Non basta la solidità del marco per evitare difficoltà ai tedeschi di Tito Sansa

Non basta la solidità del marco per evitare difficoltà ai tedeschi Si prepara in Germania un "autunno caldo,, Non basta la solidità del marco per evitare difficoltà ai tedeschi Continuo aumento del costo della vita, richieste di più alti salari, riduzione degli orari di lavoro in alcune aziende, licenziamenti in altre, difficoltà alle esportazioni sono i problemi più pressanti che il-governo dovrà affrontare con decisione (Dal nostro corrispondente) Bonn, 26 agosto. Un autunno caldo è alle porle anche in Germania, nonostante la solidità del marco, giudicato dai finanzieri di tutto il mondo « la moneta più dura del momento ». Le cattive notizie si accumulano: continuo aumento del costo della vita (si è al 6 per cento rispetto a un anno fa); richieste di aumenti salariali di diverse categorie (chiedono tra il 9 e il 12 per cento); riduzione degli orari di lavoro in alcune aziende, licenziamenti in altre, minaccia di chiusura o chiusura definitiva in altre ancora (come i due giorni fa l'industria ottica « Voigtlaender »), difficoltà insormontabili per diverse industrie esportatrici, danneggiate dal floating del marco. Aumenti dei prezzi — Le tariffe postali verranno ritoccate il 1" settembre. Ieri (dopo la «Volkswagen», l'«Opel» e la «Ford»), sono aumentate anche le vetture «Audi-Nsu» e il ministero delle Comunicazioni ha nel cassetto la decisione di aumentare di 6 «pfennig» (11 lire) il prezzo della benzina. Aumenti salariali — Metallurgici, metalmeccanici, elettrici hanno denuncialo i contratti collettivi di lavoro, presentando richieste di miglioramenti fino al 12 per cento, definite «inaccettabili» e «pura follia» dai datori di lavoro. Il governo, preoccupato, lia rivolto ai sindacati un invito al senso della misura e della responsabilità, rimasto inascoltato. Riduzione degli orari di lavoro — Sono state annunciate oggi da due grandi industrie, la « Olympia », produttrice di macchine per scrivere Ida lavoro a 20 mila persone) e dalla « Mannesmann » (produttrice di tubi d'acciaio). I consigli di amministrazione, considerate le -lifficoltà del mercato interno e soprattutto quelle dell'esportazione, derivanti dalla rivalutazione de facto del marco, hanno deciso di «mandare in vacanza », a tempo indeterminato, alcune centinaia di dipendenti, affermando peraltro che «probabilmente» non vi saranno riduzioni di personale. Licenziamenti — Per la prima volta dopo la recessione del 1967 se ne parla. La « Hanomag » di Kassel, produttri ce di autocarri, ha informato che « alcune centinaia di dipendenti » perderanno il po sto di lavoro. Altrettanto ac cadrà a 1S0 operai della «Kloeckner » di Osnabrueck. Chiusure — Ve stata quella della « Voigtlaender », si parla di «altre aziende minacciate dalla concorrenza straniera», senza peraltro citare nomi. Domani a Braunschweig, i 1800 dipendenti della più antica industria ottica del mondo, la Voigtlaender. arresasi di fronte alla concorrenza giapponese, faranno una marcia di protesta nel centro della città, recando bandiere nere, per chiedere nuovi posti di lavoro. Tito Sansa dscg V srdrrlvdivts Il ministro delle Finanze tedesco, Schiller (Tclel'ulo)

Persone citate: Braunschweig, Kassel, Schiller

Luoghi citati: Bonn, Germania, Olympia