"Gli amici mi hanno fatto una puntura subito dopo non ho capito più null,,"

"Gli amici mi hanno fatto una puntura subito dopo non ho capito più null,," "Gli amici mi hanno fatto una puntura subito dopo non ho capito più null,," 11 giudice ha interrogato le due sorelle drogate - I tre ragazzi in carcere per detenzione di stupefacenti, violenza e ratto' respingono le accuse « Mi hanno . fatto un'iniezione nel braccio: ho sentito un gran calore alla testa e poi non ho capito più nulla ». Cosi ha detto ieri mattina Rita Giuffrida, 17 anni, al sostituto procuratore della Repubblica dott. Notarbartolo, il magistrato che conduce l'inchiesta sullo sconcertante episodio di domenica notte, quando cinque ragazzi, inebetiti dalla droga, furono sorpresi dalla polizia in ima vecchia stalla. La stessa frase ha riferito al giudice la sorella di Rita, Maria di 14 anni. Poche parole che racchiudono un dramma dovuto all'ignoranza, all'inesperienza e alla fragilità di chi si affaccia alla vita senza difesa. L'interrogatorio, incominciato alle 10,30, si è protratto fino alle 13. Le due sorelle erano accompagnate dal padre e dal fratello: Maria indossava un vestito rosso, Rita un solfino marrone su pantaloni lunghi color nocciola. E' entrata per prima nell'ufficio del giudice la minore. Il suo racconto, come quello di Rita, è coperto dal segreto istruttorio. Pare tuttavia che le due ragazze abbiano ripetuto al dott. Notarbartolo ciò che avevano riferito domenica notte alla polizia. In quell'occasione il dott. Montesano era rimasto perplesso, quasi incredulo. Poiché le sorelle si trovavano ancora sotto l'effetto della droga, la loro versione non poteva essere molto attendibile. Ma ieri le ragazzine, ormai lucide, non hanno esitato ad accusare, con precisione di particolari, i compagni della loro assurda notte. Silvano Crivellare, Michele Nigra e Costantino Mazza sono in carcere con l'accusa di uso e detenzione di stupefacenti, violenza carnale, ratto consensuale di minore. Il Mazza, quindicenne, è rinchiuso al Ferrante Aporti, gli altri due alle Nuove. Hanno affidato la difesa agli avvocati Dal Fiume e Vfgliani. Respingono le accuse delle so- relle, affermando che furono loro a volerli seguire nella vecchia stalla nei pressi di via Ivrea, alla periferia della città. Negano di aver fatto uso di droga, ammettono soltanto le sostanze eccitanti. Il responso del Laboratorio di Igiene li smentisce: com'è noto, le analisi compiute sui batuffoli di cotone, sulle siringhe e sui flaconi avrebbero rivelato tracce di morfina e di oppio. Non è escluso che nei prossimi giorni, dopo gli interrogatori degli imputati, il dott. Notarbartolo decida di mettere a confronto i tre ragazzi e le loro accùsatrici. Infatti, se per i reati di violenza e ratto a carico dei tre, non ci dovrebbero essere dùbbi, quello di uso e detenzione di droga potrebbe, essere contestato anche alle Giuffrida, qualora il magistrato accertasse che le sorelle erano consenzienti con 1 compagni nell'intraprendere insieme il « viaggio » nel paradiso artificiale della droga.

Persone citate: Costantino Mazza, Dal Fiume, Giuffrida, Mazza, Michele Nigra, Montesano, Notarbartolo, Rita Giuffrida