Il giudice geloso della cameriera ha tentato di assassinare il marito

Il giudice geloso della cameriera ha tentato di assassinare il marito Almese: un morboso attaccamento all'orìgine del dramma Il giudice geloso della cameriera ha tentato di assassinare il marito Questa l'accusa contro il consigliere di Cassazione Ezio Diez - In carcere ripete: «Tutti congiurano contro di me, sono stanco, malato» - Da qualche tempo era esaurito e si comportava in modo stravagante - La bomba sull'auto, destinata al marito, ha ferito invece la moglie - Oggi la donna operata ad Avigliana « Tutti congiurano contro di me, mi odiano. E io sono stanco, malato ». E' quanto ripete in carcere il Consigliere di Cassazione Ezio Diez, arrestato nella notte di sabato per tentato omicidio. Secondo l'accusa sarebbe stato lui a conjezionare e nascondere la bomba esplosa in una strada periferica di Almese sull'auto della domestica Adriana Tallone. Dal canto suo, nelle cinque ore d'interrogatorio, il magistrato — che è difeso dall'avv. Dal Fiume — ha negato sdegnosamente: « Non è vero, sciocchezze inventate da invidiosi ». Tuttavia a suo carico si sono accumulati indizi gravissimi: durante la perquisizione effettuata nella sua villa in frazione Rivera di Almese è stata trovata una borsa che conteneva dell'esplosivo assai simile a quello con cui era confezionata la bomba scoppiata sull'auto. Di più: nella tasca di una sua giacca è stato rinvenuto un paio di forbici sporche dì catrame. Probabilmente proprio lo stesso catrame della miccia. Il magistrato si difende. Più volte ha ripètuto al cap. Calisti: « Che ragioni avrei avuto per uccidere una donna che mi è sempre stata devota? ». I carabinieri, tuttavia, non credono che la carica d'esplosivo nascosta sull'utilitaria fosse diretta alla Tabone. Pare invece che il piano sia stato architetta¬ to contro il marito di lei Salvatore Novembre, ex carabiniere ed ora sorvegliante Fiat. Poche ore dopo l'uomo si sarebbe servito dell'utilitaria per recarsi al lavoro. Probabilmente l'attentatore ha pensato che la' bomba — il cui innesco è stato causato dal surriscaldamento del tubo di scarico dell'auto non avesse il tempo di espio dere nel breve percorso tra la frazione Rivera e l'abita zione dei Novembre. Un calcolo che si è poi ri velato abbastanza esatto: «Se la donna non fosse scesa per controllare il motore, lo scop pio sarebbe avvenuto più tardi ». La tesi secondo cui la vittima doveva essere Salvatore Novembre sarebbe confermata da alcuni strani episodi accaduti qualche tem po fa. Più volte il magistra to è stato notato davanti al le Ferriere Fiat di Avigliana dove il giovane lavora. Pas seggiava, si guardava intorno. Il suo comportamento aveva finito con l'insospet tire un sorvegliante. Erano stati avvertiti i carabinieri Ezio Diez, identificato, aveva giustificato il suo comporta mento con disinvoltura. « De vo effettuare delle indagini delicate. Non posso rivelare nulla ». La sua autorevolezza aveva convinto tutti. Dopo l'esplosione della bom ba, qualcuno ha ricordato questi episodi e li ha rìcol legati con l'attentalo. E proprio da qui sono nati i primi sospetti. Mancava il movente. Secondo gli inquirenti si tratterebbe di gelosia. Dicono che già tre anni fa il dottor Ezio Diez avesse male accolto la notizia che Adriana Tabone intendeva sposarsi. Da ragazza, la Tabone era stata a servizio per dieci anni presso la sua famiglia. « Lui le voleva bene come ad una figlia, ma in modo quasi morboso. Non si è opposto alla sua decisione perché non ne era in diritto. Tuttavia allora aveva manifestato apertamente il suo disappunto ». Dopo il matrimonio, la giovane non si era più recata alla villa dove il magistrato viveva con la moglie Pia Gasca, professoressa alla scuola media di Rubiana, il figlio ventunenne Stefano, ora militare a Rivoli. Badava alla casa, in frazione Milanere, e alla figlia Nives. Qualche mese fa, però, il dottor Diez l'aveva ancora avvicinata offrendole un buon salario. Lei aveva finito per accettare: con quei soldi avrebbe arrotondato lo stipendio del marito. Tuttavia in questi giorni qualcosa deve averla irritata: sembra che proprio mercoledì scorso avesse comunicato al magistrato la sua decisione di, tornare a, .badare esclusivamente a figlia e marito. Nella casa di frazione Rivera — una bella costruzione circondata da un bosco protetta da alte mura — c'erano altre due domestiche. La più giovane, Rosemarie Vuiller, ha appena 16 anni. Abita in frazione Coors di Fenis con il padre Ermenegildo, trentanovenne artigiano, e due fratelli. « Sono venuta a servizio un anno fa. Mio padre aveva conosciuto il dottore in paese dove tutte le estati da almeno trent'armi veniva in villeggiatura. Una persona per bene, gentile e generosa ». L'altra domestica è Domenica Rigoletti, 20 anni, di Caselette, dove abita con il padre Martino, 44 anni, operaio, la madre Lidia e due fratelli. E' in casa Diez da molto tempo, il magistrato l'ha presa con sé quando ancora andava a scuola. Sono soprattutto le deposizioni di queste due ragazze a permettere di ricostruire la sconcertante personalità del magistrato. « Negli ultimi tempi — raccontano — era cambiato. Strano. Passeggiava per lunghe ore nel parco, declamava versi in francese, in latino, in greco. Non lo aveva mai fatto prima. Sembra¬ va esaurito, era stato in cura». Adriana Tabone aveva un trattamento di favore. « Voleva che pranzasse in villa, si comportava con lei come con una parente ». Pare che qualche tempo fa abbia anche avuto una lite furiosa con la moglie per un motivo banalissimo. Da allora ha voluto vivere solo. La professoressa Gasca è andata ad abitare per conto suo nel loro alloggio di Torino, in via Le Chiuse 24. Una serie di circostanze che solo ora appaiono in tutta la loro gravità. Fino a pochi giorni orsono nessuno avrebbe supposto che il dottor Ezio Diez potesse archi¬ tettare un piano omicida. « Misantropo, forse, ma buono e generoso — dicono in paese —. Incredibile che abbia commesso una cosa simile ». g- t. li dott. Ezio Diez Le due cameriere del magistrato: Rosemarie Vuiller e Domenica Rigolctti - La vittima dell'attentato, Adriana Tabone in Novembre

Luoghi citati: Almese, Avigliana, Caselette, Fenis, Rivoli, Rubiana, Torino