Condannata dal Gatt I'«imposta di Nixon»

Condannata dal Gatt I'«imposta di Nixon» La riunione del Consiglio a Ginevra Condannata dal Gatt I'«imposta di Nixon» L'atteggiamento della Cee illustrato da Dahrendorf - Gli effetti negativi della sovrattassa americana del 10 per cento sul commercio mondiale - I lavori proseguono oggi (Nostro servizio particolare) Ginevra, 24 agosto. Riunito in seduta straordinaria alla sua sede permanente di Ginevra, il consiglio del Gatt (accordo generale per le tariffe doganali) ha iniziato oggi l'esame delle misure annunciate il 15 corrente dal presidente Nixon e in particolar modo l'introduzione della sovrattassa del 10 per cento sulle importazioni dall'estero. Pur riconoscendo che, a causa del crescente passivo della sua bilancia dei pagamenti, l'America sia stata costretta a ricorrere a severe misure restrittive, le delegazioni prtesenti nella città del Lemano hanno aspramente criticato le decisioni di Nixon in materia doganale sottolineando che esse costituiscono una grave minaccia per lo sviluppo degli scambi commerciali internazionali. Diversi oratori hanno accusato gli Stati Uniti di avere violato gli accordi conclusi nel quadro del « Kennedy-round ». L'atteggiamento dei « Sei » di Bruxelles è stato illustrato dal commissario per le relazioni estere, il tedesco Rolf Dahrendorf. In sostanza egli ha manifestato apertamente la crescente preoccupazione di tutti i Paesi membri della Cee per i provvedimenti decisi dagli Stati Uniti, osservando che la sovrattassa del 10 per cento è suscettibile di ripercuotersi in modo molto negativo sulle esportazioni verso l'America. Il rappresentante della Comunità ha inoltre esortato tutti i paesi del mondo a dar prova di solidarietà affinché possano essere intraprese azioni comuni contro le misure decretate dal presidente Nixon. Terminando, Dahrendorf ha formulato l'augurio che la durata dei provvedimenti americani possa essere ridotta al minimo. Ha comunque minacciato misure di. ritorsione da parte dei « Sei » qualora gli Stati Uniti accordassero effettivamente sgravi fiscali alle imprese nazionali onde favorire la diffusione dei prodotti americani a danno di quelli importati dall'Europa e in particolare dei Paesi membri della Comunità. Va precisato che prima dell'inizio dei lavori del Consiglio del Gatt, i « Sei » di Bruxelles avevano tenuto una riunione preliminare alla sede ginevrina della Cee, per concordare un piano d'azione comune. La delegazione italiana è guidata dall'ambasciatore Smoquina, capo della delegazione permanente del nostro Paese presso le Nazioni Unite di Ginevra. In termini particolarmente violenti si è espresso il delegato svizzero, ambasciatore Jolles: egli non ha esitato ad affermare che a causa dei provvedimenti americani il commercio mondiale «rischia di ricadere nel protezionismo». Jolles ha fatto presente che l'introduzione della tassa supplementare del 10 "/o rappresenta un grave colpo contro le esportazioni verso gli Usa, aggiungendo che la situazione è aggravata dalla flessione del dollaro nei confronti delle principali valute europee e dello yen giapponese. Jolles ha quindi proposto la creazione di un comitato ad hoc per consultazioni periodiche con gli Stati Uniti sugli effetti delle misure antiinflazionistiche americane sul commercio internazionale. Il delegato degli Stati Uniti si è, a sua volta, limitato ad illustrare i motivi che hanno indotto il presidente Ni«locnnèus Nixon a porre certi freni alle importazioni, rilevando che « non appena possibile, tali limitazioni verranno abrogate o perlomeno attenuate ». I lavori straordinari del consiglio del Gatt si svolgono a porte chiuse. Al termine dell'odierna seduta non vi è stata alcuna dichiarazione ufficiale sull'andamento delle consultazioni. Domani le discussioni riprenderanno e si prevede che alla loro fine verrà diramato un breve comunicato. Gli esperti ritengono che il consiglio del Gatt abbia l'intenzione di adottare una risoluzione finale in cui verranno criticate le misure protezionistiche degli Stati Uniti. Per contro è da escludere l'adozione di sanzioni nei confronti di Wash- Luigi ington: in effetti l'America ha scrupolosamente rispettato la procedura degli accordi del Gatt, nel senso che dal punto di vista strettamente giuridico non si è resa colpevole di alcuna violazione delle prescrizioni internazionali sulle tariffe doganali. Fascetti