Brandt-Pompidou incontro sul Reno

Brandt-Pompidou incontro sul Reno Oggi il vertice franco-tedesco Brandt-Pompidou incontro sul Reno Il colloquio assume un'importanza cruciale dopo l'insuccesso dell'ultima riunione dei ministri finanziari della Comunità europea dal corrispondente Parigi, lunedi mattina. Il presidente Pompldou è oggi in Germania, impegnato in una delle tappe più ardue della sua carriera di statista. Il vertice franco-tedesco, fissato nel quadro delle consultazioni periodiche tra i due Paesi, ha assunto importanza cruciale dopo l'insuccesso dell'ultima riunione dei ministri delle Finanze dei « Sei » la settimana scorsa: a Parigi ci si augura che Pompidou riesca ad appianare il contrasto insorto tra le due sponde del Reno, in particolare in tema monetario. Sul Reno appunto, con una breve crociera sul battello (i Lorelei », da Magonza a Coblenza, in compagnia del cancelliere Brandt, il presidente comincia la sua visita. Il vascello naviga in uno scenario pieno di richiami suggestivi, per esempio a Wagner e ad Heine. I due statisti passano dinanzi alla « Roccia di Loro », la sirena incantatrice che Heine immortalò. « Non so donde venga la mia tristezza », dice un verso del poeta. Pompidou sa invece donde venga la sua: all'origine v'è il marco fluttuante e il rifiuto del ministro tedesco delle Finanze Schiller di riportarlo alla parità fissa. Nella menzionata riunione di Bruxelles Karl Schiller non ha voluto indicare ai partners della Comunità una data che metta fine alla fluttuazione, ed ha invece chiesto loro, in pratica, un impegno all'aliargamennto dei margini di fluttuazione delle monete europee di fronte al dollaro. Il ministro francese Giscard d'Estaing ha replicato che la questione non può essere discussa fino a quando il marco non sìa ristabilizzato. E' questa divergenza, soprattutto, che Pompidou si sforzerà di ridurre. L'inizio del vertice coincide con il sessantesimo compleanno del Presidente e il clima delle accoglienze tedesche è formalmente festosissimo. Però dietro la facciata delle cerimonie il dialogo si prospetta difficile. Oltre che del problema monetario, cruciale per il funzionamento dei meccanismi del Mercato comune e in specie della politica agricola, si parlerà oggi e domani delle prospettive a lungo termine della costruzione europea. Anche su questo secondo punto la visione di Parigi non coincide molto con quella di Bonn. La Francia vede l'Europa sorgente in funzione vagamente antiamericana. Per Brandt « non vi può essere Europa senza la Francia né sicurezza europea senza gli Stati Uniti e senza una presenza di truppe americane sul vecchio continente ». Nel suo ultimo viaggio a Washington il Cancelliere ha sottolineato che l'ingresso della Gran Bretagna nella Comunità non deve tradursi in un allentamento dei legami tra Europa e Stati Uniti. Pompidou guarda ad una « Europa europea », di là dal Reno la si concepisce'come una «Europa atlantica». c. c.