Jolanda cerca Paolo

Jolanda cerca Paolo RISPONDE GIULIETTA MASINA Jolanda cerca Paolo La « posta del cuore» dei settimanali femminili, quando mi capita dal parrucchiere o dal dentista, è per me lettura affascinante. Io non sono un'intellettuale, ma un'emotiva, facilmente suggestionabile dai problemi sentimentali altrui. Questo il motivo che mi persuade a pubblicare la lettera che segue. Il 27 agosto, la mia risposta « lei fumava mille sigarette » suggeriva a Paolo R., che si lamentava di una donna disattenta e disamorata, di tagliare nel vivo della piaga. In data 28 dello stesso mese, la signorina Jolanda D. F., causa il pretesto offertole, riprendeva in proprio l'argomento. «Carissima, ho qui La Stampa di ieri. A 50 chilometri di distanza, mentre peregrinavo da una casa di amici all'altra, mi ricade sotto gli occhi proprio il foglio con il suo articolo. Volgendo tutto al maschile, quella lettera avrei potuto scriverla io, ma non il 27. bensì il 24, poiché tale data era allora il mio dubI oio. la mìa tristezza. « Finalmente il 25, dopo due anni di attesa, " o che mi amasse " o che " uscisse da una prostrante rinuncia alla vita ", ho rotto un legame senza futuro: ho capito che sarei morta di dentro anch'io. Egli aveva 44 anni e. come lei dice giustamente, è difficile aspettarsi un mutamento nell'età matura soprattutto se non c'è la volontà di operarlo da parte di chi ci fa soffrire. « I suoi consìgli a Paolo R. mi consolano. Sì, razionalmente sono in pace. Ma il cuore, quel matto cuore, quel tenero cuore assetato di affetto, colmo di interesse per il prossimo, desideroso di vivere partecipando la propria vita a un altro, bisognoso di dare amore, amicizia, comprensione, quel cuore così vivo chi lo calma? « Anche se ho sentito il cielo più vasto su di me, la lu. ce più vivida e calda mentre risalivo a galla, avendo tagliato i ceppi che mi tenevano al fondo, sono triste, tanto triste, sola. Sono entrata nel quarantesimo anno, vivo sola da tre anni, dove posso trovare un amore? « Lei, amica mia, può compiere un miracolo. Il signor Paolo, del suo articolo, ha sofferto quello che ho sofferto io, per le stesse ragioni. Egli lascerà quella donna come io ho lasciato quell'uomo e dovrà provare quello stesso scoramento davanti al diffìcile compilo di ricercare fra dieci, cento persone quella che risponde alle sue aspettative. « Ci troviamo davanti alla stessa problematica, siamo immersi nella stessa solitudine, aspiriamo alle stesse cose. Non può lei, la prego, far sì che comunicassimo tra noi? Offro la mia amicizia a Paolo: anche se non ne nascesse amore, potremmo farci forza a vicenda: lui a liberarsi, io a persistere nella liberazione ». Certo non può dirsi che questa rubrica sia propizia alla richiesta di Jolanda, che tra parentesi è donna colta ed economicamente indipendente; ma per l'occasione, l'idea mi piace. Io non conosco le parole idonee, non so scrivere, appunto, quelle mirabili frasi che accompagnano redazionalmente la « posta del cuore ». Ma non mi tiro indietro, e nei miei limiti collaboro. Giulietta Masina

Persone citate: Giulietta Masina, Paolo R.