Settembre e ottobre, mesi delle sagre e della vendemmia di Bruno Marchiaro

Settembre e ottobre, mesi delle sagre e della vendemmia Settembre e ottobre, mesi delle sagre e della vendemmia Ritorno in Lunga e net Monferrato dopo la pausa delle vaiarne estive Si organizzano le festFiera del tartufo - La Fioriscono in tutto il Pie- monte le sagre paesane ad esaltare i prodotti tipici delle diverse località. Una festa per ogni collina dove nasce l'uva. Alba si sta preparando alla sua più importante manifestazione: la Fiera del Tartufo. Giunta alla sua 41' edizione, la fiera (si aprirà praticamente il 3 di ottobre per concludersi il 24 dello stesso mese) assume quest'anno una fisionomia diversa dal solito. Vuol essere una esaltazione della Langa in tutte le sue sfumature: dal lavoro ai prodotti pregiati della terra, dalla cultura all'industria. Ma soprattutto vuole affondare fra le radici delle tradizioni più schiette e antiche di questa meravigliosa terra, di questa gente .forte e imprevedibile. La Langa verrà presentata nel suo complesso di natura e uomo con i suoi proble¬ dell'Esterel, aspettando va-1 monte le sagre paesane ad iitiliriiiiiiiiiiisilii iiiiiiiiii(iiii(tiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiuiiiiiiiiiiitiiiiiii(iiiiiiitiliitii:.iiiiiiiiii Il novantaseiesimo suicidio dal v e per valorizzare i prod douja d'or nell'Astigian mi, le sue qualità che non finiscono mai di stupire. La Langa è una terra che si muove nel progresso ma che non vuole dimenticare il suo passato e la sua storia. Questo, in sostanza, penso sia il motivo dominante della prossima nuova Fiera del Tartufo. Certo il prelibato « fungo ipogeo » bianco sarà ancora al centro della manifestazione (è la sua festa) ma verranno ugualmente esaltati gli impareggiabili vini (il barolo, il barbaresco, il dolcetto, il nebbiolo per ricordare i più famosi), la cucina genuina e sana, il valore di una tradizione che si conserva nei canti della gente di collina, di una cultura che è sempre viva. Avremo occasione di ritornare sul programma della manifestazione: sono quasi quattro settimane fitte di iniziative che certamente richia- iiiiiiiiiiiiiiiiiiii JiiiiiilllliliiiiiiiiiiiiKiiiiti viadotto Soleri otti della terra - Alba sta lavorando per la o - Puntuale anche il «Settembre cahisiese» meranno folle non soltanto dal Piemonte, dalla Liguria e dalla Lombardia. C'è da augurarsi che la stagione volga in modo da permettere una buona • maturazione del tartufo e che, soprattutto, cercatori e commercianti impegnino tutta la loro competenza e serietà. Sarebbe un peccato compromettere con dannose speculazioni il più grande « miracolo » della Langa. Il nuovo comitato organizzatore della fiera, animato dal presidente Renzo Revello e dal signor Molinari, ha istituito per la prima volta un premio giornalistico internazionale che dovrebbe appunto contribuire ad allargare il successo della Fiera. Il premio ha due sezioni: una riservata a giornalisti italiani sul tema « Miti e realtà delle Langhe e dell'Arnese » e un'altra per giornalisti stranieri sul tema: « L'Albese: un comprensorio di produzioni per le tavole europee ». Curiosi e comunque coerenti con l'ambiente i premi: una cantina di vini pregiati del valore di 600 mila lire, 350 e 200 mila. Asti vuole valorizzare e difendere i suoi vini. Così fra le tante iniziative, dal 4 al 19 settembre, si svolgerà la 5" Festa del Vino (Douja d'or) organizzata dalla Camera di commercio. L'impegno è serio e l'importanza del problema giustifica ogni sforzo. Le minacce dei sofisticatori, di commercianti che agiscono con troppa leggerezza per non dire disonestà, i casi nuovi provocati dal Mercato comune creano problemi che vanno affrontati con decisione e competenza se si vuol garantire un profitto al produttore e difendere il consumatore. E' assurdo che le botti di vino genuino rimangano quasi piene e invendute nelle cantine dei contadini mentre al consumatore si sta guastando il palato e il fegato. Eppure capita cosi. Per discutere e cercare di risolvere questi problemi verranno ad Asti nel periodo della Festa, esperti e tecnici del settore di tutta Italia, di Francia e altri Paesi europei. Ritorna puntuale come la vendemmia il « Settembre Calusiese » per ricordare i pregi dell'Erbaluce di Caluso, del passito e del passito liquoroso. Promotori infatica bili e sempre entusiasti della manifestazione, il Comune, il Consiglio grande della credenza vinicola, l'associazione Pro Caluso. La produzione dell'Erbaluce interessa alcune colline del Canavese e quattro comuni della provincia di Vercelli: Moncrivello, Roppolo, Viverone, Zimone. L'uva dà un vino bianco paglierino, secco, lievemente asprigno, delicatissimo. Bevuto un po' fresco, accompagna a dovere gli antipasti e anche il pesce. La produzione è molto limitata, quindi il controllo sul vino deve essere più severo per garantirne la genuinità. Questo è proprio uno degli obiettivi principali del « Settembre Calusiese » oltre a quelli ovvii di valorizzare e propagandare il prodotto. Sia il passito sia il passito liquoroso si ottengono lasciando seccare in ambienti adatti i grappoli bianchi dell'Erbaluce. Bruno Marchiaro iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Nelle acque dell'Iso

Persone citate: Molinari, Renzo Revello, Soleri