Muore sui monti di Bardonecchia dove si è recato a cogliere genepì

Muore sui monti di Bardonecchia dove si è recato a cogliere genepì Muore sui monti di Bardonecchia dove si è recato a cogliere genepì Un torinese di 57 anni - Forse vittima di un collasso - Grave un alpinista biellese caduto sul Monte Mars nostro servizio Bardonecchia, lunedì matt. (g. d.) Un torinese è morto sui monti di Bardonecchia mentre raccoglieva del gent'iiy. La vittima si chiamava Edoardo Gualco, di 57 anni, abitante con la moglie a Torino, in corso Regina Margherita 213. Il Gualco, appassionato di montagna, sabato mattina era partito in auto per Bardonecchia con l'intenzione di raccogliere del genepy, per poi fare del liquore. Alla moglie aveva detto che sarebbe tornato in serata. Ma sabato sera il Gualco non è rientrato alla propria abitazione, per cui hi donna, preoccupata per la sua assenza, Ieri mattina I ha avvisato il commissario di p.s. di Bardonecchia, dott. Laudadio. Una squadra di soccorritori, formata da agenti di p.s., vigili urbani, carabinieri e membri del Soccorso Alpino si dividevano in varie pattuglie e rintracciavano ieri sera verso le 18,30 il Gualco, ormai cadavere, in cima al Colle Fréjus, a circa 2000 metri. In serata la salma veniva trasportata a valle dai soccorritori, dove erano in attesa i familiari, giunti da Torino. Sembra che il Gualco sia morto per collasso. BIELLA, lunedi mattina, (p. m.) Un alpinista di ventidue anni, Giovanni Veggio, abitante a Netro, è ore- [ cipitato dalla cresta dei Ca- j I risey, sulle pendici del Mon- j I te Mars (m. 2600) ed ha ri- j portato gravi ferite in diver- j se parti del corpo. Sono intri-venuti il Centro di soccorso alpino di Biella ed un elicottero dei carabinieri di Torino, che hanno ope- t rato in condizioni molto difficili. La disgrazia è accaduta verso la mezzanotte di sabato scorso, mentre il giovane stava compiendo una scalata al chiaro di luna insietne ad alcuni amici. In un punto chiamato « l'inginocchiatoio ». a poca distanza dal Dado, per cause imprerisate è caduto in fondo ad un canalone, con un volo, a I detta ilei suoi compagni, di oltre trenta metri. I 1 primi soccorsi sono partiti dal rifugio Coda, dove stavano pernottando altri alpinisti, che hanno però dovuto limitarsi ad avvolgere il ferito nelle coperte ed a rincuorarlo. Il Centro di soccorso alpino è stato avvisato verso le 5 del mattino da un giovane sceso al lago del Mucrone. Le squadre di soccorso hanno poi portato il ferito con una barella, risalendo la cresta, su un cocuzzolo che costituiva l'unico luogo adatto per attendere l'elicottero. L'apparecchio vi si è posato con un pattino solo, mantenendosi in equilibrio con le pale rotanti in funzione, lino a quando non è stato caricato il ferito.

Persone citate: Edoardo Gualco, Giovanni Veggio, Gualco, Laudadio