Tra 366 giorni comincerà l'Olimpiade del colossale

Tra 366 giorni comincerà l'Olimpiade del colossale Scatta oggi a Monaco il conto alla rovescia Tra 366 giorni comincerà l'Olimpiade del colossale .i i Si svolgerà dal 26 agosto al 10 settembre '72 - Costerà circa 360 miliardi di lire, trenta volte di più di quella del '36 a Berlino - Nella capitale bavarese si vive già da tempo nell'atmosfera dei Giochi - La città è tutto un cantiere e le polemiche accompagnano il procedere dei lavori - In gioco interessi incalcolabili /Nostro servizio particolare) .Monaco di Baviera, 25 agosto. Il «count down» delle Olimpiadi di Monaco di Baviera è cominciato, fra 366 giorni ( tutti gli anni olimpici sono bisestili) risuonerà nello stadio della capitale bavarese il discusso inno, giudicato troppo tradizionale e solenne; del maestro Rehbein. Non soltanto Monaco, ma tutta la Germania, già vivono nell'atmosiera dei Giochi. Da mesi un grande giornale pubblica ogni giorno in prima pagina uno stelloncino con il numero dei giorni che mancano all'apertura, un grande magazzino di Monaco ha montato sulla Tacciata un enorme calendario, dal quale ogni 24 ore viene cancellata una giornata, da mesi si svolgono lotterie olimpiche per finanziare i Giochi, la distribuzione della maggior parte dei biglietti è già avvenuta per sorteggio, con polemiche e scandali perché (tutto il mondo è paese) per esempio tutti i deputati di Bonn hanno ottenuto 24 biglietti a testa e al Parlamento è sorto un fiorente mercato nero dei pregiati talloncini. Sarà l'Olimpiade del colos: sale — assicurano i tedeschi — la più gigantesca e la più perfetta della storia. Per il momento, a un anno esatto dall'apertura, la fase preparatoria (costruzioni e orga nizzazione) procede secondo i piani prestabiliti, nonostan te una serie di polemiche e di intralci, che però la macchina tedesca riesce a superare. Le costruzioni sono in fase di completamento, sta dio, piscine, palazzo dello sport, villaggio olimpico, stra de, ponti, campi di allena mento, parchi di riposo, tor re televisiva, tutti raccolti in un'unica prateria (per cui sarà possibile spostarsi a pie di, evitando perdite di tem po, intralci e inquinamento atmosferico) hanno già la lo ro fisionomia. Manca ancora il discusso tetto pensile — il più grande del mondo — che dovrà co prire stadio, piscine e palaz zo dello sport, teso tra do dici enormi piloni metallici di 80 metri. Sarà una ragna tela di metallo e di plastica coprente una superficie di 75 mila metri quadrati, traspa rente (per desiderio delle compagnie televisive e dei fo tografi), pesante come 4 mi la automobili, mobile ed eia stica, ma resistente a uraga ni di forza 10 e capace di sostenere il peso di una nevicata di 2 metri. « Sarà il simbolo della Germania, così come la Torre Eiffel è il simbolo di Parigi », dicono gli organizzatori di Monaco. Per intanto lo chiamano il « tetto dello scandalo ». Scandaloso è il suo costo. Preventivato inizialmente per 17 milioni di marchi (circa 3 miliardi di lire), è aumentato costantemente, di settimana in settimana, di mese m mese. Attualmente il suo costo viene calcolato in 140 milioni di marchi (circa 25 miliardi di lire) e non è ancora finita. Il « computer » degli architetti continua a sfornare nuove previsioni. I monacensi, da una parte soddisfatti per l'onore d'ospitare i Giochi del 1972, dal l'altra parte protestano. La lltlmogasprpcmcsnp loro città è tutto un cantiere, le strade sono sottosopra, il traffico è bloccato a causa dei lavori per la Metropolitana, manca la manodopera (un operaio al Villaggio olimpico guadagna fino a 4000 marchi al mese, oltre 700.000 lire), prezzi salgono alle stelle, sono stati -prenotati in città nei dintorni oltre 100 mila posti-letto. E ogni giorno arrivano ai giornali lettere di protesta in cui si afferma che con i due miliardi di marchi (360 miliardi di lire) che costeranno le Olimpiadi si sarebbero potuti costruire tante scuole, tanti posti-letto negli ospedali, tanti chilometri di autostrada. Ma Olimpia procede imperturbata, nulla può fermare la macchina del colossale, la quale dovrà far dimenticare per sempre le Olimpiadi nazionalistiche di Hitler del 1936 a Berlino. Costarono allora 65 milioni di marchi (un trentesimo di quelle dell'anno prossimo). Tutto è gigantesco: per esempio il numero degli operai addetti ai lavori (7490, agli ordini di 550 architetti), il numero dei giornalisti che verranno accreditati (6500 circa), il nu¬ mero degli atleti e accompagnatori attesi (10 mila uomini, 6 mila donne). I due villaggi saranno separati « sul serio, non come a Roma o a Città del Messico, dicono i tedeschi, da un muro altissimo: . neppure il campione del mondo di salto con l'asta potrebbe - superarlo »t Colossale l'impianto dei telefoni (4000 linee), dei collegamenti telex (396), delle installazioni per la televisione a circuito interno (100 telecamere). Fuori dell'ordinario è — per esempio — l'impianto delle lavanderie, che prevedono di dover smaltire durante i Giochi 95 mila chili di lenzuola alla settimana, 168 mila asciugamani, 40 mila sacchetti di biancheria personale; giganteschi gl'impianti delle cucine (capaci di fornire contemporaneamente 19 mila pasti). E via di questo passo, la lista potrebbe continuare per colonne. Già oggi, accanto al Villaggio olimpico e agli stadi, i Giochi fanno turbinare miliardi, all'insegna dei cinque cerchi, della spirale di Monaco e del bassotto « Waldi », simboli di Monaco 1972: francobolli, monete, borse, cap¬ pelli, boccali, tute, battelli, elettrodomestici, dentifrici, dolciumi, bibite, vengono già prodotti a decine di milioni di esemplari, assorbiti nel « boom » del consumo. La grande febbre è cominciata da tempo, in attesa dei 2 milioni di visitatori; ora comincia anche l'ultimo « count down ».. t. s. Finora 350 richieste fc Da-un anno a questa parte, Monaco si è trasformata in un enorme cantiere edile: migliaia di operai sono al lavoro per la costruzione del Villaggio Olimpico e degli impianti sportivi che dovranno ospitare fra un anno i XX Giochi. Ovunque le costruzioni sono già a buon punto. In questa panoramica presentiamo gli impianti costruiti appositamente per le Olimpiadi c la situazione di avanzamento dei lavori. Foto I) Palazzo dello sport per gli incontri di boxe e judo; 2) Palazzo della Fiera per la scherma e pentathlon moderno; 3) percorso della regata (pronto all'80%); 4) l'impianto per l'hockey su prato ed il centro televisivo (75"o); 5) strade sopraelevate che uniranno le varie costruzioni (75"o); 6) Stadio Olimpico (atletica, calcio, cerimonie di apertura e di chiusura), (pronto al 70'V): 7) padiglione per gli sport ginnici e la pallamano; 8) villaggio per gli atleti; 9) Centro stampa (pronto al 45"Zo); 10) stadio per nuoto e tuffi (650Zo); 11) centro dell'equitazione; 12) velodromo (600o); 13) tiro a volo; 14) padiglione basket e pallavolo; 13) piscina pallanuoto. Il prato, per il tiro con l'arco (con la pallamano lo sport scelto in più dai tedeschi) deve essere ancora allestito

Persone citate: Hitler, Waldi