Può tostare fino a settantamila lire il mese affidare il figlio a una "tenutaria,, abusiva di Ezio Mascarino

Può tostare fino a settantamila lire il mese affidare il figlio a una "tenutaria,, abusiva I risultati dell'inchiesta sulla piaga degli asili-ombra Può tostare fino a settantamila lire il mese affidare il figlio a una "tenutaria,, abusiva Così sono chiamate le donne che custodiscono i bimbi per lucro - Alcune controllate dall'Onmi, molte altre operano clandestinamente perché non hanno i requisiti morali per ottenere l'autorizzazione - Rapida indagine del cronista: i vicini parlano di maltrattamenti e pianti - In piazza Vittorio : « Li chiude fuori, sul balcone, per ore. Anche d'inverno» - Quante sono le case abusive? GII asili-ombra esistono. E spesso nascondono situazioni educative e Igieniche gravi. Bimbi, anche set o sette, tenuti in locali assolutamente inadatti, angusti, umidi, freddi. Assistiti da persone senza alcuna preparazione che ricorrono a sistemi brutali per « tenerli buoni ». Il pretore dott. Palmlsanl che da mesi conduce l'Inchiesta sugli enti assistenziali dice: « Sono decine e decine gli asili-ombra che sfuggono al nostro controllo. Compito del magistrato è quello di intervenire quando c'è un reato: ma In questi casi tutto è difficile. Bisogna fare un difficile lavoro di ricerca. Questi Istituti si celano agli occhi di tutti perche non hanno autorizzazioni. Vivono, operano nell'ombra ». Questi asili-ombra non sono Istituzioni o enti. Vengono condotti da nuclei familiari, spesso da una sola persona che, presso la sua abitazione, tiene giorno e notte i bimbi che le vengono affidati. oti la e. oodi il o. Le tariffe variano a seconda dei I casi: dalle 10-15 mila lire, alle 60- j 70 mila. Spesso anche di più. i L'Onmi da alcune settimane sta i svolgendo tn collaborazione con 11 magistrato un lavoro di censimento, per fare- luce su questo esuetto de'l'asslstenza ai minori. « Ùn lavoro difficile — dice il prof. Egidl. direttore sanitario —. U termine "asilo", in questi casi è improprio. Si tratta di " tenutarie", "allevatrici" cui sono affidati questi minori ». Alcuni casi drammatici sono già emersi e sono stati segnalati al pretore dott. Palmisano che li sta vagliando: « Ma moltissimi debbono ancora essere scoperti », aggiunge il prof. Egidi. Quasi sempre i responsabili di questi « asili-ombra » sono sprovvisti di autorizzazione. Sanno che non potrebbero ottenerla e per questo non la chiedono nemmeno. In via San Massimo 45, in una vecchia casa maleodorante e umida, una donna di 56 anni si offre da tempo per u custodire i bimbi i cai genitori lavorano o sono fuori casa », come dice lei stessa. E' Nunzia Cordaro. Si è parlato di lei pochi giorni fa qunndo si presentò in questura dicendo: « Quattro mesi fa mi è stata affidata una bimba le cui madre è finita in carcere durante le indagini per il delitto del viaile urbano Luciano Rovinale. Nessuno mi aiuta: non ho denaro per tenerla oltre. Aiutatemi ». La piccina, Tiziana, nata il 3 maggio scorso, è stata ora accompagnata alle Nuove, ospite della sezione femminile del carcere dove c'è la madre. Celestina Magro. (i Se qualcuno mi avesse dato un sussidio — dice Nunzia Cordaro — l'avrei tenuta io. Mi ero oramai affezionata. Era quasi mia figlia. La madre me la portava ogni sera prima di scendere sul marciapiede ». Nunzia Cordaro ammette: « Ogni tanto qualcuno mi porta un bimbo. I genitori lavorano, non possono allevarli bene. Mi faccio pagare in base alle possibilità della famiglia ». La Cordaro vive al secondo plano di via San Massimo: una sola stanza, di circa quindici metri quadrati. Alle finestre mancano due vetri. I muri sono screpolati. « Che tristezza — riconosce lei stessa. — Ma non ho soldi per farli aggiustare ». Là stanza è occupata da pochi mobili, un letto matrimoniale e un divano. « Su questo ci dormo io. I bimbi, quando li ho, li metto sul lettone ». Adesso non ce ne sono: « Non sto bene. Non posso affaticarmi ». Molto diversa la situazione in via Guala 127 dove da qualche anno si è trasferita Ester Penel10, -64 anni. Nel luglio del 1967 fu. al centro di una delicata vicenda: proprietaria di una « pensione » per bimbi ad Alblssola, era stata arrestata e condannata Der maltrattamenti. Aiutata dalla figlia, Franca Francone. 29 anni, assisteva otto bimbi, dai cinque mesi ai sette anni. Erano stipati in una sola stanza, in condizioni igieniche definite dai carabinieri « disastrose ». Durante l'inchiesta si accertò che due erano affetti da varicella, altri presentavano segni di maltrattamenti. I bimbi, quasi tutti figli di ragazze madri, pagavano una retta sulle 35 mila lire al mese. La Penello venne condannata dal tribunale di Savona a dieci mesi di reclusione. Rientrata a Torino con la figlia, vive ora in un alloggio nuovo in via Guala. L'Onmi da tempo sta indagando sull'attività della donna che ospita nuovamente dei bimbi. I vicini parlano di sette, otto. La figlia, Franca Francone, precisa: « Adesso ne abbiamo nolo uno. Le rette variano dalle 40 alle 60 mila lire, dipende se i bimbi si fermano da noi anche di notte o no ». Non ci ha lasciati entrare: dalle camere proveniva 11 pianto di alcuni bimbi. « Quel che è successo ad Albissola è per noi cosa passata — dice. — Furono i vicini ad accusarci, ingiustamente. Noi abbiamo sempre assistito e assistiamo con molto affetto i bimbf che ci sono affidati. La nostra è una conduzione familiare, abbiamo chiesto più volte l'autorizzazione all'Onmi, ma non ci danno neppure risposta ». Avanza 'delle accuse: parla di istituti che vendono 1 bimbi abbandonati. Poi chiude frettolosamente la porta: « Devo correre dai bimbi ». In piazza Vittorio Veneto, quasi all'angolo con via Po, c'è un'al- tra donna che, a pagamento, tiene bimbi. I vicini dicono che li maltratta, li picchia. « Spesso li lascia sul balcone per ore ed ore. anche d'inverno n, aggiungono. Tiene soprattutto figli di prostitute, anche lei lo era fino a poco tempo fa. In via Madama Cristina, nei pressi di via Bidone, al primo piano di una vecchia casa una giovane sulla trentina tiene sette bimbi, dal 5 mesi ai 2 anni. « E' sempre arrabbiata. Il marito, un uomo manesco, picchia i piccini —. dicono nella casa. — Una volta ha litigato con la madre di un bimbo che aveva protestato per i maltrattamenti ». In quattro soffitte di corso Vittorio, una donna e la figlia di 19 anni custodiscono bfmbi, dai 6-7 mesi ai tre anni. I più piccini dormono in letti a castello. « Spesso II vediamo girare sui ballatoi quasi nudi e sporchi — mormorano alcuni inquilini della casa —. A volte madre e figlia escono di casa e li lasciano soli. Anche per alcune ore ». Generalmente nella soffitta sono ospitati cinque, sei bambini. « Ma ri¬ cordo che la scorsa estate — dice una vicina — ne vidi più di dieci. Dicevano che erano i figli di parenti andati in vacanza. Ma nessuno ha mai creduto alle loro parole ». L'ambiente è umido, d'inverno molto freddo. Le finestre non chiudono bene, ci sono parecchie infiltrazioni. Gli asili-ombra esistono. Dice 11 dott. Palmisano: « Rappresentano la piaga più difficile da sanare, perché si celano agli occhi di tutti. Ma è nostro dovere trovarli, e intervenire ». Ezio Mascarino I j i i Ester Penello e Franca Francone: « Abbiamo fatto più volte domanda all'Onmi »

Luoghi citati: Alblssola, Savona, Torino