Parigi: l'inquieto clima monetario ha esasperato i conflitti sindacali di Carlo Cavicchioli

Parigi: l'inquieto clima monetario ha esasperato i conflitti sindacali Brusco ritorno alla realtà dopo le vacanze Parigi: l'inquieto clima monetario ha esasperato i conflitti sindacali Oggi, appoggiata dai due maggiori sindacati, una manifestazione di protesta nella capitale contro l'aumento dei prezzi per i trasporti pubblici - Rimane, però incerto l'atteggiamento della base, preoccupata delle ripercussioni sull'economia francese della «svolta» americana (Dal nostro corrispondente) Parigi, 25 agosto. Finite le vacanze, nel clima inquieto determinato dalla confusa situazione monetaria internazionale, riprendono in Francia le agitazioni sociali: domani, organizzata dai due maggiori sindacati e appoggiata appieno dal partito socialista e da quello comunista, si svolgerà a Parigi una manifestazione di protesta contro gli aumenti dei prezzi, avallati dal governo nel settore dei trasporti pubblici. Dall'andamento della dimostrazione si potrà desumere la «temperatura» di questo autunno, caratterizzato da condizioni congiunturali non prevedibili prima delle ferie. Sindacati e governo guardano all'avvenimento con pari interesse, seppure con sentimenti contrari. Il quesito è questo: quali effetti ha la crisi monetaria sull'atmosfera sociale del rientro dalle ferie? Le rivendicazioni ne usciranno attenuate o esasperate? I sindacati si mantengono in posizione battagliera: ma la base, turbata dalla minaccia ancora indefinibile delle ripercussioni europee alle misure americane in materia economica e finanziaria, li seguirà? I parti- ti d'opposizione e le organizzazioni operaie proclamano che non debbono essere i lavoratori a fare le spese delle contraddizioni dei regimi capitalisti, e dunque incitano all'azione. Ma l'uomo della strada può pensare invece che in tempi di bufera è forse meglio non protestare troppo e starsene quieti al riparo. E' in parte sulla scorta di tali considerazioni e perplessità che i due sindacati principali, la «Confédération generale du travati» a predomìnanza comunista e la «Confédération francai^ démocratique du travati» detta dei cattolici dissidenti, hanno tenuto oggi un proprio «vertice» per mettere a confronto i rispettivi punti di vista e studiare come allargare il campo d'iniziativa comune. Alla fine della riunione, un comunicato lapidario annuncia che i sindacati non concederanno «tregue sociali», sotto il pretesto di difficoltà economiche e monetarie, generate da una politica nazionale e internazionale che essi disapprovano. I pareri dei leaders del resto erano noti. Georges Segui), segretario generale della Cgt, in una intervista concessa stamane al quotidiano «Sud-ouest» ha dichiarato: «Vi è da temere che i conciliaboli in corso tra i governi europei si traducano in provvedimenti di austerity contro i lavoratori: dunque non ci deve essere rilassamento alcuno nell'azione rivendicativa». Nella loro lotta, i lavoratori dovranno dare adesso la priorità alla difesa del potere d'acquisto dei salari «ma senza attenuare — ha aggiunto — le altre richieste, relative alla pensione, agli orari di lavoro e alle libertà sindacali, sulla linea di tanti scioperi della scorsa primavera». II segretario della Cfdt, Edmond Maire, ha esposto, cosa insolita, la propria diagnosi svi giornale del partito comunista L'Humanité, ove non molto tempo addietro gli si erano rimproverate inclinazioni «gauchistes». Maire concorda adesso sostanzialmente con Séguy. e puntualizza che. se tra i due sindacati ci sono state tensioni e interruzioni di rapporti, «gli osservatori sbaglierebbero di grosso interpretandole come sintomi di rottura». Nella strategia delle rivendicazioni vi sarà un atdvnl«rmzPldR aggiornamento o adeguamento agli eventi: la prioritaria difesa del potere di acquisto, viene inquadrata oltre che nella evoluzione prevista dell'attività economica, pure «nel suo nuovo contesto generale». La dimostrazione di domani, con un corteo dalla stazione di Saint-Lazare al metrò Poissonière. lungo alcune delle arterie maggiori di Parigi, dirà fino a che punto le direttive siano seguite. Carlo Cavicchioli «brdlNd Georges

Persone citate: Edmond Maire, Georges Segui, Maire

Luoghi citati: Francia, Parigi