Il Ciad accusa la Libia per il "putsch" fallito

Il Ciad accusa la Libia per il "putsch" fallito Rotte le relazioni con Gheddafi Il Ciad accusa la Libia per il "putsch" fallito Preoccupa gli egiziani T« attivismo » del leader libico Negli ultimi due mesi ha anche appoggiato la tentata rivolta in Marocco e il contro-colpo di Stato in Sudan (Dal nostro invialo speciale) II Cairo, 28 agosto. La repubblica del Ciad ha rotto stanotte le relazioni diplomatiche con la Libia in seguito al tentativo di colpo di Stato verificatosi nella sua capitale, Fort Lamy, mercoledì scorso. La notizia sta provocando al Cairo commentì e ipotesi che vanno al di là della portata in se stessa secondaria dell'avvenimento. Se si dovesse accertare infatti che Tripoli e^a realmente coinvolta nel tentativo di rovesciamento del governo del Ciad, troverebbero conferma le tesi che vedono nel colonnello Gheddafi un infaticabile agitatore politico. L'elenco delle iniziative di Gheddafi negli ultimi due mesi è già abbastanza allarmante: appoggio al tentativo di - colpo di Stato in Marocco con conseguente rottura delle relazioni diplomatiche con Rabat; dirottamento dell'aereo inglese che portava a Kartum gli ufficiali sudanesi El Nur e Osman Hamadallah, che avrebbero dovuto prendere la testa del colpo, di stato filocomumsta; offerta di aiuti economici a Malta ( ventitré miliardi di lire annui) per ottenere l'espulsione delle basi inglesi; rottura delle relazioni diplomatiche con la Giordania. Se le accuse del Ciad alla Libia circa una sua partecipazione al fallito colpo di Stato dovessero essere provate, le ambizioni del colonnello libico apparirebbero decisamente preoccupanti: dopo Malta il Ciad, repubblica africana che confina a nord con la Libia e a est col Sudan, sarebbe la sua seconda puntata fuori dello scacchiere propriamente me diorientale. Al Cairo fonti ufficiose non nascondono una qualche inquietudine. La politica di Sadat nella regione è l'esatto contrario di quella nasseriana tra il 1957-'58, in quanto punta a stabilire rapporti di confidenza e non di ostilità coi Paesi vicini, nel tentativo di rimediare al disgregamento arabo. Veder sorgere un esportatore di rivoluzioni (sia pure bianche) che oltretutto è un alleato, deve necessariamente creare qualche allarme di fronte al rischio di nuove tensioni e rotture. D'altro canto gli egiziani, che il primo settembre si troveranno uniti alla Libia e alla Siria nella nuova federazione, guardano già da qualche tempo un po' perplessi alle iniziative e agli atteggiamenti del colonnello Muammar el Gheddafi. Il giorno dell'arrivo di Sadat a Damasco per la firma della costituzione federativa, la televisione mostrò un'immagine che agli egiziani piacque pochissimo: nel corteo dei tre Presidenti, che lasciava l'aeroporto di Damasco, il posto di centro era stato preso da Gheddafi, più giovane di Sadat e capo di uno Stato la cui popolazione è quindici volte inferiore a quella dell'Egitto. L'attivismo eccessivo del colonnello Gheddafi è ormai un fatto assodato, e gli egiziani non possono che augurarsi di contenerlo entro limiti accettabili. Ma non è certo che vi riusciranno. In un momento in cui la maggiore preoccupazione del gruppo dirigente di qui è quella di rimediare alla grave pert urbazione dei t rapporti tra Egitto e Urss,' mentre già sembra che esista in questo senso qualche segno di distensione (dopo un mese di assenza l'ambasciatore sovietico dovrebbe rientrare al Cairo nei primi di settembre), Gheddafi ha rilasciato venerdì una fermissima dichiarazione di anticomunismo. « Noi siamo contro il comunismo, come il comunismo è contro l'Islam. Le nostre reiasioni con l'Urss, e in particolare le forniture d'armi, sono una faccenda commerciale. I i-ussi ci vendono le armi, e noi le paghiamo sino all'ultimo soldo ». Sandro Viola sputlstctcsl stato l'organizzatore del complotto, Ahmecl Abdallah, si è ucciso ieri, mentre veniva interrogato nella sede della polizia. Quando gli è stato chiesto elfi sarebbe stato nominato presidente della Repubblica se il complotto avesse avuto successo, ha chiesto qualche minuto per riflettere. Lasciato solo in una stanza isolata, è stato trovato morto dagli inquirenti, quando que sii sono tornati per continua re l'interrogatorio. Questa è la versione fornita dalle autorità, che hanno preso misure per evitare che anche altri detenuti si tolgano la vita. Si sa che Abdallah era fino a qualche anno fa membro del Parlamento; attualmente era impiegato in un ufficio. Parlando alla radio, Tombalbaye ha detto che « la macchinazione machiavellica non aveva nulla a che vedere con i problemi interni del paese », e il complotto aveva « importanti ramificazioni internazionali ». I Paesi tirati in causa sono « un paese vicino », ed è stato spiegato che si tratta della Libia con la quale il Ciad ha rotto le relazioni diplomatiche, e una « grande potenza imperialista e neocolonialista », non meglio identificata. Due « importanti prigionieri dì origine straniera » sono nelle mani delle autorità e vengono interrogati. Durante il tentativo di colpo di Stato, le truppe francesi ancora nel Ciad per aiutare il governo contro le ribellioni nel Nord e nell'Est del paese sono rimaste confinate nelle loro caserme. (Ansa - Reuterj Il id Tblb Il presidente Tombalbaye