Molta "suspense", poi Merlo vince ancora di Giorgio Viglino

Molta "suspense", poi Merlo vince ancora Conclusi trionfalmente per gli azzurri gli europei di Avigliana Molta "suspense", poi Merlo vince ancora Il torinese conquista la medaglia d'oro nel salto precedendo di un punto e mezzo (un'inezia) il francese Naudinal Nella prova femminile quarta Silvia Terracciano - Spettacolare caduta, senza conseguenze, del sudafricano Cornhill dal nostro inviato Avigliana, lunedì mattina. I campionati europei si sono conclusi ieri con un nuovo successo azzurro. Marco Merlo ha ottenuto una affermazione di misura nel salto, aggiudicandosi così anche la vittoria nella classifica combinata e totalizzando una collezione di medaglie eccezionale, tre d'oro e una d'argento. Silvia Terracciano ha mancato di poco la replica, facendosi precedere da tre avversarie nella gara di ieri mattina e limitandosi così a vincere tre medaglie d'oro.. In questi dali schematici è riassunta la clamorosa affermazione della squadra italiana, che ha conquistato ben tredici medaglie. Ad essa hanno dato un apporto considerevole anche Titto Molinari e Marina Marini, che ieri hanno vinto medaglie di bronzo, e Barbara Marcaccini. I sudafricani sono rimasti lontani nella graduatoria delle medaglie aggiudicate, anche se ieri Cornhill è riuscito a strappare per un solo metro il titolo del salto, e di conseguenza quella della combinata, all'inglese Jamese Carne. La gara di salto ha incon¬ trato il maggior favore del pubblico, un pubblico domenicale che ha invaso letteralmente tutta la riva sinistra del lago, per nulla scoraggiato da un paio di rovesci di pioggia. La formula di gara, quasi un confronto diretto fra i diversi atleti, il brivido del salto a pochi metri dalla riva, l'emozione per le cadute, hanno appassionato gli spettatori, ed è un vero peccato che soltanto le fasi finali della gara si siano svolte nelle ore di maggior affluenza. Le ragazze hanno infatti cominciato a saltare dalle 7 del mattino, con il cielo pie¬ no di nuvole, e una temperatura quasi gelida che a tutto invitava meno che a un bagno nell'acqua. Forse per questo tonno prevalso le inglesi, rotondette e ben protette dal freddo, su Marina Marini e su Silvia Terracciano, forse un po' scaricale dalla tensione di questi giorni e dalla certezza di conquistare la vittoria nella combinata. Nella grigia mattinata si proseguiva con la gara riservata alle « delfine », e anche Eleni Franghista mancava i'en plein facendosi precedere dalla sempre imbronciata Van Dijk, una biondina tredicenne olandese. Toccava quindi ai ragazzi e per primi il sorteggio designava i due « gemelli » di Avigliana, Molinari e Merlo. Sei salti eccellenti, e nella miglior prova Titto e Marco realizzavano l'identica misura di 31,90. Le alchimie dei giudici nei punteggi di stile davano poi un minimo vantaggio a Merlo, che da quel momento rimaneva in attesa dell'unico avversario ancora pericoloso, il francese Naudinat. che quasi chiudeva la lunga fila dei concorrenti. Un risultato a sorpresa otteneva intanto il terzo italiano, Fabbri, piazzandosi temporaneamente al quarto posto. Puntuale il francese si presentava con un salto di 29 metri e poi al secondo tentativo infilava un 32,35, che sembrava dovesse dargli il successo. Qualche attimo di attesa, poi l'urlo di protesta di madame Muller, a cui faceva eco tutto il clan francese indicava senza dubbi il verdetto della giuria: Merlo rimaneva al comando, precedendo di un solo punto e mezzo Naudinat, che si inseriva invece davanti a Molinari. Il ritmo incalzante delle prove non dava spazio alle polemiche. Accantonati i «delfini», era il turno dei juniores con Carne e Cornhill a darsi battaglia ravvicinata, sorteggiati l'uno appresso all'altro. Quasi 41 metri per Carne, cui il sudafricano replicava con un primo salto che andava oltre i 41 metri. Cornhill tentava la misura record al secondo tentativo, ma si disuniva sul trampolino, si capovolgeva in aria e piombava in acqua di schiena. Un attimo di tensione, poi per prime riemergevano dall'acqua due dita a « V », seguite dal viso sorridente di Rik. La gara praticamente finiva qui. Poi lo show, la passerella con tutti i campioni impegnati nelle diverse specialità. Giorgio Viglino ili Avigliana. Attimo per animo la sequenza della spettacolare «caduta» del sudafricano Cornhill durante le gare di ieri (Foto Moisio)

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