Presto " volontari" libici tra i fedayn?

Presto " volontari" libici tra i fedayn? Presto " volontari" libici tra i fedayn? Progetto di Gheddafi, caldeggiato dal Cairo - Il leader di Tripoli: «Contro Hussein può esserci solo l'intervento armato» nostro servizio Beirut, lunedì mattina. Ieri l'organo ufficiale egiziano Al Abram ha tentato di presentare in una luce positiva l'esito della conferenza di Tripoli che, secondo le intenzioni del leader libico Gheddafi, avrebbe dovuto deliberare sanzioni contro la Gior-: dania. Anche se « un -certo nume- vpnadspmdtngro di re e presidenti non han-1 sreo assistito alla conferenza tbenché la loro presenza fosse auspicabile », ciò « non significa che essi non saranno tenuti a rispettare le risoluzioni prese durante il vertice ». Cioè, secondo Al Ahram, le decisioni di Tripoli non esprimono soltanto l'opinione dei cinque Stati che hanno partecipato alla conferenza (Libia, Egitto, Siria e i due Yemen) uAlpqpvBEMBma di dieci Stati, quelli che firmarono l'accordo del Cairo I (settembre 1970, all'epoca del-1 la precedente crisi giordana) | che proclamava di aderire ad ; logni iniziativa che successi- j vamente sarebbe stata presa Iper proteggere la « rivoluzione palestinese ». L'organo ufficiale egiziano ammette però che i risultati della conferenza di Tripoli sono inferiori all'aspettativa perché « non siamo riusciti a mettere in opera il progetto di estendere la battaglia (con-tro Israele) a tutta la nazione araba ». Il giornale egiziano caldeggia infine il progetto del Pie¬ sidente libico Gheddafi di au torizzare «volontari» libici ad unirsi ai fedayn palestinesi. Una smentita alla tesi di Al Ahram sul carattere vincolante della conferenza di Tripoli anche nei confronti di quei paesi che non vi hanno partecipato è data dall'arrivo a Beirut, proveniente da Bagdad, del ministro degli Esteri tunisino, Mohamed Masmudi, che il presidente Burghiba ha incaricato di una I missione presso altri gover 1 ni arabi al fine di trovare una | conciliazione tra il governo ; giordano e i fedayn. Il mini ii è ià questo nell'Arabia Saudita, in Siria e in Irak. A sua volta, nel corso di una conferenza-stampa, il co- lonnello Gheddafi si è scaglia-lo ieri contro i paesi arabi che non hanno raccolto il suo invito per il vertice di Tripoli di giovedì e venerdì scorsi, il leader libico ha detto che il disaccordo fra i paesi arabi ha impedito un intervento militare comune contro la Giordania. «Il dilemma in Giordania — ha detto Gheddafi accennando alla possibilità di un « putsch ii contro Hussein — può ormai essere risolto sol-tanto dalle forze armate giordane ». Il piccolo vertice di Tripoli — ha detto poi — ha preso una risoluzione segreta che, insieme ad altre decisioni, sarà attuata a tempo debito, « In dipendenza della si- Illazione in Giordania». In risposta a una domatida su possibili aiuti a Malta, Gheddafi ha detto: « Malta merita il nostro aiuto... perché un piccolo paese come Malta è un vicino che biso- gnu tenere lontano dalle sfe- re d'influenza onde possu con trìbuire al mantenimento del la pace nel Mediterraneo ». La stampa araba si occupa anche, in termini ostili, della missione del sottosegretario di Stato americano Joseph Si- sco a Tel Aviv. Le sue conver- sazioni politiche sono cornili ciate venerdì, avvolte nel ri-1 serbo, e continuano oggi. ' (Ap-Reuter) \

Persone citate: Al Abram, Burghiba, Gheddafi, Mohamed Masmudi