Viaggio-lampo di Sodat in Sudan

Viaggio-lampo di Sodat in Sudan Parlerà con Numeiri del "vertice,, di Damasco Viaggio-lampo di Sodat in Sudan E' il primo capo di Stato che si reca a Kartum - In precedenza era stato a Gedda, per incontrare il re dell'Arabia Saudita - Discussi la situazione giordana e il fronte unico contro Israele» Il Cairo. 21 agosto. II presidente egiziano Sadat si è recato oggi a Kartum; all'aeroporto è stato ricevuto dal presidente sudanese Numeiri, dal generale Khaleid Hassan Abbas, membro del Consiglio della rivoluzione e ministro della Difesa, e da una folla imponente. Sadat è il primo Capo di Stato che visita il Sudan dopo il fallito colpo di Stato del 1!) luglio scorso e il ritorno di Numeiri al potere. Secondo fonti politiche, Sadat, nel corso del suo viaggio-lampo informerà il Presidente sudanese sui risultati del recente « vertice » di Damasco, nel corso del quale è stata firmata la carta costituzionale della federazione tra Egitto, Libia e Siria. I due presidenti discuteranno inoltre la situazione sudanese e l'intenzione di Numeiri di aderire alla federazione. Prima di recarsi a Kartum, in mattinata, Sadat era stato a Gedda, nell'Arabia Saudita, dove aveva avuto un lungo colloquio cori re Feisal. Insieme i due uomini di Stato, secondo quanto afferma la agenzia egiziana Men, hanno esaminato « questioni di interesse preminente » per i due Paesi. E' stata anche discussa la situazione giordana, alla luce degli avvenimenti che sono succeduti all'offensiva scatenata da re Hussein contro i guerriglieri palestinesi. Sadat, tra l'altro, ha informato re Feisal sul contenuto di un « documento di lavoro » proposto dal monarca hascemita e dal leader dei fedayn, Yasser Arafat, che dovrebbe porre termine al conflitto tra l'esercito giordano e la resistenza. Intanto il trattato firmato ieri a Damasco da Sadat. Gheddafi e El Assad è al centro dei commenti del mondo politico arabo. Si sottolinea soprattutto che il testo della costituzione, inteso a creare « una generazione araba socialista e credente », riprende in alcuni passi i filoni principali della dichiarazione tripartita di Bengasi, sottoscritta da Egitto, Siria e Libia il 17 aprile scorso. L'elemento più significativo comunque sembra il rifiuto dei tre Paesi di una soluzione negoziata al conflitto arabo-israeliano, in particolare dove si dice che « non ci sarà pace o negoziato con i sionisti: lo scontro con il nemico si avvicina alla sua ullima tappa». Nella prospettiva di questa « ultima tappa dello scontro », non c'è dubbio che la situazione sul fronte orientale, resa critica dalla crisi siro-giordana, preoccupa i leuders delle tre nazioni federate. I lunghi colloqui con Yasser Arafat confermano la volontà dei Paesi arabi di giungere ad una soluzione stabile per poter poi affrontare, uniti, il « nemico ». Le principali conseguenze sul piano politico dell'accordo sulla costituzione di una federazione a tre sono queste: ci sarà un gabinetto federale, assemblea nazionale federale, una Corte costituzionale federale e un bilancio federale. L'alleanza inoltre, avrà una bandiera, un inno e una capitale, che verrà decisa più tardi. Sembra che la scelta'cadrà su II Cairo. La federazione implica una politica estera comune, e il coordinamento delle rappresentanze diplomatiche e consolari all'estero, oltre al conglobamento dell'organizzazione e del comando delle forze armate. Un Consiglio presidenziale formato dai capi di Stato delle Repubbliche membre sarà l'autorità suprema della federazione. Il Consiglio eleggerà un presidente, il cui mandato sarà di due anni. Le decisioni all'interno del Consiglio saranno prese a maggio ra resa mità. necessaria l'unani(Ansa - Reutcr) ranza, a parte alcun', proble- mi particolari per i quali ver-