Una legge contro gli incendi

Una legge contro gli incendi Una legge contro gli incendi I i j (Nost.ro servizio particolare) Roma, 28 agosto. Le. fiamme hanno divorato anche oggi centinaia di migliaia di alberi nei boschi italiani. E' un disastro che prosegue ininterrotto iti Questi mesi estivi. Scorriamo le notizie delle ultime ventiquattr'ore: 160 interventi dei vigili del fuoco nella provincia di Roma per incendi forestali: ad Avellino molti boschi sono stati distrutti e, in particolare, sul Monte Tcrminio. un rogo ha ridotto in cenere trecentomila alberi, tra pini e abeti. Fuoco devastatore anche nelle cnmpagne di Scopello (Trapani) dove trecento persone, in gran parte turisti, hanno trascorso la notte all'addiaccio; ad Isernia, sui monti di sei comuni, le fiamme hanno devastato migliaia di piante, specialmente ulivi, domate infine da vigili del fuoco, agenti, carabinieri e da gruppi di reclute della scuola di Campobasso. A Pescara, la pineta Sud della città è stata invasa dal fuoco, circoscritto dopo molle nrr mentre mìnaccinvn | un contento dei cappuccini, alcune case r il monumento n Gabriele d'Annunzio. Ancora boschi in fiamme in Sardegna. Liguria. Toscana. L'Argentario sta bruciando da ieri pomeriggio. Generalmente gV incendi sono spiegati in modo sommario con l'autocombustione, dovuta alla' siccità e al caldo. In realtà, sostengono gli esperti, i fenomeni di autocombustione sono sconosciuti. Più spesso di quanto si supponga gl'incendi sono dolosi, cioè volontariamente appiccati da gente interessata. E' quanto sostengono i segretari nazionali detta Lega italiana per la natura (Un), Vincenzo Brunì, e del movimento laico. Brunella Chinotti. Essi hanno denunciato « il carattere doloso degli incendi che dall'inizio dell'estate hanno devastato e continuano a distruggere il patrimonio arboreo di vaste zone della Sardegna ». Giovedì un rogo lux distrutto 1500 ettari dì verde secolare suU'Orlobene (la montagna che sovrasta Nuoro). La dichiarazione conclude chiedendo l'identificazione e la punizione dei responsabili. Dinanzi a queste distruzioni, più o meno dolose, gli strumenti di lotta agli, incendi dei boschi risultano in Italia del tutto inadeguati. L'assoluta arretratezza dei mezzi e delle norme in vigore è denunciata anche dalla relazione di uno schema di disegno di legge predisposto dal ministero della Agricoltura per adeguare gli strumenti di prevenzione e lotta contro gl'incendi. La sorveglianza delle guardie forestali, ora limitala ai «boschi» protetti, è estesa a quelli liberi; il corpo forestale e i vigili del fuoco avranno gruppi specializzati e reparli dì pronto impiego, forniti di aerei, elicotteri e veicoli di trasporto speciali dotati di preparati chimici estinguenti o ritardanti le fiamme. Inoltre, il ministero dell'Agricoltura potrà noleggiare, se necessario, qualsiasi mezzo o attrezzatura, mentre i cittadini saranno obbligati, dietro compenso, a prestare soccorso nell'opera di spegnimento. Il progetto prevede l'installazione di torri di controllo, collegate via radio, l'apertura di « viali tagliafuoco » nelle foreste, anche con l'impiego di prodotti chimici, la creazione di una rete di strade forestali e di serbatoi d'acqua. Nelle giornate di « maggior pericolo ». cioè di grande siccità, nei boschi sarà vietato accendere fuochi, neanche adottando tutte le precauzioni, usare motori che producano scintille c fumare. Oltre alle sanzioni stabilite dal codice penale, lo schema fissa ulteriori multe che vanno da cinquemila a centomila lire. Per il momento si tratta d'un progetto che deve essere approvato. 1. f.

Persone citate: Brunella Chinotti, Gabriele D'annunzio, Vincenzo Brunì