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Nel nuovo governo greco nessun ex purlamenture Nel nuovo governo greco nessun ex purlamenture Papadopulos ha messo da parte Pattakos e ÌVIakarezos - Otto militari nel ministero Atene, 26 agosto. 11 primo ministro greco, Giorgio Papadopulos, ha costituito oggi ufficialmente il nuovo governo, composto di 38 membri, tra i quali 20 segretari di Stato. Nel nuovo governo, 13 sono nomi nuovi, in massima parte « tecnocrati », docenti, architetti ed alti funzionari. Non vi è nessun ex parlamentare, ad eccezione di quelli che, come il ministro della Giustizia Costantino Tsukalas, facevano già parte del governo precedente. Papadopulos conserva il portafoglio degli Esteri e quello della Difesa nazionale. I due vice presidenti del Consiglio sono l'ex generale Stylianos Pattakos e l'ex colonnello Nicola Makarezos, i quali non hanno però competenze amministrative particolari. I ministeri dell'Interno e dell'Economia sono stati affidati a '( tecnocrati ». Nel nuovo governo, Papadopulos appare ora il solo e indiscusso leader del regime al potere. Il numero due della Giunta, Nicola Makarezos, ha perduto nel rimpasto U potente dicastero del Coordinamento economico, che gli permetteva di controllare l'economia del Paese, ottenendo in cambio un titolo onorifico, ma senza effettivo potere, la seconda vicepresidenza del Consiglio. Stylianos Pattakos, comandante dei reparti corazzati che occuparono la capitale il 21 aprile del 1967, mantiene il titolo di primo vice presidente del Consiglio, ma abbandona il portafoglio dell'Interno, per assumere la supervisione degli Affari amministrativi. Dal triumvirato che assunI se il potere nel 1967, con il | colpo di Stato, Papadopulos j emerge come il detentore di j tutto il potere politico. Gli altri suoi commilitoni e fautori, con lui, del colpo di forza, ex colonnelli divenuti poi segretari generali dei vari ministeri con poteri vitali nella vita politica, vengono rimossi dalla capitale, e destinati a regioni periferiche, quali governatori delle nuove province. (Ansa-Afp) (A pagina 3: I colonnelli aprono a Oriente, di Giorgio Fattori).