Avigliana sarà per tre giorni la capitale dello sci nautico

Avigliana sarà per tre giorni la capitale dello sci nautico Avigliana sarà per tre giorni la capitale dello sci nautico Appuntamento con lo sci nautico. Venerdì, sabato e domenica, Avigliana vivrà uno degli avvenimenti sportivi più importanti: il Criterium europeo dei giovani. Settanta atleti di 14 nazioni, i migliori in campo continentale, daranno vita a gare d'alto livello. In questi giorni di vigilia, nel giardino e sul pontile del circolo nautico si respira un clima particolare. Anche se spesso ci sono difficoltà di linguaggio, si fraternizza subito. I giovani di ogni nazione « spiano » con simpatia gli allenamenti degli avversari più temibili. Chi prova non vuole scoprire palesemente le proprie « cliances »: il motoscafo il più delle volte gira dunque lontano da sguardi indiscreti. Poi a pranzo torna l'allegria, c'è chi scherza sulla dieta paragonandola a quella della Juventus, che scommette accanitamente sulla vittoria sicura di un compagno di squadra. Ieri la nazionale italiana ha provato per l'ennesima volta sulle acque calme del lago: gli azzurri si preparano infatti da tempo. Per riuscire nello sci nautico occorre innanzitutto possedere una dote, la più importante: la costanza. Un piazzamento a livello internazionale è frutto di mesi di sacrificio. C'è addirittura chi s'allena per tutto l'anno, due ore ogni giorno con doppia tuta per affrontare in pieno inverno le acque gelide. Eleni e Maria Franghistu, due graziose concorrenti greche seguono con stupore le evoluzioni di Marco Merlo, uno dei favoriti. Ciri, piroette, ogni movimento viene eseguito con stile e armonia. « E' un campione — dice ammirata la simimticu Eleni — vincerà ad occhi chiusi ». Eleni a quindici anni e Maria a tredici sono considerate delle promesse. L'anno scorso u Janina, nelle acque di casa, luinno ben figurato nelle singole specialità. La maggiore s'è imposta nelie figure, nello slalom e nella combinala, Maria s'è piazzata cononore al secondo posto nello sta-lom. Quest'anno non dovrebberoavere eccessive difficolta ad af fermarsi nella categoria delfini, riservala ad atleti inferiori ai quindici anni. « Io me lo auguro — conclude sorridendo Maria — anche se è difficile fare pronostici su avversari che nonsi conoscono, molte squadre in-fatti sono completamente cani-biate «. Gli azzurri luaino terminato.U motoscafo approda velocemen-te alla riva. Una ragazza mollocarina scende di corsa e rlspon de con .grazia alle domande. E' Silvia Terraciano: su di lei si nutrono molte speranze. Silvia non si ricorda nemmeno quando Ita iniziato a sciare. « In fasce — risponde scherzando — è un male di famiglia. Ormai mi posso considerare una veterana degli Europei ». Da sei anni vi partecipa puntualmente, la prima volta vi fu inclusa anche se di norma figurava troppo giovane per comparire in formazione. Ora spera in una medaglia anche se teme le compagne francesi, inglesi e sudafricane. In campo maschile fa con sicurezza i nomi di qualche straniero di valore: l'olandese Van Diyk, l'inglese James Carne ed il quotatissimo austriaco Miki Ranchenwald. Chi non teme rivali è il giovanissimo Marco Merlo, campione europeo dei delfini nelle figure e nella combinata. Capellone, con un paio dt bermuda attillati, Marco non si ferma un attimo. Scarica la prorompente vivacità sugli amici con ogni sorta di scherzo. Il bagno « fuori programma » è nella normalità. E' difficile costringerlo a star fermo per cinque minuti: chi ci riesce può considerarsi fortunato. A quattordici anni Marco figura già nella nazionale italiana con atleti di valore quali Roby Zucchì e Max Hoffer. Un suo successo è quasi certo anche se ci sono avversari di tutto rispetto, dal francese Naudiaat allo svizzero Luscher, al sudafricano Blott. L'amico Molìnarl ha, in caso di una iiuittesa « defaillance » di Marco, le possibilità d'inserirsi tra i primi. Il presidente della commissione agonistica, Bruno Tavecchio, si esprime in maniera molto lusinghiera sulla squadra. « Anche se nel complesso non è molto forte — dice — è invece validissima per alcune individualità dt rilievo. 11 lago di Avigliana poi è uno dei posti più adatti per questi tipi di gare. I ragazzi mi hanno confidato d'aver trovato un piano d'acqua perfetto ». Le dichiarazioni degli atleti hanno fatto nascere una simpatica iniziativa: dall'anno prossimo il circolo nautico di Avigliana organizzerà un centro internazionale d'allenamento. f. cav. Avigliana. Il quattordicenne Marco Merlo, campione europeo dei delfìni, mentre s'allena nelle «figure» in vista del prossimo criterium continentale (Foto Moisio)

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