SUBACQUEI SI DIVENTA

SUBACQUEI SI DIVENTA SUBACQUEI SI DIVENTA Gli autorespiratori Chi ha assaporato il piacere dell'immersione viene attratto Irresistibilmente dall'infinito degli spazi sottomarini e una volta In acqua sente crescere in lui il desiderio di rimanervi il più a lungo possibile e viverci da essere marino per provarne le meravigliose sensazioni che solo il Sesto Continente sa dare. Con 1 brevi tuffi In apnea si penetra fugacemente nel mondo sommerso; si tratta di permanenze dell'ordine dl poche decine di secondi e si è troppo assillati dal bisogno d'aria per potersi considerare, anche temporaneamente, esseri marini. A questo punto viene in ausilio la tecnica con delle efficientissime apparecchia ture che consentono una soddisfacente autonomia: gli autorespiratori. Prima di passare alla trattazione tecnica degli autorespiratori (Ar) ricordiamo che l'Immersione con queste apparecchiature va concepita per gli scopi: ricerca scientifica, esplorazione dl fondali,, archeologia, fotocinematografìa, lavoro ed istruzione e mai con intenti di caccia o sconsiderata razzia di fauna e flora dai già tanto saccheggiati fondali. Facciamo subito una distinzione fra I tipi di Ar: A circuito chiuso — Aro (Autorespiratore a Ossigeno) utilizza la provvista dl gas respiratorio (ossigeno) che contiene, senza espellerne ad ogni atto respiratorio del sommozzatore. SI basa sul principio della riutilizzazione del gas espirato dai polmoni ricorrendo alla sua rigenerazione mediante l'aggiunta di ossigeno nuovo e la depurazione dell'anidride carbonica (CO.) con il Altro a calce sodata. Questo Ar è usato a scopi militari (incursori), per lavori sub a bassa profondità, per istruzione e non è consigliabile ai dilettanti perché richiede una profonda conoscenza del funzionamento e del disturbi che può provocare In Immersione. Per poterlo usare con tran qullìltà è necessario frequentare le apposite scuole federali della Flpsas e Flas. A circuito aperto — A miscele e ad aria (Ara). In questi apparecchi 11 gas espirato si scarica definitivamente all'esterno perdendosi. I tipi a miscele (es. ElioAzoto; Elio-Ossigeno; IdrogenoOssigeno; Ossigeno-Azoto) sono assai costosi, di impiego difficile e vengono usati quasi esclusivamente per lavori sub, ricerchi» e scopi militari. Quelli ad aria (Ara) sono di uso relativamente più semplice e sono pre feriti dalla larga maggioranza di dilettanti e professionisti. Gli Ara si compongono di boni boia ed erogatore. Le bombole, nelle quali viene mantenuta l'aria compressa a 150/200 atmosfere, sono impiegate singolarmente (Ara monobombola), in gruppi di due (blbombolai o di tre (tribombola). La capacità delle bombole più usate varia fra 10-12-14 litri dl aria alla pressione dl una atmosfera; per calcolare la capa cita in litri dl una bombola è sufficiente moltipllcare 1 litri per la pressione dell'aria a carica ultimata. Le bombole italiane sono tutte in acciaio e hanno un peso tale che scariche sono leggermente positive (galleggiano) mentre cariche diventano negative (tendono ad affondare). L'erogatore: l'aria contenuta nelle bombole ad alta pressione diventa respirabile per il sub mediante l'interposizione di questa particolare apparecchiatura, ti cui compito è quello dl portare l'aria alla pressione ambiente. Esistono diversi tipi di erogatore, a uno o due stadi, a seconda se la riduzione dl pressione avviene In una o due fasi (stadi), che vengono prodotti In Italia In numerosi modelli. L'attacco dell'erogatore alla rubinetteria delle bombole è standardizzato. Il prezzo dell'erogatore varia dalle 20.000 alle 70.000. Il prezzo dl un Ara blbombola da 1. 20 (completo di rubinetteria) oscilla fra le 88.000 e le 94.000; recentemente sono state poste In vendita In Italia anche delle bombole ,n alluminio, un bibombola come sopra costa L. 120.000. Tutti gli Ara ed erogatori in commercio sono collaudatisslml ed offrono la massima garanzia dl funzionamento; è difficilissimo che si verifichino inconvenienti tecnici che compromettano la sicurezza In immersione, è consigliabile comunque l'impiego dl una bomboletta supplementare, (da 1. 4) con un secondo erogatore, da applicare con l'apposita staffa all'Ara madre. Questa pre¬ cauzione e la presenza, più che raccomandabile, di un compagno d'immersione permettono di fronteggiare qualsiasi emergenza o inconveniente. Gli accessori Il profondimetro: è lo strumento che indica la profondità a cui ci si trova, ha l'aspetto, solitamente dl un orologio da polso. Ce ne sono dl due tipi: a molla e a colonna d'aria. L'orologio: si deve scegliere dl buona marca, collaudato a 10 atmosfere per avere la certezza che anche con il tempo manterrà l'impermeabilità. Deve avere la corona girevole con la numerazione da 0 a HO (minuti). Al¬ l'inizio dell'immersione si mette lo zero della corona circolare in corrispondenza della lancetta dei minuti per avere sempre la lettura immediata dei minuti trascorsi dall'inizio dell'immersione. Orologio e profondimetro sono indispensabili al sommozzatore per controllare 1 tempt di Immersione alle varie profondità e calcolare l tempi di decompressione. SI raccomanda a tutti gli interessati all'Immersione con Ara di frequentare gli appositi corsi della Fipsas, della Flas o del circoli sub che si tengono In quasi tutte le città Italiane o dl avvalersi, almeno, della collaborazione di un compagno di provata pluriennale esperienza. Gianni Risso Una bella cernia arpionata in apnea da una giovanissima subacquea

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