Dura repressione del governo egiziano contro lavoratore in sciopero e dirigenti di Sandro Viola

Dura repressione del governo egiziano contro lavoratore in sciopero e dirigenti Per le agitazioni negli stabilimenti di Heluan Dura repressione del governo egiziano contro lavoratore in sciopero e dirigenti Licenziati o trasferiti - I capi delle imprese accusati di aver lasciato crescere il malcontento delle maestranze - Si crede anche a una rivincita dei militari, invidiosi dei privilegi della borghesia (Dal nostro inviato speciale) Il Cairo, 7 settembre. Sono stati puniti tutti, tecnocrati politici e operai. Le misure prese dal governo a seguito dell'inchiesta sulle agitazioni operaie a Heluan, rese note oggi, appaiono estremamente severe. Una parte degli operai che aveva no partecipato all'occupazio ne della fabbrica di laminati sono stati licenziati, una parte trasferiti in altre fabbriche; la cellula locale del partito è stata diseiolta e la stessa sorte è toccata alla commissione locale dei sinì daeati. Ma ciò che più ha sorpreso è la fermezza con \ cui è stpto colpito il «ma- cui toccava la responsabili nagement » del grande coni plesso siderurgico. Il presi dente Nazi Hamin (una del-le massime autorità econo-linone dello Stato egiziano)tà dell'intero centro industriale, è slato destituito. La stessa sorte hanno subito presidente, direttore generale e altri direttori della fabbrica che venne occupatadagli operai tra il 21 e il 22agosto. E' questa la prima volta dquando la «società militaresi trasformò in tecnocratico manageriale, che l'Egitto vedrotolare dalle loro poltronalcuni tra i più potenti rappresentanti della borghesia d ficato politico dell'avveni mento è ancora un po' oscuro. Certo la dissoluzione degli organismi politico - sindacali della fabbrica è un monito inequivocabile, il segno che Sadat è deciso a reagire violentemente contro qualunque Stato che detiene il potere economico nel paese. Il signi- tentativo di agitazione inter- na. I licenziamenti di opei.ii (il cui numero era ignoto stamani a dirigenti sindacali cui ci siamo rivolti) è un altro segno preciso. Ma esso è nell'uso di una società autori-taria e, nella sostanza, classista come questa. La vera novità è quindi- I come sottoli¬ neano i dirigenti sindacali) il fatto che il governo ha inteso j mettere in guardia il corpus \tecnocratico da qualsiasi negligenza o disattenzione. Il tutto rappresenta indubbiamente un'altra delle classiche contraddizioni egiziane. In un momento in cui è proprio la borghesia di Stato a prevalere nel quadro politi¬ co del paese, eccola colpita in alcuni dei suoi membri più influenti. Aziz Sidky, il poten tissimo vice primo ministro per gli Affari economici, che tutti davano come il principa- Sandro Viola (Continua a pagina 2 in nona colonna )

Persone citate: Aziz, Licenziati, Sadat, Sidky

Luoghi citati: Egitto, Il Cairo