chierico sul giornale interno, dal titolo " Prete sì, ma non come il mio parroco ". Purtroppo, molti sacerdoti non si rendono conto che i tempi mutano, che non si può restare ancorati al passato. Quello che più spiace non è tanto la rimozione di don Lisa dal suo incarico, ma l'allontanamento da Alba. Don Lisa occupava presso i giovani un posto che non può essere facilmente sostituito: si fidavano di lui, si ispiravano alle sue idee ». Don Gino, vicecurato del Duomo, aggiunge: « Noi non vogliamo giungere ad una rottura, ma alla composizione delle cose, alla chiarezza. C'è un rispetto della libertà dell'uomo che non può essere lasciato da parte. Quello che ci turba maggiormente non è soltanto il latto che, alla sommità, si affrettino a liberarsi delle persone scomode, ma piuttosto che nessuno avverta le reali necessità dei nostri giorni ». i Il Vescovo viene accusato di autoritarismo: « Ritroviamo in questa sua decisione gli stessi metodi autoritari e repressivi condannati nell'ultimo Concilio. Se qualcuno lenta degli esperimenti, se cerca di parlare, non deve essere subito zittito. Purtroppo è un discorso duro, perche sì cozza contro una mentalità ferma al periodo preconciliare ». Francesco Fornari Alba. Il direttore spirituale del Seminario (Foto Mosio) lrulsniqnet Alba. Doti Valentino Vaccaneo (Foto Moisio)

Persone citate: Bongianino, Borgogno, Don Valentino, Francesco Fornari Alba, Giovanni Lisa, Luigi Bongianino, Scaglione, Valentino Vaccaneo

Luoghi citati: Alba, Bra, Verona