La Regione sollecita dal Governo misure a favore della produzione

La Regione sollecita dal Governo misure a favore della produzione La situazione dell'economia piemontese e i prezzi La Regione sollecita dal Governo misure a favore della produzione La Giunta respinge la tesi che la sfavorevole congiuntura sia da attribuire alla crisi del dollaro - Calieri: « La campagna contro il profitto ha scoraggiato gli imprenditori. Siamo in una fase di riassetto. Dobbiamo garantire un salario ai lavoratori e promuovere la ripresa» Quali i riflessi della crisi del dollaro sull'economia piemontese? Per discutere questo argomento il Consiglio regionale si è riunito ieri in seduta straordinaria convocato dal presidente sen. Vittorclli. Le sinistre hanno attribuito alle misure monetarie di Nixon la responsabilità della sfavorevole congiuntura delle industrie ed espresso drammatiche preoccupazioni per i posti di lavoro. Il presidente della Giunta Calieri ha respinto questa impostazione. Secondo il governo della, Regione le lotte sindacali hanno ridotto il margine di autofinanziamento delle aziende. « La campagna contro il profitto, che da anni conducono i partiti di sinistra, ìia scoraggiato gli imprenditori, soprattutto piccoli e medi industriali che pure svolgono un ruolo molto importante nell'economia del nostro Paese. Siamo anche in una fase di riassetto delle aziende, che può determinare l'uscita dal mercato di imprese in difficoltà. E' un passaggio doloroso che bisogna rendere meno duro, affrettandone la conclusione e garantendo un salario ai lavoratori temporaneamente disoccupati. Ma il fenomeno è inevitabile nell'attuale processo di sviluppo ed indipendente da cause esterne ». La seduta si è chiusa con un ordine del giorno presentato dal capo gruppo de Bianchi. Approva l'azione del governo e chiede che si continui nella ricerca di misure che favoriscano il rilancio dell'economia. Hanno votato a favore 25 consiglieri (de, psdi, pri, pli, msi). Contrari 15 (pei, psiup, psi). Astenuto :1 consigliere del psi Simonelli. Nel dibattito, sollecitato dai 13 consiglieri del pei, sono intervenuti oratori di tutti i gruppi. Il comunista Sanlorenzo ha protestato per: « Perché dovremmo pa- I gare le spese di guerra ed i molti \ aiuti finanziari dati dagli Stati l mt! ai loro satelliti? In Italia la crisi del dollaro ha provocato l'aumento del costo della vita e l'Inasprimento della controffensiva padronale alle richieste del la voratori ». Ha proposto incontri con sindacalisti, piccoli e medi industriali, pubblici amministratori della Regione. Vìglione (psi) ha detto: « Una soluzione alla crisi provocata dai provvedimenti di Nixon deve essere ricercata nell'ambito europeo attraverso la parità delle monete senza alcun riferimento al dollaro. Occorre controllare attentamente il mercato dell'eurodollaro e chiedere al governo che scoraggi le tendenze inflazionistiche e l'aumento dei prezzi ». Il dibattito è proseguito con un discorso di Curci (msi) e del capo gruppo del psi Nesi. Questi ha presentato un documento della Commissione del credito del suo partito. « Per limitare i danni della crisi del dollaro bisogna jar ricorso ad un doppio mercato delle valute-, sull'esempio di guanto ìianno già fatto Francia e Belgio: un mercato fisso per le transazioni commerciali» ed uno fluttuante per le altre operazioni. Ciò unitamente a misure che scoraggino i movimenti speculativi. Inoltre occorre provocare una riduzione del credito attraverso una regolamentazione dei tassi che non dovrà essere lasciata all'esclusivo gioco delle banche ii. Il punto di vista del pri è stato espresso dall'assessore Gandolfi. « L'unico modo per dare un concreto aiuto alle industrie piemontesi è quello di chiedere al governo provvidenze per le industrie esportatrici sul mercato statunitense che vadano al di là dei rimborsi accelerati dell'i ge. I sindacati devono convincersi che la politica dei redditi e, all'interno di questa, la programmazione delle rivendicazioni è l'unico strumento capace di garantire uno sviluppo equilibrato ». Cardinali (psdi) ha detto: «Le misure di Nixon lianno scosso acque già turbate. Uiui difficoltà che si aggiunge alle grandi già in corso. Noi pensiamo che non si possa mantenere una conflit acj tuulità permanente e si debbano legare le rivendicazioni sindacali IIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMuore bruci ad una economia programmata ». « Occorre scindere — ha dichiarato Rossotto del pli — tra problemi conseguenti alla svalutazione del dollaro, forse compensati per noi dalla rivalutazione di altre monete europee, e quelli derivanti dalla crisi economica incombente, di cui la svalutazione è una componente minore ». Le difficoltà dell'economia sono dovute ad « errori di impostazione della politica soj cfoie ed economica governativa ed al conflitto delle forze sindacali ». Giovana (pslup) ha detto che ii la decisione di Nixon era prevedibile per le scelte di politica imperialistica americana ». Il capo gruppo della de Bianchi ha dichiarato: « E' legittimo sollecitare l'intervento della Regione perché l'economia del nostro Paese e del Piemonte sta attraversando un momento di stasi. Sarebbe drammatico se la riduzione delle vendite dei prodotti piemontesi in America provocasse un maggior arresto nelle iniziative e negli investimenti. Mi associo pertanto alla richiesta dì contatti con le forze economiche, soprattutto per ristabilire condizioni psicologiche che favoriscano il rilancio della produttività ». Ha proseguito: « Si parla di rivincita padronale. C'è invece aria di dimissioni, in particolare tra i piccoli e medi imprenditori. Il potere pubblico deve adoperarsi per ridare fiducia nel crediti ». Ha risposto il presidente della Giunta Calieri. A proposito del- le conseguenze per l'economia ita- liana e piemontese ha dichiarato: « Nessuno si nasconde la gravità del provvedimento americano: ma bisogna obiettivamente riconoscere che non ha assunto gli aspetti drammàtici temuti. Se le vendite dei nostri prodotti sono più difficili in America, vengono in compenso facilitate nei Paesi del Mec perché la lira sa subito una rivalutazione minore rispetto alle altre monete ». Calieri ha concluso: « La Giunta respinge la diagnosi secondo cui le difficoltà della nostra economia sono determinate dalla crisi del dollaro. Le lotte sindacali hanno provocalo in tutte le aziende una riduzione delle possibilità di autofinanziamento. La campagtui contro il padrone ed il profitto, che da anni conducono i partiti di sinistra. Ita scoraggiato piccoli e medi imprenditori. Vi sono elementi di preoccupazione ed è necessario adoperarsi per rilanciare la produzione e favorire l'aumento dei posti di lavoro. Per questo accogliamo le proposte di incontri con le forze economiche e sindacali ». La riunione è terminata con l'approvazione dell'ordine del giorno.

Luoghi citati: America, Belgio, Francia, Italia, Piemonte