A Londra l'ambasciatore liberato "È meraviglioso ritornare a casa,,

A Londra l'ambasciatore liberato "È meraviglioso ritornare a casa,, Ha vissuto otto mesi prigioniero dei tupamaros A Londra l'ambasciatore liberato "È meraviglioso ritornare a casa,, Jackson accolto all'aeroporto dal ministro degli Esteri inglese - La moglie e il figlio gli erano andati incontro a Madrid - Solo dopo essersi consultato col Foreign Office terrà una conferenza stampa sulla sua "avventura" in Uruguay (Dal nostro corrispondente) Londra, 11 settembre. «Questo è il suo grande giorno». Sono le parole con cui il ministro degli Esteri, Sir Alee Douglas-Home, ha oggi accolto a Londra l'ambasciatore britannico in Uruguay Geoffrey Jackson, ostag gio per otto mesi dei tupamaros. Pallido, emozionato, ma sorridente ed elegante, Jackson ha risposto con poche parole, senza retorica, anzi con humour, al caldo «bentornato» del governo e dell'Inghilterra tutta. Erano con lui la moglie e il figlio di 27 anni, recatisi ad incontrarlo a Ma drid. Alle congratulazioni di Sit Alee per la sua «resistenza, autodisciplina e coraggio», Jackson ha risposto: «Talvolta i sogni si avverano... Non si può dire molto in queste occasioni... Domando scusa a tutti per aver dato tanto fastidio... E' meraviglioso tornare a casa dopo un periodo durante il quale mi sono sentito più volte rappresentante straordinario che plenipotenziario». Dalla folla radunata attorno alla pista sono partite grida di saluto. Jackson ha ripetuto: «Grazie, grazie a tutti». I fotografi insistevano per cogliere un'ennesima immagine. L'ex-prigioniero dei tupamaros, tenuto segregato per tre mesi fino a perdere ogni cognizione del tempo, indossava un classico «blazer» — giacca blu scuro con bottoni metallici — pantaloni di fla nella e scarpe di camoscio. «Per prima cosa, andrò a tagliarmi i capelli — ha detto ancora — sembro un vecchio cane da pastore». Soltanto fra qualche giorno Jackson si presenterà a una conferenza stampa. Dovrà prima consultarsi con il Foreign Office. Poco prima che l'aereo da Madrid atterrasse a Gatwick (un jet del governo, per dare a Jackson e ai familiari un po' di privacy). la Regina aveva nominato il suo coraggioso ambasciatore «cavaliere dell'ordine di San Michele e San Giorgio». Da oggi pertanto l'eroe della straordinaria avventura è Sir Geoffrey, e sua moglie è Lady Japkson. Il cinquantaseienne diplomatico non sapeva che moglie e figlio l'attendevano a Madrid. Le prime informazioni sulla condotta di Jackson durante la sua lunga prigionia, rivelano una forza d'animo eccezionale. Sul Financial Times è apparso un articolo di Hugh O'Shaughnessy, un giornalista che, per qualche tempo, agì da intermediario tra i tupamaros e il Governo britannico. Egli narra d'aver ricevuto una lettera da Jackson, sei mesi dopo la sua cattura, e d'essere rimasto sbalordito dal suo tono. «Era un messaggio pieno di buon umore. Il prigioniero parlava come se, durante tutto quel periodo, non fosse stato ih una specie di segregazione cellulare ma fosse rimasto bloccato, per poche ore, sull'ascensore di un albergo». Se il governo avesse tentato di liberare l'ambasciatore i tupamaros avrebbero fatto saltare in aria il nascondiglio. Con la sua dignità e la sua calma. JacksoJi conquistò l'ammirazione dei guerrìglieri, che egli descrisse in una lettera come «simpatici ragaz-zi"' Mario Cirielto IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMI k e a e e a e l o Londra. L'ambasciatore (ackson appena giunto all'aeroporto; a destra il ministro degli Esteri Douglas Home (Ap)

Persone citate: Alee Douglas-home, Douglas Home, Geoffrey Jackson, Hugh O'shaughnessy