Francioni: la prima vittoria nel "Matteotti,, a Pescara
Francioni: la prima vittoria nel "Matteotti,, a Pescara Francioni: la prima vittoria nel "Matteotti,, a Pescara Il ventiduenne ciclista toscano, primo in volata su quattro compagni di fuga, si era rivelato al Tour - Gli «assi» in ombra, poche indicazioni per il commissario tecnico Ricci servizio particolare Pescara, lunedi mattina. Wilmo Francioni, una delle rivelazioni dell'ultimo Tour, ha vinto il XXVI Trofeo Matteotti al termine di una fuga a cinque durata un'ottantina di chilometri. Francioni ha ventidue anni e mezzo ed è alla sua seconda stagione come professionista. Non aveva mai vinto prima di ieri, anche se le due piazze d'onore e il quarto posto colti in tappe del Giro di Francia, lasciavano prevedere un successo a breve scadenza. Francioni ha regolato Polidori il quale aveva iniziato la volata a duecento metri, il belga Pintens, Maggioni e Fella. A dodici secondi si è classificato Guerra; a diciassette secondi Anni; il plotone ha accusato un ritardo di venti secondi. Basso e Sercu sono stati «bruciati » da un ventiduenne corridore fiammingo, professionista da pochi giorni: Kamil Van Linden, un velocità di grandi mezzi. Se il Trofeo Matteotti si fosse concluso nella maniera prevedibile, ossia con una folta volata, avrebbe vinto dunque ti giovane straniero e sarebbe stato un mezzo scandalo. Il successo di Francioni porta invece alla ribalta uno dei più promettenti elementi nostrani delle ultime leve. Guardato in questa proiezione, il risultato della corsa non va considerato proprio del tutto deludente, anche se non ha vinto un campione, anche se i « big » non hanno mai fatto atto di presenza nelle numerose fughe che hanno caratterizzato il Trofeo Matteotti, in una giornata torrida e su un percorso che non era poi facilissimo come ci si attendeva: la media dei 39 e mezzo è in proposito sufficientemente indicativa. Gimondi. Zilioli, Dancelli (caduto senza conseguenze a tre giri dalla fine), Paolini. Basso, Michelotto, Armani, Zandegù sono tutti giunti con il plotone che non è mai apparso spaccato nel corso della girandola dei tentativi: tanfo vero che il distacco massimo è risidtato di due minuti. E' mancata però la determinazione, e soprattutto sono mancati, a Basso in particolare e a Sercu compagni validi in grado di annullare i quaranta secondi che il plotone accusava all'inizio dell'ultimo dei ventitré giri. Il successo di Francioni, tuttavia, è ultrameritato. Egli è risultato il migliore in senso assoluto nella gara, essen- do rimasto in fuga per due terzi dell'intera competizione. Una prima volta, dal quarto al nono giro, con Guerra, Poggiali, Chiappano e Crepolai; una seconda volta dal quindicesimo all'ultimo giro prima con Franco Mori e Conti (che poi cedevano) poi con i compagni con i quali è giunto al traguardo. Il commissario tecnico Mario Ricci ha dichiarato che i campioni lo hanno un po' deluso perché avrebbe voluto vederli all'attacco. Egli ha avuto invece delle parole di elogio per Francioni e Polidori, e anche per Maggioni. I primi due nomi saranno scritti, per ora in matita, sul suo taccuino. « In caso di conferma — Iva. precisato Ricci — essi faranno senz'altro parte della squadra ». .Ricci ha tuttavia concesso prove di appello ai campioni, pretendendo però da loro il massimo impegno fin dal prossimo Giro dell'Appennino che continuerà le prove di orientamento in vista dei campionati del mondo. Queste prove continueranno poi con la Tre Valli Varesine il 14 agosto, con il Giro dell'Umbria il 19 agosto. Se rimarranno ancora dubbi al c. t. egli avrà a disposizione anche la cronostaffetta d'Abruzzo in programma il 22 agosto. Carlo Valeri totip 1" corsa: 1 - 2 2' corsa: 2 - 1 3" corsa: x - 2 4" corsa: 1 - x 5' corsa: 1 - 2 6' corsa: 1 - x Francioni
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