È nata una nuova finanziaria dalla fusione di quattro società

È nata una nuova finanziaria dalla fusione di quattro società Incorporate dalla Bastogi Italpi, Ses e Sges È nata una nuova finanziaria dalla fusione di quattro società Si colloca al terzo posto (dopo Finsider e Stet) fra le 16 holding italiane Milano, 18 agosto. ì I consigli di amministrazio- ! ne della « Società italiana per le strade ferrate meridiona-1 li », della « Italpi », della « Ses i finanziaria » e della « Sges fi-} nanziaria», riunitisi oggi, han- j no deliberato — è detto in un comunicato — di proporre , alle proprie assemblee, di cui ; è prevista la convocazione en-, tro il prossimo settembre, la I fusione tra loro mediante in- ! corporazione nella « Società , italiana per le strade ferrate | meridionali » della « Italpi », della « Ses » e della « Sges » j in base ai seguenti rapporti i di cambio: due azioni « So- cietà italiana per le strade j ferrate meridionali » contro una azione rf Italpi»; dieci j azioni « Società italiana per I le strade ferrate meridionali » contro tre azioni «Ses»; quattro azioni « Società italiana per le strade ferrate meridionali » contro tre azioni « Sges ». L'operazione rientra nelle vigenti agevolazioni fiscali previste dalla legge 18 marzo 1965, n. 170, e successive modifiche e proroghe, subordinatamente alle quali è stata infatti concepita. Il consiglio di amministrazione dell'« Italpi » ha altresì deliberato — conclude il comunicato — alcune opera- zioni che riguardano in modo particolare variazioni di par-tecipazioni. Con la proposta operazione di incorporazione delle socie- tà Italpi, Ses e Sges, la Ba- stogi (Società italiana per le strade ferrate meridionali) verrà a disporre — rileva un comunicato della società — di mezzi propri per circa 200 miliardi rappresentati da un capitale di circa 127.375 mi- lioni e da circa 70 miliardi di riserve. Per dimensione di mezzi propri, la società nascente dalla fusione si collocherà al terzo posto tra le 16 imprese finanziarie italiane quotate in Borsa e, cioè, subito dopo la Finsider e la Stet, rispettivamente holding a partecipazidne statale del settore siderurgico e telefonico. Il portafoglio titoli della società —anche esso terzo in ordine di importanza — avrà un valore di carico di circa 142 miliardi, di cui 98 miliardi per titoli quotati in Borsa, Questi titoli ai corsi di fine luglio presentavano un plus valore di circa 21 miliardi. Tra le principali partecipazioni quotate, il comunicato rileva che la Bastogi avrà: il 49,74 per cento della Beni Stabili; il 15,31 per cento della Sme; il 10,55 per cento della Italcementi; il 6,63 per cento della Montedison; il 6,27 per cento dèi Credito Italia- no; il 2,65 per cento della Pirelli S.p.A.; l'I per cento della Sip. « La proposta incorporazione consentirà inoltre alla Bastogi di acquisire un complesso di mezzi liquidi o facilmente liquidabili dell'ordine dì 90 miliardi, tale da assegnarle un ruolo di primaria importanza nei settori in cui essa opererà. Si prevede — conclude il comunicato — che la disponibilità reddituale (da portafoglio e da impieghi di mezzi liquidi) sarà attorno ai 9 miliardi». (Ansa)

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