Donovan lascia il Cantagiro (ma arrivano gli Zeppelin)

Donovan lascia il Cantagiro (ma arrivano gli Zeppelin) Dopo l'entusiasmante spettacolo di stanotte a Gattinara Donovan lascia il Cantagiro (ma arrivano gli Zeppelin) dal nostro inviato Gattinara, lunedì mattina. Genova, Albenga e Gattinara: le tre tappe di Donovan in questo decimo « Cantagiro », in questo primo « Cantamondo ». In tutto 40 mila spettatori in delirio. Per il cantante scozzese? Sì, ma anche e soprattutto per Milva, Morandi, i « New Trolls », la sorprendente Mia Martini, Lucio Dalla, Mauro Lusini, tutti cantanti nostrani che hanno « quella nota personale » in più, capace di trascinare la folla all'entusiasmo. I cantanti tutti, compresi quelli del girone B, lasciati liberi dalle case discografiche di eseguire le canzoni che preferiscono, danno vita ad uno spettacolo animatistimo, nel quale finiscono col prevalere motivi impegnati che la folla conosce. Liberi i cantanti, libero anche ilpubblico, chiamato a fare dacornice negli stadi, nei pa lazzi dello sport, nei velodro mi, dove non si applaude sol tanto come a teatro ma surla, si fischia, insomma sdà libero sfogo al proprio entusiasmo. Sicché l'urlo, iboato della folla, si ripete sempre quando appare supalcoscenico il cantante più noto, il beniamino. Questa, tutto sommato, è la formula nuova del patron Radaelli: il contatto diretto, penetrante e sincero dei big (e futuri big) con il pubblico, liberamente, senza inibizioni di sorta. E' l'unico modo per misurare la reale popolarità di un cantante, perché le urla di approvazione e i fischi di disappunto sono sinceri. Forse è il canto del cigno della musica leggera, certo è un nuovo spettacolo da contrapporre ai «play-back», ai tagli, alle censure, a tutto quanto di registrato ci riserva la televisione. Sabato sera, dopo lo spet- tacolo di Albenga, Donovan, insieme con i « New Trolls », invitato in un locale notturno ha fatto un salto a Sanremo. Per poter lasciare la carovana, ha chiesto il permesso a Radaelli. Lo abbiamo accogpagnato. « O ci si ribella al sistema — dice Donovan — oppure lo si accetta totalmente. Al "Cantagiro" è tutto così organizsato, che ho sentito il bisogno di chiedere l'autorizzazione per assentarmi. In fondo l'organizzazione pensa a tutto. Ogni sera, al "Cantagiro", ho trovato il pubblico sul palcoscenico e io mi sono tuffato in esso, esattamente come all'Isola di Wight o a Woodstock. Non dovevo pensare ad altro che ad essere me stesso. Molti si chiederanno perché cantanti come me o Joan Baez partecipino volentieri solo a queste manifestazioni. La verità è che noi cerchiamo di raggiungere in una sola volta il maggior pubblico possibile. Se poi è un pubblico pagante, tanto meglio ». Invitato a compilare una graduatoria personale che esprimesse i meriti dei cantanti del girone B, Donovan ha assegnato la palma della migliore a Marcella Bartoli. Una mini-cantante tutta riccioli, ricchissima di coloriture vocali. La sua esibizione sembra il diagramma di un decorso febbrile. A Donovan è piaciuta moltissimo e ieri sera a Gattinara, nel salutare il pubblico italiano (ha cantato accompagnato, così come ad Albenga, dai « New Trolls ») ha voluto consegnare una coppa alla giovane prediletta. Questa sera al « Vigorelli » di Milano gli « Zeppelin » prenderanno il suo posto. Sono in Italia per la prima volta. I quattro ragazzi inglesi: James Patrick Page, John Baldwin (chiamato i « John Paul Jones»), Robert Anthony Paint e John* Henry Bonham (sono con loro ben cinque managers) godono tra il pubblico giovane della stessa fama dei Beatles. I diciottenni dicono che gli « Zep¬ pelin » sono « la fine del mondo » e si preparano a marciare su Milano. Questa sera certamente il « Vigorelli » esploderà. Renato Olivieri iinrcmmnp Gianni Morandi e Milva sono le vedette italiane del Cantagiro (Foto Nazzaro)